mercoledì 29 luglio 2009

Cake di albumi con mandorle e albicocche secche

Cake di albumi con mandorle e albicocche secche

C'è chi fa le pulizie di primavera, anche in cucina, c'è chi le fa in estate. Come nel mio caso, prova ne sia che ho deciso di dare un po' fondo ad ingredienti che stazionano in frigo/freezer/dispensa da decisamente troppo tempo. Albumi in primis. Da quando ho scoperto che si possono congelare, ho chiuso l'epoca delle frittate bianche e mollicce arrangiate solo per evitare di buttarli (nel mio caso non si è mai aperta, invece, l'epoca delle meringhe perchè non mi piacciono, ma sono sicura che molte di voi si riconosceranno anche in questo idilliaco quadretto...) e si è aperta l'epoca dello stipamento folle. Mille contenitori contenenti 5 albumi alla volta, che continuavano a incolonnarsi in freezer senza mai uscirne, finchè non mi si è posta l'alternativa: fuori loro, o me.

Impossibilitata, mio malgrado, per il momento ad andarmene di casa (...altrimenti avrei colto volentieri l'invito! :-)) ho abbassato le orecchie e ho cominciato a cercare ricette con soli albumi. Si inaugura dunque oggi una nuova tag, che sono sicura sarà utilissima a chi passa di qui e si è fatto prendere un po' troppo la mano con il congelamento di albumi.

Questa ricetta l'ho realizzata partendo da quella di una torta di soli albumi trovata su Cookaround, comodissima perchè prevede le relative dosi a seconda che si usino da 1 (?!) a 10 albumi. Visto che tra gli ingredienti ci sono le mandorle e le vedevo divinamente con le albicocche, l'ho arricchita con dei pezzetti di albicocche secche che mia madre ha portato dalla Croazia. Io ho utilizzato 5 albumi, quindi più che un cake è risultata una mattonella, ma sono stata ugualmente conquistata dalla sofficità di questo dolce. Dovutamente decorato con zucchero a velo, granella di mandorle e un'albicocca secca per ogni fetta, direi che fa comunque la sua figura, ma qualora preferiste un cake alto il suggerimento è quello di raddoppiare la dose (per uno stampo da cake di 25x11).
Cake di albumi con mandorle e albicocche secche

CAKE DI ALBUMI CON MANDORLE E ALBICOCCHE SECCHE

Ingredienti:

5 albumi
175 gr di zucchero
100 gr di mandorle
95 gr di farina 00
95 gr di burro fuso
60 gr di albicocche secche
una punta di estratto di vaniglia

Ammollare in acqua tiepida (o nel liquore) le albicocche secche. Fondere il burro a fuoco minimo e lasciarlo raffreddare. Tritare finemente una parte delle mandorle, conservandone da parte una decina da tritare grossolanamente perchè serviranno per la copertura.

Montare con le fruste elettriche gli albumi con lo zucchero e la vaniglia, fino ad ottenere un composto gonfio e lucido come quello per le meringhe. Occorreranno dai 5 ai 10 minuti, l'importante è che siano ben montati, si devono formare "le punte" sollevando le fruste.

Sgocciolare le albicocche, tagliarle a pezzetti e inserirle nella farina setacciata, infarinandole bene: in questo modo si eviterà che finiscano tutte sul fondo. Mescolando delicatamente per non smontare gli albumi, aggiungere al composto di albumi le mandorle tritate finemente, la farina con le albicocche ed il burro fuso.

Imburrare e infarinare uno stampo da plumcake di 25 x 11 (o un piccolo stampo da torta), versarvi il composto e cuocere in forno preriscaldato a 160-170 gradi fino a doratura per circa 40 minuti, facendo la prova stecchino.

Lasciarlo raffreddare, sformarlo, disporlo su un piatto da portata e decorarlo con zucchero a velo e la granella di mandorle.

