lunedì 30 giugno 2008

Storia di una focaccia nata sotto una cattiva stella...


...e incredibilmente passata dalle stAlle alle stElle!

Vedete questa bella focacciona qui? Sì, proprio lei, questa che sembra uscita da un forno pugliese...dai, non dite di no!!

Bene, la signorina è nata da una ricetta completamente SBAGLIATA tratta da Sale & Pepe. Avete letto bene... proprio dalla nostra rivista amata e prediletta.
"Ohhhhhhh!!!!!!!" (grido di giustificato stupore dalla platea)
Prima che passiate alla pubblica lapidazione della sottoscritta, vi spiego cosa è successo.


Avevo visto la ricetta della "Pizza di patate, mozzarella e pomodorini" sull'ultimo numero e ho pensato di farla per una cenetta con il mio ragazzo, accompagnata da zucchine grigliate gentilmente offerte da sua mamma.
A dire il vero posseggo già una ricetta di focaccia di patate con i pomodorini, buonissima, sempre riuscita, distribuita a tutti coloro che l'hanno assaggiata e sempre, dico sempre, riuscita alla perfezione.

Pur tuttavia, presumibilmente per una vaga tendenza masochistica, ho pensato di sperimentare anche questa versione, non contemplando nemmeno lontanamente l'ipotesi di usare il mio solito impasto per poi farcirlo con il formaggio. Naaaa, figuriamose!!!

No no, io volevo la focaccia di S&P, e focaccia di S&P sia!!


Il problema, fondamentalmente, è che le dosi devono essere SBALLATE. L'impasto prevedeva 300 gr di farina 0, 300 gr di patate lesse, 320 ml di acqua (più altri ingredienti, ai fini della spiegazione trascurabili).
Fidandomi ciecamente della ricetta ho iniziato a impastare, utilizzando le patate ancora calde e, per errore, mettendo 350 ml di acqua (quindi appena 30 ml in più rispetto al previsto) perchè vi avevo già sciolto il lievito e non volevo sprecarlo. Ho pensato "tanto cosa vuoi che facciano, aggiungerò un po' di farina..." (seeeee....)


Come non detto. L'impasto era più liquido che solido, appiccicoso all'inverosimile, ormai avevo pasta molliccia fin sopra le orecchie, le mani ormai ridotte a due guantoni da baseball.
Ho preso a dare intere manate nel sacchetto della farina aggiungendone di volta in volta per cercare di rimediare e ottenere un impasto vagamente similare a quello da focaccia.
Ormai in preda ad una crisi acuta di nervi, fortemente tentata dal buttare tutto nel rusco (= pattume)
, ho continuato a impastare unendo farina e staccandola da mani, tagliere e quant'altro finchè l'impasto non ha raggiunto una consistenza morbidissima, appena appiccicosa, ma ben lavorabile e sufficientemente asciutta.
Per curiosità ho pesato la farina avanzata nel sacchetto: 200 gr :-o questo significava che ne avevo adoperato in tutto 800 gr! Me tapina!!

A questo punto l'ho messo a riposare e sono corsa su Alf a chiedere consulto alla disponibilissima Paoletta, che chiamiamo affettuosamente la "maga dei lievitati". Vi rimando direttamente alla discussione, da cui si evince che:
1. o era troppa l'acqua (facile!)
2. o c'eran troppe patate, rispetto alla farina e all'acqua

3. o c'era poca farina


Pregando perchè non uscisse un'indecifrabile ciofeca e sperando che il mio sesto senso mi avesse provvidenzialmente salvata da sicuro insuccesso, ho atteso che lievitasse, timorosa che a quel punto diventasse troppo farinosa, stopposa, asciutta, o che non si alzasse di un centimetro, e così via.
Immaginate il mio stupore quando, dopo poco più di un'ora, mi son trovata davanti un impasto lievitatissimo, morbido e appiccicoso. Ari-ohhhhhhhhhhhhhhhh!
A questo punto mi sono segnata le mie dosi e ho completato la ricetta, speranzosa che l'aspetto finale fosse quantomeno gradevole e il sapore...beh...altrettanto gradevole!

Che dire...è proprio vero che da una ricetta sbagliata a volte esce una squisitezza. E' riuscita ottima, con la crosticina croccante, sofficissima come una nuvola :-) Ci siamo leccati i baffi, ed anche mio padre, che si pronuncia assai di rado, ha commentato con un laconico ma inequivocabile "Bbbbon!!" già dal primo morso :-D

Dimenticavo, io l'ho farcita con scamorza, anzichè con mozzarella di bufala.

Vi riporto qui di seguito la mia ricetta!



