martedì 20 dicembre 2011

Mini stollen al marzapane

Mini-stollen al marzapane


Oh beh. Pare sia arrivato di nuovo il periodo di Natale :) posso spolverare questa foto scattata lo scorso anno e mai pubblicata perchè, per mia negligenza, sono arrivata lunga coi tempi e il Natale era
già bello che passato. Sai che magia parlarvi dello Stollen quando ormai sta facendo capolino la primavera? (senz'altro sarei stata originale...!) :)

Tra l'altro mi piangeva anche il cuore, lasciarla lì a impolverarsi, sta foto perchè alla fine è una di quelle che mi è riuscita meglio in tutta la mia vita (non che ci voglia poi molto eh) e la ricetta, beh, la ricetta è quella di un dolce che incarna l'essenza del Natale, con le uvette, il marzapane, i canditi, le scorze di agrumi e tutta quell'altra roba dolcissimissima e speziatissima che lo caratterizza. Che poi a me il marzapane non piace mica, sapete, però che Stollen sarebbe senza marzapane? No dico, sarebbe come un tortellino senza ripieno (che poi ho scoperto da poco esistere pure. Pare si chiami tortellino matto...Quindi alla fine potrebbe esistere anche uno Stollen matto? Non ci sono più le mezze stagioni...si stava meglio quando si stava peggio....ok, la finisco).

E mò beccatevi la ricetta di questo dolce natalizio tedesco (c'è chi dice che sia bavarese, chi della zona di Dresda: per non scontentare nessuno...) che viene tradizionalmente preparato il 6 dicembre e lasciato "maturare" fino al 25 (ok, ok, amici teTeschi, sono un po' in ritardo, ne convengo!).
Ecco, circa questo particolare della maturazione, occhio perchè, per esperienza personale ed in barba alla tradizione, secondo il mio modesto parere tende un po' troppo a seccare se non consumato entro pochi giorni (anche se conservato in sacchetti da freezer ermeticamente sigillati e riposto in un luogo fresco e asciutto riuscirete a farlo mantenere un poco più a lungo!)
Mini Stollen al marzapane

ricetta di Sigrid Verbert - Regali Golosi, pag. 62


Ingedienti per 6 mini stollen:

200 gr di uvetta
50 gr di canditi all'arancia

la scorza grattugiata di un limone bio

2 cucchiaini di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di cardamomo in polvere

una presa di pepe bianco in polvere
2 cucchiai di rhum


Per il lievitino:

150 ml di latte tiepido

12 gr (mezzo cubetto) di lievito di birra fresco
125 gr di farina

1 cucchiaino di zucchero semolato

Per l'impasto:

375 gr di farina

1/2 cucchiaino di sale
3 cucchiai di zucchero di canna

50 gr di burro morbido
2 uova

Inoltre:

300 gr di pasta di mandorle per il ripieno

burro fuso per spennellare gli stollen
abbondante zucchero a velo per spolverizzarli


In una ciotola, mescolate l'uvetta, i canditi, la buccia di limone, le spezie (estratto di vaniglia, cardamomo e pepe bianco) e il rhum: lasciate riposare per un'ora.

In una seconda ciotola, sciogliete il lievito sbriciolato nel latte tiepido, aggiungete la fartina e lo zucchero semolato, mescolate velocemente con un cucchiaio e fate riposare per un'ora.

Aggiungete poi al lievitino il resto della farina, il sale, lo zucchero di canna, il burro morbido, le uova e impastate il tutto fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. COprite e lasciate lievitare per un'ora. Aggiungete poi la frutta secca, reimpastate e dividete l'impasto in 6 pezzi.


Stendete ogni pezzo in un ovale di 1 cm di spessore. Dividete la pasta di mandorle in 6 pezzi e date a ognuna la forma di un salsicciotto largo quanto i dischi di pasta. Sistemate un pezzo di pasta di mandorle al centro di ogni pezzo di pasta, ripiegate i lembi sopra la pasta di mandorle e chiudete bene. Disponete gli stollen su una teglia rivestita di carta da forno e lasciate lievitare per 30 minuti. Infine, infornate a 180° per circa 30 minuti. Una volta estratti dal forno, spennellate gli stollen cotti con un po' di burro fuso e spolverateli abbondantemente di zucchero a velo.

lunedì 5 dicembre 2011

Marmellata speziata di pere e cioccolato

Marmellata di pere e cioccolato speziata

Quando le ragazze della Milleventi mi hanno nuovamente contattata per chiedermi di partecipare all'ennesima iniziativa indetta da Caffarel, non potevo certo tirarmi indietro, capite vero? Non capita tutti i giorni di avere a disposizione un bloccone da duechiliemmezzo (mi spiego? duechiliemmezzo!!!) di ottimo cioccolato fondente Caffarel, da utilizzare a proprio piacimento!