Cake di albumi con mandorle e albicocche secche

lunedì 27 luglio 2009

"Crudaiola" bianca, rossa e verde


Oggi, cari miei, ricetta a prova di imbranato. Fa quasi imbarazzo a presentarla, ma non si sa mai che qualcuno abbia in scadenza dei fiocchi di latte e si ostini a non volerli mangiare, sic et simpliciter, con l'insalata di pomodori (ogni riferimento alla sottoscritta è puramente casuale, ovvio). Da tenere a mente se avete caldo, poco tempo, voglia di qualcosa di fresco e leggero ma gustoso.

Lista della spesa: fiocchi di latte, pomodorini, pesto alla genovese (se l'avete fatto voi tanto meglio). Dalla dispensa: un buon olio extravergine d'oliva e pasta corta, magari integrale o, come ho scelto io, all'orzo e grano saraceno. Dall'angolo delle erbe: basilico ed erba cipollina appena colti.


"CRUDAIOLA" AI FIOCCHI DI LATTE, PESTO E POMODORINI

Ingredienti (x 2-3 persone):

200 gr di pasta corta, a piacere (nel mio caso dei tortiglioni all'orzo e grano saraceno)
200 gr di fiocchi di latte
una decina di pomodorini
2 cucchiai di pesto alla genovese
qualche stelo di erba cipollina
qualche foglia di basilico
olio extravergine d'oliva q.b.
sale e pepe q.b.

Sgocciolare i fiocchi di latte in un colino per far perder loro i liquidi in eccesso, quindi lavorarli in una ciotola con il pesto, sale, pepe, erba cipollina tagliuzzata e basilico spezzettato. Aggiungere i pomodorini tagliati a quarti e sgocciolati a loro volta e condire il tutto con un generoso filo d'olio. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla e raffreddarla sotto l'acqua fredda corrente, versarla nella ciotola e amalgamare il tutto, completando con un altro filo d'olio.

giovedì 23 luglio 2009

Panzanella mon amour!


In questi giorni fa molto caldo e la voglia di cose fresche si fa prepotentemente avanti, sgomitando con la voglia di accendere il forno (che non mi abbandona mai). Il tempo per cucinare è sempre poco, anche se vi sembrerò più produttiva del solito: è tutto dovuto al fatto che i miei genitori sono in vacanza e questa settimana ho il moroso in pianta stabile pranzo (viene dal lavoro) e cena. Non che mi dispiaccia, ma ciò implica fare un primo a ogni pranzo e un secondo con verdura a ogni cena: spesso cose facili, comuni e veloci, ogni tanto qualche variazione, quando sono più ispirata.

Dovete sapere che uno dei piatti tipici della sua regione d'origine, la Puglia, è un semplicissimo piatto freddo che si fa con ingredienti comuni: pane raffermo, ammollato in acqua fredda e strizzato, pomodorini, cipolla rossa affettata sottilmente, origano, sale e litri-litri-litri di buon olio. Si chiama "acquasale" e sua mamma la fa spesso, in questo periodo. E devo dire che piace moltissimo anche a me! Volendo rimanere su questi ingredienti, ma desiderando proporgli qualcosa di nuovo, ho deciso di fare la panzanella.

La panzanella è un piatto povero tipicamente toscano che si fa ad occhio, praticamente a mano e con ingredienti di recupero che chiunque ha in casa.
L’origine del nome è incerta, ma probabilmente si riferisce all’abitudine dei contadini di bagnare il pane secco e raffermo e di unirlo alle principali verdure del proprio orto in una grossa ciotola: il termine "zanella" significa infatti zuppiera. Gustata fredda come primo, ma anche come antipasto, per un pic-nic o per un buffet, è un ottimo rimedio anticalura per questo periodo dell'anno. Se ne trovano varianti un po' in tutta Italia, come ad esempio la frisella e l'acquasale pugliesi,appunto, o le versioni laziale e umbra della panzanella.