PIZZA CON PATATE, SCAMORZA E POMODORINI


Per l'impasto:

800 gr di farina 0
300 gr di patate lesse
350 ml acqua tiepida
14 gr di lievito di birra

2 cucchiaini di sale
2 cucchiai di olio

pepe

Per il ripieno:

250 gr di scamorza

pepe


Inoltre:

200 gr di pomodorini

olio

sale
acqua

origano secco
sale grosso


Schiacciare le patate tiepide con lo schiacciapatate e impastarle con la farina, il sale, l'olio e il lievito sciolto nell'acqua tiepida con il pepe. Suggerisco di sciogliere il lievito in un bicchiere di acqua tiepida, salvo poi unire l'altra acqua poca per volta e di valutare man mano che si impasta quanta ne occorre.
Considerate che io ero partita da 300 gr di farina per 350 ml di acqua e ho dovuto aggiungere altri 500 gr. di farina. L'importante è che l'impasto che si ottiene sia morbidissimo ma lavorabile, non troppo appiccicoso.

Porre l'impasto in una ciotola infarinata, coprirla di pellicola e far lievitare fino al raddoppio: anche qui si va a occhio, perchè dipende anche dalla temperatura esterna.


Versare l'impasto sul tagliere ben infarinato, dividerlo a metà e allargarlo con le mani: l'impasto è molto morbido e si stende bene, anche se tende un po' a "scappare".

Ponetelo in una teglia oliata, foderandola.
Io ho utilizzato una teglia rotonda da 26 cm di diametro, infatti è uscita una focaccia molto alta, ma per queste dosi ne viene bene una rettangolare abbastanza grande.

Coprire la pasta con la scamorza tagliata a fettine e una bella macinata di pepe. Non ho aggiunto sale perchè la scamorza è saporita, ma se usate la mozzarella, date anche una salata.


Ora stendere la seconda parte dell'impasto e, aiutandosi con le mani ben unte, disporla a copertura, sigillando bene i bordi.

Preparare un emulsione con 2 cucchiai di olio, 2 cucchiai di acqua e 1 cucchiaino di sale e spennellarla interamente sulla focaccia. Disporre i pomodorini, premendoli nella focaccia, cospargere di origano e qualche granello di sale grosso.


Far lievitare nuovamente fino al raddoppio e cuocere in forno, alla massima temperatura (o a 270°) per circa 35 minuti.


Io con queste dosi ho fatto anche una piccola focaccina che ho cosparso di olio, sale e rosmarino. Una delizia che abbiamo accompagnato a prosciutto crudo e melone!


In conclusione mi scuso se sarò assente per un po' dai vostri blog, un po' per colpa del tanto lavoro di questo periodo, un po' per questioni di malumore che ultimamente mi affliggono. Nulla di grave, non preoccupatevi.....A presto!

Con questa ricetta partecipo al Club Sale&Pepe per il mese di Luglio.

mercoledì 25 giugno 2008

Torta di zucchine ligure



Martedì sera ho invitato a cena il mio moroso, premettendogli che avrei fatto un'unica portata da accompagnare ad insalata mista e frutta fresca. Già si esagera il fine settimana, quindi almeno in settimana vorrei rimanere nei ranghi, sapete com'è ;-)
Il fatto che però io sia "in mantenimento" non vuol dire che possa mettere a dieta tutta la famiglia, anche perchè quelli a dieta non ci sono mai stati (prova ne sia che se ne strafregano altamente delle mie privazioni pappandosi di tutto e di più sotto i miei occhi. Un esempio: stasera pizza!), quindi ho fatto un piatto unico di cui mi sono servita una porzione, stimata sulle 350 calorie. Insomma, ci siamo!


La ricetta l'ho tratta da Sale&Pepe di Luglio. Ho comprato per la prima volta due numeri di questa rivista che ho sentito tanto decantare e devo dire che ne sono rimasta estasiata per quanto è fatta bene. Le foto poi, spettacolari! Ogni volta mi perdo a guardarle, a notare l'accostamento di colori, a sbavare su piatti, tovaglioli e posate...sto rasentando la pazzia secondo voi?

Riporto la ricetta come l'ho realizzata io, anche se ho cambiato ben poco, riducendo un pochino l'olio rispetto all'originale e sostituendo la cipolla con degli scalogni.


La torta di zucchine è un classico della cucina ligure. Il gustoso ripieno è avvolto in uno scrigno friabile di pasta matta. Ottima come piatto unico o come antipasto. Io l'ho servita tiepida ma è consigliabile prepararla in anticipo e consumarla a temperatura ambiente.
Unica avvertenza: non lesinare sul sale, dato che riso e zucchine tendono a rendere il piatto leggermente dolciastro (a me è piaciuta anche così, ma i commensali l'hanno fatto notare, provocandomi non poche crisi mistiche e pensieri di abbandono culinario...ditemi che succede anche a voi, ve ne prego!!).