E poi l'idea di farne un calendario dell'avvento, con ogni giorno una casellina che si scopre a svelare una prelibata dolcezza a base di cioccolato...beh, è o non è una cosina deliziosa? Quando ero piccola, dalle mie parti non usavano nè i calendari dell'avvento, nè le corone dell'avvento, nè le ghirlande, ma solo l'alberello di natale ed il presepe (che, scusate, ma io francamente detesto! E' bruttarello, antico, tira su un sacco di polvere e se uno ha un gatto o altro amico a quattro zampe che gironzola per casa, sa bene che non resisterà mai fino all'epifania :) ). Ovviamente io, crescendo, mi sono innamorata di tutte queste piccole tradizioni un po' nordiche e così lontane dalla mia cultura, e credo che a tendere le farò diventare le *mie* tradizioni.

L'anno scorso, sempre per l'evento natalizio indetto da Caffarel, avevo proposto una ricetta dolce, tipicamente natalizia e tradizionale della mia zona, il pan di natale, realizzato in piccoli pani pret-à-regalèr. Quest'anno, invece, ho pensato di accontentare coloro che stanno pensando già ai regali mangerecci da confezionare con le loro manine, quei regali che tanto mi piacciono e rendono felice (sia il riceverli, che il farli a mia volta...lancio messaggi subliminari se non si fosse capito...). Non è la prima volta che faccio questa marmellata, scoperta tramite Fabien e Fragrante Delicia, ma l'adoro letteralmente, per la leggera granulosità della pera che fonde nel cremoso cioccolato nero, con quei tocchi di pura atmosfera natalizia dati dal profumo di scorza di arancia e di cannella.

Pronti per aprire la 5a casellina del calendario dell'avvento?! ;)

5 dicembre - calendario dell'avvento Caffarel

Marmellata speziata di pere e cioccolato


Ingredienti:

1 kg di pere Abate o Williams (peso al netto degli scarti)
625 gr di zucchero
il succo di 1/2 limone
il succo e la scorza grattugiata di un’arancia bio
una piccola stecca di cannella

250 gr di cioccolato fondente di ottima qualità (io ho utilizzato del fondente Caffarel, meglio se al 50% o al 75% di cacao)


Da fare il giorno precedente:
Sbucciate le pere, eliminate i torsoli e tagliatele in pezzetti molto piccoli e mettetele in una pentola capiente con lo zucchero, il succo dei due agrumi, la scorza dell'arancia grattugiata e la cannella. (Io ho lasciato riposare un'oretta). A fuoco dolce, portate ad ebollizione e cuocete per 5 minuti da quando inizia a bollire, mescolando di tanto in tanto. Togliete il tegame dal fuoco ed incorporate il cioccolato spezzettato, mescolando bene fino a farlo sciogliere completamente.

Lasciate raffreddare e ponete in frigorifero per tutta la notte, coperto con pellicola trasparente per alimenti o con un coperchio.


Il mattino seguente:
Togliete la pentola dal frigo e rimettetela sul fuoco basso, portando il composto nuovamente ad ebollizione e lasciando cuocere per altri 40-45 minuti (se avete un termometro per cibi, dovrebbe raggiungere i 105°C). Se ce n’è bisogno, rimuovete con un mestolo l’eventuale schiumina che potrebbe formarsi sulla superficie durante la cottura.
Trascorso questo tempo la marmellata dovrebbe essere sufficientemente densa (in ogni caso si compatta ancora un po’ stando in frigo nei giorni successivi), quindi versatela immediatamente in vasetti bollenti sterilizzati (ma non fino all’orlo) e chiudete con un tappo ermetico, rigirandoli all'ingiù fin quando non si saranno raffreddati e si sarà formato il sottovuoto.

Se preferite, per conservare la marmellata più a lungo, avvolgete i vasetti in un canovaccio e poneteli in un pentolone coprendoli con acqua fino a 5 centimetri sopra al loro tappo. Fate bollire l’acqua per 10 minuti e i vasetti dovrebbero essere pronti.

Varianti:
al posto delle pere, si possono utilizzare lamponi, mirtilli, arance, fichi.