Io la adoro, è facile, veloce e gustosissima. Chi ancora non l'ha mai assaggiata è moralmente tenuto a provarla e a dirmi se non verrebbe voglia di farla ogni giorno...


PANZANELLA TOSCANA

Ingredienti x 4 persone:
300 gr di pane toscano raffermo
2 pomodori maturi da insalata
una cipolla rossa di Tropea
un cetriolo
abbondante basilico
olio extravergine d'oliva
aceto di vino bianco
sale e pepe

Affettare finemente la cipolla e metterla in una ciotola piena di acqua fredda per un'oretta. Mettere il pane raffermo (che deve essere secco e asciutto) in una ciotola e ammollarlo nell'acqua fredda per 5-10 minuti. Tagliare il pomodoro a pezzi e il cetriolo, pelato, a rondelle.
Strizzare bene il pane, togliergli la crosta qualora fosse troppo dura e sbriciolarlo grossolanamente con le mani, quindi metterlo in una ciotola capiente con la cipolla tolta dall’acqua, il pomodoro, il cetriolo e il basilico spezzettato con le mani. Condire il tutto con sale, pepe, abbondante olio extravergine di oliva ed un po’ di aceto di vino bianco. Far riposare la panzanella per almeno mezz'oretta/un'ora in frigo, in modo che i sapori si amalgamino tra di loro.

Varianti: la panzanella ha subito col tempo numerose rivisitazioni, con l’aggiunta di ingredienti come uova sode, acciughe, tonno, mozzarella, olive, lattuga, sedano ecc. Ogni famiglia la fa a modo suo, ma la ricetta base è quella che prevede gli ingredienti di cui sopra.

martedì 21 luglio 2009

Torta di pesche e crema cotta


Di questa torta mi sono letteralmente innamorata appena l'ho vista, su Sale e Pepe di Luglio. Troneggiava, altissima, stupendamente ricoperta di voluttuose fettine di pesca deliziosamente arricciate, su un fondo color lavanda, degna conclusione di un servizio dedicato a un pranzo in terrazza da sogno. Ho letto gli ingredienti e mi sono immaginata la base morbida, il sapore appena accennato degli amaretti, l'accostamento sublime di questi ultimi con le pesche noci e con la crema cotta. Doveva essere mia, e così è stato.

Si tratta di un dolce un po' lungo da preparare, ma non particolarmente complesso. Certo richiede una buona dose di tempo e di pazienza! Di sicuro impatto scenografico (anche se la mia decorazione è ben lungi dal somigliare, seppur lontanamente, a quella perfetta della rivista!), è molto gradevole da gustare in questi giorni perchè va prelevato dal frigo, tagliato e servito. Come un cheesecake cotto, per intenderci. A noi è piaciuto da morire.

Unica cosa su cui ci tengo a mettervi in guardia: la ricetta prevede uno stampo da 22 cm di diametro, ne esce una torta davvero altissima. Se preferite abbassarla usate uno stampo di un diametro maggiore (24-26 cm al massimo, direi). In ogni caso regolatevi sulla cottura in base al vostro forno. Dopo l'ora di cottura prevista, al centro, la mia torta era ancora "cruda", non si era addensata come ai lati. Insomma, è caldamente raccomandata la prova stecchino!

Purtroppo non ho potuto scattare una fetta dell'interno, perchè ho dovuto portarla via. Ho però visto proprio poco fa che l'ha proposta anche Fra. Vi rimando a lei per la foto della fetta, anche perchè dubito seriamente avrei saputo fare di meglio ;-)))


TORTA DI PESCHE E CREMA COTTA

ricetta tratta da Sale e Pepe - Luglio 2009

Ingredienti (x 6 persone):

Per la base:
60 gr di burro
60 gr di zucchero
1 uovo
80 gr di farina
5 gr di lievito per dolci vanigliato
un pizzico di sale