TORTA DI ZUCCHINE LIGURE


Ingredienti (x 8 persone):

Per la pasta:
500 gr di farina
250 ml di acqua tiepida
3 cucchiai di olio
una bella presa di sale

Per il ripieno:
800 gr di zucchine
una cipolla bionda e 2 spicchi di aglio (ho sostituito con 3 scalogni e 1 spicchio di aglio)
150 gr di riso
2 uova
50 gr di pecorino romano grattugiato
50 gr di parmigiano grattugiato
2 rametti di maggiorana
olio
sale


Lavorate la farina con una bella presa di sale, l'olio e l'acqua tiepida. Avvolgete l'impasto nella pellicola o coprite con un burazzo e fatelo riposare per 30 minuti.

Lessate il riso a metà cottura, scolatelo e fatelo raffreddare.
Affettate le zucchine a mezzo cm di spessore.
Tritate gli scalogni e l'aglio e soffiggeteli in 2 cucchiai di olio (la ricetta ne prevedeva ben 4). Unite le zucchine, salatele e cuocetele per 5-6 minuti.
Appena fredde mescolatele con i formaggi, il riso, la maggiorana tritata e le uova.

Tirate la pasta in due dischi (l'operazione risulta piuttosto agevole data l'incredibile elasticità della pasta). Posatene uno su di uno stampo di 34 cm (io ne ho usato uno da 28, è risultata ovviamente un po' più alta) rivestito di carta forno.
Versate il ripieno, livellate, posate il secondo disco e sigillate bene i bordi, arrotolandoli su se stessi.

Cuocete in forno a 180° per 40 minuti.



Con questa ricetta partecipo al Club Sale & Pepe di Tulip :) Grazie mille!

martedì 24 giugno 2008

Gli altri dolcetti...per un augurio speciale!

Eccomi con la seconda e ultima parte dei dolcetti fatti sabato scorso. Li pubblico già oggi perchè volevo approfittarne per offrire un dolcino augurale ad una carissima ragazza che ho conosciuto tramite il meraviglioso mondo dei foodblog, una persona deliziosa che ho la fortuna di poter ritenere amica nonostante sia pochissimo tempo che ci sentiamo in privata sede. Diciamo che il feeling si è sentito "a pelle" e spero un giorno di poterla conoscere anche di persona.

AUGURI DI BUON COMPLEANNO, Camomilla!!

PAVESINI ALLA NUTELLA E COCCO

Ingredienti:
Pavesini
Nutella
caffè freddo diluito con latte
cocco grattugiato


Spalmare sull'interno di un pavesino un po' di Nutella, accorparlo ad un altro pavesino in modo da formare una specie di panino.
Passare velocemente in un piatto contenente il caffè diluito col latte e poi rotolare nel cocco grattugiato.
Disporre allineati su di una teglia e conservare in frigo fino al momento di servire.

Ottimi anche metà nutella e metà mascarpone.


DOLCETTI DI CIOCCOLATO E CEREALI

Ingredienti (per circa 20 dolcetti):
50 gr di corn flakes
100 gr di cioccolato fondente
20 gr di burro
1 goccio di latte
1 cucchiaio di miele

Far sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro. Eventualmente diluire con un goccio di latte qualora faticasse a diventare fluido. Una volta sciolto, unire il miele e i corn flakes. Mescolare con delicatezza fino ad amalgamare il tutto.

Preparare un vassoio coperto con carta da forno. Prelevare un cucchiaino colmo di composto e deporlo sul vassoio, cercando di dare con le dita una forma a mucchietto.

Allineare i mucchietti fino ad esaurimento del composto, porli in frigo per farli solidificare, quindi staccarli delicatamente dalla carta forno e deporli dentro a dei pirottini di carta. Tenere in frigo fino al momento di servire.


lunedì 23 giugno 2008

Tris di dolcetti , con premi e - ahimè - rimproveri


Buon inizio di settimana a tutti! Qui il tempo è finalmente favorevole, è alcuni giorni che splende un bellissimo sole e fa veramente caldo, fin troppo (35 gradi, sigh!).
Per fortuna sabato ne abbiamo approfittato per andare in piscina a prendere un po' di colore, a sguazzare e a rilassarci, non chiedevo di meglio! Ieri invece la delusione dell'Italia, ma che vogliamo farci, ha vinto chi se l'è più meritato e noi sicuramente abbiamo proposto troppo poco per passare il turno.
Confesso che è stato un weekend ricco, alimentarmente parlando.
Sabato sera, dopo la piscina, ci siamo presi del buonissimo pesce d'asporto in un ristorantino dietro casa di M.; ieri sera pizza al taglio di sua zia, buonissima come al solito!
Venerdì invece abbiamo fatto una grigliata con i compagni di volley per festeggiare la fine del campionato (siamo arrivati secondi in classifica e secondi anche negli spareggi per salire, quindi non siamo passati di girone ma abbiamo comunque ottenuto un ottimo risultato!) e per salutarci per la pausa estiva.Come al solito mi sono incaricata dei dolci, ne dubitavate? ;-)
Visto il caldo torrido ho pensato che potessero essere più apprezzati dei dolcini freschi di frigorifero e così ne ho preparati di tre tipi riutilizzando in tutto o in parte gli ingredienti che avevo a disposizione. Sono tutti e tre semplicissimi da fare, basta solo armarsi di un po' di pazienza per l'assemblamento. Anche questa volta sono stati graditi ed io ne sono stata, come al solito, molto lusingata :-)