Per la crema:
130 gr di zucchero
1/2 litro di latte
200 gr di fecola
1/2 litro di panna fresca
4 uova
la scorza grattugiata di un limone non trattato

Inoltre:
4 amaretti morbidi di Sassello (la ricetta ne prevedeva 8 ma 4 sono stati sufficienti a ricoprire la base)
400 gr di pesche noci

Innanzitutto prepariamo la base. Utilizzando le fruste elettriche, montate il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso, poi incorporate l'uovo, la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale.
Foderate il fondo di uno stampo a cerchio apribile di 22 cm di diametro con la carta da forno, incastrandola col bordo, e imburrate e infarinate i bordi. Versatevi l'impasto e, utilizzando il dorso di un cucchiaio leggermente inumidito, livellatelo accuratamente, quindi cuocete la base in forno caldo a 150° per 30 minuti.

Nel frattempo prepariamo la crema. Scaldate il latte con lo zucchero in una casseruola finchè quest'ultimo non si scioglie. A parte, stemperate la fecola nella panna e, versandola a filo nel latte zuccherato e mescolando continuamente con una frusta a mano, cuocete la crema su fiamma bassa per 5-6 minuti o fino a quando risulta molto soda.
Lasciatela intiepidire, quindi incorporate la scorza grattugiata del limone, le uova, una per volta, e le pesche (tranne una che servirà per la decorazione), pelate, snocciolate e tagliate a dadini.

Lasciate raffreddare la crema, cospargete la base cotta con gli amaretti sbriciolati, poi versate la crema sulla base (non spaventatevi perchè arriverà fino al bordo ma in cottura non cresce), trasferite nuovamente lo stampo in forno e proseguite la cottura per un'ora a 150° (verificando la cottura al centro della torta con uno stuzzicadente che deve uscire praticamente asciutto. A me dopo un'ora, al centro, era ancora cruda, quindi ho proseguito fino a cottura).

Lasciate raffreddare la torta nello stampo in frigorifero per almeno 6-8 ore, sformatela sul piatto da portata e decoratela con la pesca rimasta tagliata a lamelle sottili.

domenica 19 luglio 2009

Un cake salato tutto da copiare!



The show must go on. Della serie: beccatevi e copiatevi sto cake mò! ;-)))

Per il mio compleanno un'amica mi aveva regalato un libro di cucina della Mondadori sui piatti unici. Le foto sono davvero molto belle, il che per la sottoscritta è conditio sine qua non per provare una ricetta, direi si fosse già capito ;-) Beh, la prima di queste ricette mi aveva particolarmente colpita per l'associazione degli ingredienti e per il risultato multicolore ma estremamente raffinato che ne derivava. Poi caso ha voluto che anche lei provasse questa ricetta, trovata su un vecchio Sale e Pepe (il che mi ha determinato in ordine al fatto che, gira che ti rigira, le ricette sempre quelle sono!). L'intenzione di farlo è rimasta, appunto, un'intenzione fino a pochi giorni fa, quando è diventata una gustosa e godibilissima realtà. Mio prezioso complice, un sacco di fagiolini venuti dritti dritti dalla campagna, freschi e tenerissimi.

Il risultato è sorprendente: un cake fresco fresco, umido e profumatissimo, davvero interessante anche grazie alla croccantezza delle noci che giocano un ruolo davvero fondamentale e si sposano a meraviglia - ma questo già si sapeva - con i formaggi erborinati (ah, prima che mi scordi: ho sostituito il Roquefort, non avendolo trovato, con del gorgonzola saporito).