Ho pensato di proporveli alcuni oggi e alcuni nei prossimi giorni, per evitare che il post diventi chilometrico: della serie, "chi mi ama (almeno in settimana) mi segua!" ;-)
Partiamo con queste palline semplicissime di cocco e ricotta. Alcune le ho rotolate nel cocco grattugiato e altre nel cacao amaro; sono state apprezzate entrambe ma forse le seconde hanno una marcia in più data dal contrasto dolce-amaro tra l'interno e il rivestimento. Sarebbe stato divinamente un cuore di mandorla, ma una delle ragazze è allergica alla frutta secca e non ho potuto sbizzarrirmi.


PALLINE COCCO E RICOTTA
Ingredienti (x circa 40 palline):
250 gr di farina di cocco250 gr di ricotta150 gr di zucchero
farina di cocco q.b.cacao amaro q.b.


Mescolare la farina di cocco e lo zucchero, poi unire la ricotta e amalgamare il tutto. Aiutandosi con le mani questo procedimento sarà più semplice e veloce. Si otterrà una palla compatta ed omogenea.Formare con le mani delle palline (come per fare le polpette), poi rotolarle alcune nella farina di cocco, altre in cacao amaro.
Disporle su dei pirottini sopra un vassoio e porre in frigo fino al momento di servire.

Varianti:
- rotolarle in granella di mandorle o pistacchi- inserire al centro un pezzetto di mandorla- congelare le palline e poi tuffarle in cioccolato fondente fuso con un po'di burro



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Ne approfitto per ringraziare ZiaSippa per avermi assegnato un altro premio I love you this much award :-) premiandomi per la mia simpatia...Grazie mille cara, sei stata troppo buona!!!
Maddea, invece, mi ha sgridato assegnandomi un Premio Rimprovero ("per le troppe cose gustose nel suo blog") perchè il mio blog sarebbe accusato di far ingrassare quando invece dovremmo tutti essere a dieta per prepararci alla prova costume.Ma come?! e io che mi sforzo di proporre anche ricette dietetiche? ihih, a parte gli scherzi, quanto ai dolci non posso che incassare il rimprovero, hai ragione! L'importante è farli mangiare agli altri, no?


Copio le regole:1- Chi riceve il Premio si deve considerare “rimproverato” per aver preparato piatti succulenti che hanno fatto in modo di non permettere di poter indossare costumi da bagno, bikini, trikini…2- Se il/la premiato/a persiste nella propria cucina, dovrà rimediare creando una sezione INSALATE e/o DIETA.3- Deve indicare altri quattro blog che si sono resi colpevole aver ostacolato “L’OPERAZIONE TRIKINI 2008″.4- Dovrete ricordare all’autore del blog che per sua colpa e solo sua colpa, ora dovrete nutrirvi di insalate per rimediare ai suoi ottimi e succulenti pasti (niente ringraziamenti nel ricevere il premio, perché questo è un Premio Rimprovero per aver pubblicato pasti eccessivamente buoni e succulenti).Il regolamento in spagnolo lo troverete qui
Mi limito a incassare senza sgridare nessuno perchè ormai sarete stati tutti ampiamente rimproverati per le vostre prelibatezze, non vorrei infierire ulteriormente!!
Camomillina mia, infine, mi ha girato un premio/meme "al buen corazon" che provvedo subito a fare, ma che non giro perchè ormai ho visto più o meno ovunque. Ovviamente se qualcuno desiderasse farlo...si faccia sotto!

Un colore: viola
Un numero: 9
Un libro: "La dama e l'unicorno" di T. Chevalier
Una canzone: "Piccola stella senza cielo" di Ligabue
Una pietanza: pizza con bufala, pomodorini,prosciutto crudo e basilico
Un dessert: semifreddo al torrone nappato con salsa al cioccolato fondente
Un posto: la mia camera da letto
Un film: "L'ultimo bacio" di Muccino
Un momento del giorno: la sera
Blogs, forum o chat?: foodblogs, forum di cucina e chat con le mie amiche!
Un punto di riferimento attuale: le persone che mi sono più vicine, i miei genitori e il mio ragazzo
Un punto di riferimento storico: le lotte femministe
Un punto di riferimento nella finzione: nessuno
Un caffè: macchiato caldo
Progetti immediati: dare gli ultimi tre esami, laurearmi, trovare un lavoro e mettere su famiglia ;-)
Sei felice?: sono molto lunatica, ma direi fondamentalmente si!
Osi dire la tua età?:25

mercoledì 18 giugno 2008

Rose del deserto


Domenica abbiamo organizzato una grigliata con alcuni amici del mio moroso. Siamo stati a Montese, presso la casa in montagna di uno di loro, peccato che appena varcata la soglia della collina dal solleone che c'era si sia fatto scuro scuro e la nuvoletta dell'impiegato, alla Fantozzi per intenderci, ci abbia accompagnato fin su: evviva!


La grigliata è andata comunque benone e il dolce che avevo portato è stato ampiamente apprezzato e spazzolato! D'altra parte è il tipico dolce che si fa quando si vuole andare sul sicuro e conciliare i gusti di tante persone; diciamo che è un po' uno dei miei cavalli di battaglia, quello che riesce sempre bene perchè è facile e tanto, tanto buono.

Presumo la ricetta sia conosciuta ai più, ma ve la propongo ugualmente: se qualcuno disgraziatamente non la conoscesse, è moralmente obbligato a provarla! Questi dolcetti sono decisamente troppo buoni per finire nel dimenticatoio e piacciono a tutti, grandi e piccini! Sono assolutamente perfetti per il thè pomeridiano e per le feste di compleanno. Inutile dire che sono i miei biscotti preferiti :-P



ROSE DEL DESERTO
Ingredienti (x 50-60 rose):
150 gr di zucchero2 uovaquasi 2 etti di burro (circa 180 gr)200 gr di farina60 g fecola di patate1 dose di lievito per dolci1 confezione di cornflakesUvetta q.b.Gocce di cioccolato q.b.Zucchero a velo q.b.



Amalgamare con le fruste elettriche zucchero, uova, burro ammorbidito, farina, fecola e lievito, fino a ottenere una pastella molto densa, spumosa e appiccicosa.
Dividere l'impasto in due terrine. Unire a metà del composto l'uvetta asciutta e all'altra metà le gocce di cioccolato.
Aiutandosi con due cucchiaini da thè, prendere una noce di pastella e formare delle quenelle tondeggianti, deporle in una terrina colma di cornflakes e farvele saltare.
Disporre ben distanziate (al massimo 4 per riga, su 4 file) su placche coperte di carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 15 minuti. Una volta raffreddate, cospargere di zucchero a velo.

lunedì 16 giugno 2008

Marble chocolate banana bread


Il banana bread è un dolce tipicamente anglosassone che si fa con le banane stramature, quelle piene di macchioline nere per intenderci. Quelle che tanto mi fanno ribrezzo e che finirebbero dritte dritte nel bidoncino del biologico o nello stomaco di quel facocero risparmiatore di mio padre ;-)

Si tratta di un plumcake alle banane estremamente soffice, umido e profumato, da mangiare a colazione o a merenda, da solo o con qualche cucchiaiata di marmellata o meglio ancora di Nutella ;-)

Ho utilizzato una ricetta che Dandoliva ha riadattato da Mary Berry, che lei definisce un’istituzione dell’home cooking inglese.
Unica modifica personale: ho fatto un banana bread marmorizzato al cacao (trad. di "marble chocolate"), aggiungendo a un po' dell'impasto del cacao amaro.

I miei genitori, il mio ragazzo, i "suoceri" e io stessa abbiamo apprezzato tantissimo! E' il dolce perfetto per fare colazione con un bel bicchiere di latte, un caffè fumante e della spremuta d'arancia...specialmente la domenica, quando ce la si può prendere comoda prima di una grigliata con amici (come ieri, insomma)!!


MARBLE CHOCOLATE BANANA BREAD

Ingredienti (per una teglia rettangolare da plumcake da circa 15x10 cm):

2 banane molto mature, schiacciate con una forchetta e ridotte ad una purea grossolana
2 uova
175 g. di zucchero
100 g. di burro fuso e fatto raffreddare
200 g. di farina "00"
una bustina di lievito vanigliato (da 16 g)
2 cucchiai di latte
2 cucchiai abbondanti di cacao amaro


Preriscaldare il forno a 180 gradi.

Sbattere con le fruste elettriche le uova e lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungere a filo il burro fuso e il latte, poi incorporare la farina e il lievito setacciati e per ultime le banane schiacciate con la forchetta.
Imburrare ed infarinare lo stampo e versarvi poco più di metà del composto.
Unire al restante composto il cacao amaro setacciato e mescolare fino ad ottenere un composto scuro.
Versarlo sopra a quello chiaro e con una forchetta tenuta orizzontale disegnare delle spirali dall'alto verso il basso attraverso i due impasti.