Che altro dirvi? Fatelo, servitelo per l'aperitivo, per un brunch, per un picnic, come piatto forte abbinato ad un'insalatina di stagione, oppure insieme a salumi e formaggi con le confetture. Vietato solo ai timorati del puzzolente formaggio ;-)


CAKE SALATO CON FAGIOLINI, ROQUEFORT E NOCI


Ingredienti:
250 gr. di farina 00
150 gr. di fagiolini
100 gr. di Roquefort (o gorgonzola, preferibilmente piccante)
50 gr. di gherigli di noce
3 uova
1 dl di latte
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 bustina di lievito istantaneo per torte salate
sale

Mondate i fagiolini, eliminando le estremità e i filamenti, e tagliateli a tocchetti di circa 1-2 cm. Cuoceteli in acqua in ebollizione salata per 5 minuti, quindi scolateli, fateli raffreddare in una ciotola con acqua e ghiaccio (operazione necessaria per bloccarne la cottura e preservarne il colore brillante) e asciugateli su di un burazzo pulito.

In una capiente ciotola, utilizzando una frusta a mano, sbattete le uova con un pizzico di sale, quindi, con l'ausilio di un cucchiaio di legno, incorporate la farina setacciata insieme al lievito. Aggiungete i fagiolini a pezzetti, il roquefort sbriciolato, i gherigli di noce spezzettati grossolanamente, il latte e l'olio, mescolando il tutto fino a quando sarà omogeneo e privo di grumi.

Rivestite uno stampo da plumcake della capacità di 1 litro con della carta da forno bagnata e strizzata, versatevi l'impasto e livellatelo sbattendolo delicatamente sul piano di lavoro. Cuocete nel forno già caldo a 200° (se il vostro forno cuoce molto come il mio a 180°) per circa 35 minuti, verificando la cottura con uno stecchino di legno che dovrà uscire asciutto.

Sfornate il cake, lasciatelo riposare per 5 minuti, quindi sformatelo e trasferitelo su di un piatto da portata. Servitelo con dei fagiolini cotti al vapore e un’insalatina verde di stagione.

Di quando viene voglia di chiudere il blog....(ancora copioni!)

Sottotitolo: ti alzi una domenica mattina, sei quasi insonne da tre giorni, giusto un filino nervosa per lo stress accumulato, apri la posta elettronica e ti trovi la segnalazione della tua amica Anemone dell'ennesimo copione di foto. E oltretutto un pessimo copione, che non solo ha preso la foto senza permesso, non solo l'ha usata per una ricetta che non c'entra un fico secco, non solo l'ha privata della tua firma ma ha persino cancellato il titolo in modo ridicolo e del tutto evidente.

Vi state chiedendo se il sito è a scopo di lucro? Fate vobis!

http://www.guadagnorisparmiando.com/ricette-economiche-2/ricette-economiche-pane-zucchine-curry/

http://muffinscookiesealtripasticci.blogspot.com/2009/03/insalata-di-tonno-con-zucchine-patate-e.html

Ed ecco quanto ho scritto loro, ormai dovrei farmi il modulo prestampato! Poi se copiano così spudoratamente da un blog modesto come il mio, mi domando che succeda quotidianamente a molte di voi!

"Mi è stato segnalato il vostro utilizzo abusivo di una mia foto, presa senza permesso in palese violazione delle regole Creative Commons esplicitate anche in modo piuttosto evidente sul mio blog, oltretutto modificando la foto privandola sia del titolo (con palese cancellazione!) che della firma.
Si tratta di questa, in relazione a questo mio post:
http://www.guadagnorisparmiando.com/ricette-economiche-2/ricette-economiche-pane-zucchine-curry/
http://muffinscookiesealtripasticci.blogspot.com/2009/03/insalata-di-tonno-con-zucchine-patate-e.html

Alla luce di quanto vi chiedo l'IMMEDIATA rimozione della stessa, altrimenti procederò per vie legali.
In attesa di una risposta. "

Bah, io sono stufa. E' così difficile capire che non ho tempo nè voglia di stare dietro ai porci comodi di certa gente? E' forse scritto in aramaico, qui a lato, quali sono le condizioni di utilizzo?! Io non lo so. Comunque non temete, il blog non lo chiudo di certo...però CHE DUE PALLE!