Infornare per circa mezz'ora (la ricetta di Danda prevedeva un'ora, ma mi è bastato fare la prova stecchino per verificarne la cottura)

Lasciar raffreddare il banana bread e sformare su un piatto. Servire tagliato a fette di 2 cm.

mercoledì 11 giugno 2008

Polpette "tricolori" di ricotta e spinaci con pomodorini



Si vede che mi sono intrippata col fotoritocco? :-P Mannaggia a Paoletta di Anice&Cannella che me l'ha fatto conoscere, sto passando ore a sperimentare! Il problema è che ancora non capisco se le foto sembrano di plastica - effetto che vorrei accuratamente evitare!- o se invece risultano gradevoli! Si accettano suggerimenti e critiche, grazie!!
Veniamo a noi. L'altro giorno ho preparato per pranzo queste polpette leggerissime con ingredienti di riciclo (per questo motivo ho deciso di proporre anche questa ricetta per l'iniziativa di Cipolla).

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Proprio lo stesso giorno Dolcezza mi ha contattata per chiedermi di partecipare ad una cenetta virtuale davanti agli Europei di calcio, a tema tricolore, ossia "la cena degli azzurri" (certo che se proseguono come hanno iniziato, finiamo di mangiare in fretta,eh?? sigh.)
Dal momento che le polpette di ricotta e spinaci le avevo abbinate a pomodorini "da pilucco" (ossia da mangiare cosi come sono, nudi e crudi) potevo farmi sfuggire la fortunata coincidenza?

Allora ecco qui le mie polpette "tricolori"! Un'idea carina, secondo me, sarebbe quella di farle più piccine e infilzarle in uno spiedino, alternate a pomodorini, poi magari presentare gli spiedini infilzati a loro volta in una bella pagnottona di pane!
Io le ho cotte al forno per esigenze logistiche (leggasi:dietetiche), ma se volete potete anche friggerle.


POLPETTE DI RICOTTA E SPINACI

Ingredienti x 10 polpette medie:
4 cubetti di spinaci surgelati
130 gr di ricotta
1 uovo
sale, 3 pizzichi abbondantini
pepe
pangrattato
(eventualmente parmigiano grattugiato, che io non ho messo, nel qual caso riducete il sale!)
olio

Lessa gli spinaci e quando sono freddi strizzali bene per privarli dell'acqua. Tritali grossolanamente con la mezzaluna, unisci la ricotta, l'uovo, il sale e il pepe. Aggiungi pangrattato quanto basta ad ottenere un composto idoneo a formare delle polpette: ne basterà poco.
Forma le polpette e rotolale nel pangrattato, disponile su una teglia coperta da carta forno, irrora con un filo di olio e metti in forno caldo a 180° quanto basta per farle dorare, rigirandole un paio di volte.

Le ho accompagnate semplicemente con pomodorini ciliegia.


lunedì 9 giugno 2008

Torta di ciliegie e semi di papavero



A parte il brutto tempo e qualche problemino personale che è tornato inaspettatamente a farmi visita è stato un bel weekend.

Ieri, in particolare, qui a Modena si è tenuta una manifestazione con stand gastronomici italiani e stranieri e bancarelle da tutta Europa: si potevano trovare dal cren al miele di fragole, dallo speck alla porchetta, dalle olive all'ascolana ai bretzel mille gusti, dai biscotti della bretagna alle spezie, dagli zoccoli olandesi ai colbacchi (ihih!) ai sacchettini di lavanda provenzale.
Non vi dico la mia meraviglia!! Sembravo una bambina davanti al negozio di bambole!
Non ho portato la macchina fotografica perchè il tempo non era dei migliori e la ressa non avrebbe consentito scatti decenti, peccato perchè meritava.
Tra un gyros pita e un vassoietto di mini crepes olandesi alla Nutella (ebbene sì, dieta e consolazione non sono facilmente conciliabili) avrei voluto portare a casa di tutto ma mi sono limitata a una tovaglietta molto graziosa, un fermaglio per i capelli e 4 salamini per i miei genitori.
Chissà, forse quando avrò una casa mia...una famiglia...uno stipendio serio....appunto...quando....?

Eh si, va così. Un po' di malinconia, un po' di paura, diciamo pure angoscia per il futuro incerto che mi attende, un po' di fretta di crescere e di cambiare forse...



Bamdo alla tristezza e veniamo a noi! Ieri l'altro ho fatto questa torta, la ricetta è di una ex forumina di Alf, Smiht. La croccantezza dei semi di papavero si sposa molto bene con l'umidità delle ciliegie, un connubio perfetto in un impasto compatto ma profumatissimo e di grande delicatezza. Inoltre la ricetta è di una semplicità disarmante, il che non guasta mai!