Aggiornamento del 20/07 ore 8.24: non mi hanno proprio risposto, ma l'hanno tolta!!!

lunedì 6 luglio 2009

Quiche di ciliegini al prosciutto


C'è poco da fare. Il pomodoro è e rimane il protagonista indiscusso delle tavole estive, almeno della mia. Non foss'altro per la sua versatilità, essendo ingrediente duttile sia nelle pietanze fredde che in quelle calde, o per l'estrema varietà di tipologie che possiamo trovare sui banchi del verduraio. Insomma, se non si fosse capito a casa mia il pomodoro non manca praticamente mai.

Questo che vi propongo è un modo gustoso per utilizzare i pomodorini ciliegia al di là delle solite insalate, capresi, sughetti sciuè-sciuè & co. Ed anche coreografico, il che rende questa quiche ideale per un buffet o per una cena informale in terrazzo, perchè no? A parte che basta davvero un accorgimento semplice come una brisèe ai semi di sesamo per svecchiare la solita, vista e rivista, torta salata.

Purtroppo la ricetta della brisèe che ho trovato sulla rivista (Cucina Moderna) non si è rivelata attendibile. Mi aveva perplessa sin dall'inizio l'assenza di acqua nell'impasto (200 gr di farina; 100 gr di burro, 1 tuorlo, 1 cucchiaio di semi di sesamo, sale e pepe. Niente albume, niente acqua fredda?) ma ho voluto a fidarmi, a torto, peccando di inesperienza. Anche se non sembrava dall'impasto a crudo, a conti fatti la pasta della quiche è risultata del tutto inadeguata: si sfarinava e lasciava in bocca uno spiacevole gusto di farina cruda. Per questo motivo vi riporto sì la ricetta, omettendo però l'impasto e consigliandovi invece di fare la pasta da quiche di Felder con l'aggiunta di 1 cucchiaio di semi di sesamo. Con quella non si sbaglia!



QUICHE DI CILIEGINI AL PROSCIUTTO


ricetta tratta e riadattata da Cucina Moderna - Agosto 2008


Ingredienti x 8 persone:


Per la pasta brisè:
1 dose di pasta da quiche di Felder con l'aggiunta di un cucchiaio di semi di sesamo

Per il ripieno:
350-400 gr di pomodorini ciliegia (la ricetta ne prevedeva 500 gr ma sono decisamente troppi; regolatevi in base alla superficie della tortiera, deve esserne coperta)

150 gr di prosciutto cotto a fette
200 ml di panna fresca

2 uova

timo, preferibilmente fresco

sale e pepe


Inoltre:

1 tuorlo

semi di sesamo q.b.


Lavate i pomodorini, tagliateli a metà, svuotateli con delicatezza dei semini e disponeteli capovolti su carta da cucina o scottex.
Preparate la pasta da quiche al sesamo secondo il procedimento che trovate qui. Dopo il consueto tempo di riposo in frigo, prelevate la pasta e con il mattarello stendetela su di un foglio di carta da forno, aiutandovi eventualmente con un po' di farina perchè non appiccichi, ad uno spessore di circa 3-5 mm.

Mettete la pasta, con la carta da forno rifilata circolarmente, in una tortiera (io ne ho utilizzata una di 22 cm di diametro), aggiustate il bordo, spennellatelo con il tuorlo e cospargetelo con un po' di semi di sesamo.

Sbattete con una frusta a mano le uova con la panna, qualche pizzico di sale, del pepe e un po' di foglioline di timo.

Distribuite sulla pasta il prosciutto cotto, i pomodori con la parte tagliata rivolta verso l'alto e, omogeneamente, il composto di uova. Se vi piace potete cospargere anche la superficie con un po' di semi di sesamo, proprio come ho fatto io.
Cuocete in forno caldo a 180° per circa 40 minuti. Servite tiepida o a temperatura ambiente.