Per la prima volta in vita mia mi sono anche cimentata nel fotoritocco...apprezzate lo sforzo :-) anche perchè le foto eran state scattate nel bel mezzo di un uragano che aveva portato con se un buio pesto degno di Capo Nord.
Se avete suggerimenti per me che sono ancora una principiante, sono ovviamente benaccetti.


TORTA DI CILIEGIE E SEMI DI PAPAVERO
Ingredienti:
330 gr. di farina
2 cucchiaini di lievito per dolci

150 gr. di zucchero

2 bustine di vanillina

1 punta di coltello di sale

1-2 scorze grattugiate di limone

3 uova

150 ml di olio di semi

150 gr di yogurt naturale

50 gr. di semi di papavero

300gr. di ciliegie (o amarene) in vasetto, ben scolate dalla loro acqua


Mischiare farina e lievito in una ciotola grande, poi aggiungere lo zucchero, la vanillina, il sale, le scorze di limone, le uova, l'olio e lo yogurt. Frullare il tutto con il frullatore elettrico, prima a velocità bassa, poi alta fino a che la massa diventa liscia. Unire i semi di papavero mescolando con una forchetta e versare in una tortiera di 26cm imburrata ed infarinata.
Aggiungere le ciliegie e mescolare con la forchetta quel tanto che basta per amalgamarle all'impasto.

Mettere in forno preriscaldato a 180° e cuocere per 30 minuti.


E con questa foto che mi piace tanto vi auguro una fantastica settimana! :-)

E...beh...forza azzurri!!



sabato 7 giugno 2008

Riciclo-ricetta: Fusilli gratinati pesto e besciamella

Avendo il frigo pieno di avanzi di questo e di quello e avendo letto di questa bella iniziativa proposta da Cipolla di Gustosamente, ho deciso di partecipare anche io alla Riciclo-ricetta :-)

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"Avete mai riciclato qualche cibo che in frigorifero gridava "pietà"?

Siete come me convinti che, quando possibile, sia meglio utilizzare anche i più piccoli avanzi?

Allora perché non facciamo una bella raccolta di ricette "riciclone"?!!"

Il piatto è semplice semplice, ma veloce e gustoso. Basta avere in casa pasta di un formato corto a piacere, pesto alla genovese, besciamella, parmigiano e pangrattato.

Chiaramente se fate voi stesse besciamella e pesto sarà ancora migliore, ma ad onor del vero nella mia dispensa c'erano questi due ingredienti confezionati (d'altronde chi ha sempre tempo di cucinare?!) e questi ho riciclato. Anche qui non si butta niente! Le dosi sono proporzionate a quanto avevo, quindi regolatevi ad occhio!



FUSILLI GRATINATI PESTO E BESCIAMELLA

Ingredienti:
200 gr di fusilli (o altro formato di pasta)
3 cucchiai abbondanti di pesto pronto
4 cucchiai abbondanti di besciamella pronta
parmigiano grattugiato
pangrattato
fiocchetti di burro.

Ho mescolato la besciamella e il pesto fino ad amalgamarli bene e ad ottenere una cremina morbida.
Ho cotto i fusilli al dente in acqua bollente salata, li ho scolati e posti in una pirofila da forno.
Ho aggiunto la besciamella al pesto e ho mescolato bene.
Ho spolverizzato di abbondante parmigiano grattugiato, cosparso con poco pangrattato e messo qualche fiocchetto di burro.
Ho infornato con forno già caldo a 180 gradi per 25 minuti.

venerdì 6 giugno 2008

Tentativi di contraffazione?




Stamattina mi sono dedicata ad attività criminose. No, niente riciclaggio di denaro sporco, sfruttamento della prostituzione (rimanendo in tema con le "signorine buonasera" di ieri, sapete...) o rapina a mano armata nella mia pasticceria di fiducia. No, nemmeno tentato omicidio di operatore di call center con l'attenuante dell'imbecillità della parte lesa, tranquilli!!
Il reato che mi viene contestato è quello di (tentata) contraffazione. Perchè tentata? Perchè nei miei pensieri più remoti e malati ero convinta che ne uscisse una perfetta copia dell'originale, ma la mia fervida immaginazione ha dovuto fare i conti con la cruda realtà: sono un'irrecuperabile pasticciona. E anche un po' sfigata, dai ;-)
In linea diretta con Fiordifrolla, che ha avuto resoconto minuto per minuto delle fasi della preparazione (resoconto condito non di rado da folkloristiche imprecazioni e maledizioni sparse a me, alla cucina, alle ricette e agli ingredienti stessi) sono riuscita bene o male a saltarci fuori con qualche trucco degno di Oudini e una buona dose di paraculaggine ;-)
Allora, siete pronti per scoprire cosa cela quel grazioso fagottino argentato che avete visto appena siete entrati nel mio blog? Mettetevi comodi, che poi vi spiego.