UN'IDEA PER I PIU' PAZIENTI: se avete in programma un invito per un aperitivo easy-chic tra amici, anzichè fare la quiche intera potete realizzare delle mini-quiches foderando di brisèe degli stampi da tartelletta/crostatina e farcendole come sopra. Saranno sicuramente più carine da presentare, meno schizofreniche da servire e più facili da mangiare ;-)

giovedì 2 luglio 2009

Insalata di pollo alla greca (Rob docet!)



L'idea per questa ricetta mi è stata data indirettamente dalla carissima Rob. Appena tornata dalle vacanze sono passata sul suo blog per aggiornarmi sugli arretrati e ho trovato menzione di un'insalata di pollo che aveva fatto ed apprezzato senza averla potuta fotografare. La ricetta mi ha subito conquistata, gli ingredienti li avevo tutti, quindi ho subito dato il via alle danze.
Gli ingredienti? Semplicissimi. Petto di pollo grigliato (ma potete usare anche del pollo arrosto o allo spiedo avanzato. Sì, proprio quello che il giorno dopo non vuole nessuno perchè è tanto triste), insalata, pomodori, anelli di cipolla di Tropea, fette di patate grigliate, olive nere, cubetti di feta. Il tutto insaporito da una gustosa citronette aromatizzata all'aglio (stendiamo un velo pietoso sull'alito che avrete dopo!).


Non me ne vorrà, la dolce Rob, se la posto. E' veramente buona e fresca, adattissima a questi giorni così afosi. Sono sicura che conquisterà anche voi, proiettandovi all'istante sotto un gazebo, con di fronte un mare azzurro cielo e in lontananza piccole casette bianche dalle imposte blu cobalto.


INSALATA DI POLLO ALLA GRECA

ricetta tratta da
Ginger & Tomato
Ingredienti x 4 persone:

500 gr di petto di pollo a fette (o avanzi di pollo arrosto)
2 patate
1 pomodoro
1 piccola cipolla rossa di Tropea
10 olive nere
200 gr di feta
200 gr di insalata mista
½ cucchiaino di origano
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
olio extravergine d’oliva
3 cucchiai e ½ di succo di limone
1 spicchio d’aglio
sale e pepe

Mettere in un piatto piano 2 cucchiai di succo di limone e aggiungere l’origano, la scorza di limone grattugiata e una bella macinata di pepe. Mescolare l’intingolo con una forchetta e mettetervi il pollo, massaggiandolo bene con le mani.
Nel frattempo fare scaldare una bistecchiera. Quando la bistecchiera sarà ben calda, prelevare il pollo dall'intingolo e metterlo a cuocere, grigliando la carne per alcuni minuti, da ambo i lati, fin quando non sarà ben cotta. Quindi togliere il pollo dal fuoco, disporlo in un piatto e salarlo.

Pelare e lavare accuratamente le patate e tagliarle a fette non troppo sottili. Spennellare le fettine di patate con l’intingolo rimasto nel piatto e grigliarle nella stessa bistecchiera usata per la carne. Lasciarle cuocere per circa 3 minuti da ogni lato (potrebbe occorrere qualche minuto in più) e poi toglierle dal fuoco e farle freddare.

Prendere un'insalatiera capiente e mettervi l'insalata. Lavare il pomodoro, tagliarlo a spicchi o a fette e metterlo nell'insalatiera. Pelare la cipolla, lavarla e tagliarla ad anelli, quindi unirla alle altre verdure insieme alle patate grigliate e alle olive. Tagliare il pollo a bocconcini o a striscioline e la feta a dadini ed aggiungerli all'insalata.

In una ciotola preparare il condimento per insaporire l’insalata, mescolando il succo di limone rimasto, lo spicchio d’aglio schiacciato, un pizzico di sale e tre cucchiai d’olio ed emulsionando bene tutto. Versarlo sull’insalata, rigirare accuratamente e servire in tavola.