Le avete riconosciute?

Siiiiii....sono le KINDER FETTA AL LATTE!!!
(se le avete riconosciute è già un successo per me!!)
Non mi venite a dire che vi sembrano perfette?! Ve l'ho detto che sono un'abile paracula!!
A pa
rte gli scherzi, come dicevo a Fiordifrolla, non volevo nemmeno pubblicarle per quanto uscite orrendamente, ma poi "sim-sala-bim" e le ho rese presentabili!
Ora Precisina mi cazzierà, dicendomi che "non c'è bisogno di dire sempre tutto" ;-) ma io ve lo dico lo stesso.
Qual è stato il problema? Il pandispagna (o biscuit, non so come definirlo in questo caso) esterno che avrebbe dovuto fare da copertura, per quanto lo abbia trattato con delicatezza e cura estrema, ha pensato bene di crepare in più punti rompendosi all'atto di capovolgerlo!! sto stronz... gran farabutt... maledett...!! (SCUSATE!)

Insomma, era veramente inguardabile. Ho messo in frigo, ho atteso, ho tagliato e poi trac! con rapido movimento di mano non ho fatto altro che girarle dal lato buono!
D'altronde perchè privarvi di una squisita ricetta per una mia negligenza?
Per ovviare al problema credo sia sufficiente fare uno strato più spesso, o forse questo strato l'ho cotto meno dell'altro, non so.
La prossima volta metterò anche meno panna e proverò ad aggiungere della colla di pesce o del pannafix per renderla più compatta.

Comunque la ricetta l'ho tratta cumulativamente dal blog di Mysia e da Cookaround ma l'ho trascritta unendo i due contenuti per avere un quadro preciso degli accorgimenti (che, come vedete, sono serviti ben a poco...grrr!)



KINDER FETTA AL LATTE

Ingredienti:
Per il pan di spagna al cacao:2 albumi60 gr di zucchero a velo50 gr di burro ammorbidito60 gr di farina 003 cucchiaini colmi di cacao amaro1 cucchiaino di lievito per dolci
Per la farcia:250 ml di panna fresca da montare3 cucchiaini di miele


Per prima cosa, accendere il forno ventilato a 200 °. Porre in freezer un recipiente dai bordi alti e le fruste.
In una terrina amalgamare, lavorandoli con un cucchiaio di legno, il burro ammorbidito con lo zucchero fino ad avere una crema.Aggiungere gli albumi piano piano ed amalgamare anch’essi.Miscelare la farina, il lievito e il cacao, setacciarli e versarli a pioggia nel composto di burro e zucchero, amalgamando fino ad ottenere un impasto liscio, senza grumi.



Foderare due placche da forno con carta forno.Versare metà del composto preparato al centro di una placca. Spalmare con un cucchiaio livellando il composto il più uniformemente possibile e creando un rettangolo non troppo sottile, delle dimensioni di circa 25x15 cm. Come vedete qui sopra, io l'ho disegnato prima con una penna!Siccome il composto è appiccicoso, stenderlo tenendo ferma con l'altra mano la carta forno e aiutatevi bagnando il dorso del cucchiaio con acqua.
Infornare per 4 minuti esatti. Mi raccomando di seguire la cottura alla lettera altrimenti il pan di spagna non viene come quello della fetta al latte.
Nel frattempo preparare con l’altra metà del composto un rettangolo identico sull'altra placca, che infornerete a fine cottura della prima.
Una volta sfornati i rettangoli di pasta, toglierli dalle teglie e lasciarli raffreddare, con la carta forno, su un piano.
A questo punto montare a neve fermissima la panna fredda di frigo e aggiungere il miele continuando a montare finché la panna non sia ben amalgamata.
Spalmare la panna omogeneamente su quasi tutta la pasta lasciando liberi i bordi, e poggiarci sopra, delicatamente, l’altro rettangolo, facendo aderire la crema alla parte che non era appoggiata sulla carta forno.Premere leggermente con le mani e, aiutandosi con un matterello e con molta delicatezza, spianare fino a che la crema comincia ad uscire dai bordi.
Mettere in frigo per almeno un’ora su di un supporto rigido.


Dopo un’ora tirare fuori dal frigo, prendere un coltello con la punta della lama ben affilata e rifilare i bordi creando un rettangolo perfetto.Ora dividere a metà dal lato più corto e tagliare a rettangolini con la forma delle kinder fetta a latte. Ne escono 5 per ogni metà.
Chiudere le fetta al latte in alluminio e metterle in frigo fino al momento di consumarle.