Marmellata di pere e cioccolato speziata

sabato 3 dicembre 2011

Le pizzette delle Sorelle Simili


Pizzette classiche



Questo post lo dedico a una persona molto carina che mi segue da tempo e che, oltre ad aver speso più e più volte bellissime parole nei miei confronti, mi ha raccontato di aver provato davvero tantissssssime mie ricette (quando me le ha elencate tutte, non riuscivo quasi a crederci!). Si chiama Elena e vive vicino a Novara, ama cucinare per la famiglia e per gli amici e per Natale, visto che avrà ospiti i famigliari del marito, mi ha chiesto di "sfoderare un'ottima ricetta per un figurone!". Mia cara Elena, mi investi di una bella responsabilità, visto il periodo piuttosto gramo circa i miei rapporti con cucina+blog :))

Ora, non credo che questa che ti propongo sia una ricetta sfavillante e innovativa, me ne rendo conto, ma ottima lo è eccome, quindi se non l'hai mai provata mi sento di caldeggiartela sinceramente (e non solo a te, ma a tutti quelli che leggono, che forse si stanno sentendo un attimo in disparte! Su, non siate timidi...) per il vostro aperitivo :)

Ho preparato queste pizzette alcuni mesi fa, in occasione di un buffet velocissimo improvvisato con i miei genitori e i miei zii per mostrare loro la casa, unitamente a qualche altra stuzzicheria (uhm, se non ricordo male, la focaccia ottima e i crostini salsiccia e stracchino?): è una di quelle ricette perfette per sbocconcellare qualcosa in compagnia, senza grosso impegno, e che ti permettono di fare un'ottima figura con davvero poco poco sforzo. Ecco, diciamo che per ottenere delle pizzettine così piccole, tutte uguali, un po' di pazienza ci vuole, ma la soddisfazione è enorme, sembravano quasi uscite da una pasticceria e ho ricevuto davvero tanti complimenti :)


Pizzette alle olive

Le pizzette delle Sorelle Simili

ricette tratta da "Pane e roba dolce"

Ingredienti:
per un centinaio di pizzette

500 gr di farina 00
250 gr di acqua tiepida
25 gr (un cubetto) di lievito di birra
40 gr di burro morbido
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di sale

Inoltre:
polpa di pomodoro tritata fine
mozzarella tritata
olio extravergine d'oliva
origano
sale
(a piacere: olive, capperi, prosciutto cotto ecc.)

Fate la fontana con la farina sulla spianatoia, versatevi al centro il lievito spezzettato e sciolto nell'acqua tiepida, raccogliete un poco di farina, quindi unite il sale, l'olio, lo zucchero e il burro. Iniziate ad impastare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo, senza lavorarlo troppo a lungo. Se disponete di un'impastatrice, potete fare questo procedimento utilizzando il gancio a K e inserendo gli ingredienti nell'ordine indicato. Fate una palla, mettetela in una ciotola coperta di pellicola alimentare e fatela lievitare per 40-50 minuti (io l'ho messa nel forno spento).

Senza lavorare ulteriormente la pasta, tirate con il mattarello una sfoglia di circa 3 mm di spessore, con uno stampo per biscotti del diametro di circa 4-5 cm ricavate dei dischetti e disponeteli su delle placche rivestite di carta forno, tenendoli un poco distanziati. Reimpastate i ritagli, stendeteli, tagliateli e disponete anche questi sulla teglia fino ad esaurimento dell'impasto.

Con la punta delle dita, premete il centro di ogni dischetto formando un ampio incavo in cui metterete un bel cucchiaino di polpa di pomodoro e un pizzico di sale. Infornate le pizzette nel forno preriscaldato a 200° per 5 minuti. Togliete le pizzette dal forno, disponete sul pomodoro un mucchietto di mozzarella tritata e asciugata, gli altri eventuali ingredienti prescelti, un pizzico di origano e un filino d'olio. Rimettete in forno per altri 5-10 minuti, fin quando la mozzarella sarà sciolta e le pizzette leggermente dorate.


Pizzetta anyone?!

giovedì 1 dicembre 2011

Di corsi di sfoglia, iniziative al sapor di cioccolato e altre cosette


Cosa si dice quando si rimane lontani dal blog per un mese e mezzo? Ciao? Benritrovati? Ehilà, non sono morta? Già ultimamente mi sembra di aver perso ogni capacità di elaborare frasi che non virino dallo scontato al banale, se poi il tutto è complicato da un'assenza di cui non ho sentito affatto la mancanza si rischia davvero di finire nel patetico... Essì, perchè faccio outing: la mia vita continua, mi sveglio, lavoro, preparo da mangiare, mangio (fin troppo), seguo i miei corsi e via dicendo, eppure il blog non mi manca.


La mia passione per la cucina non è mai scemata, quando posso (ossia di rado, ormai) mi dedico ancora e volentieri a sfogliare libri e riviste di cucina, a mettermi ai fornelli per provare qualcosa di nuovo, a informarmi e a cercare nuovi spunti, a sperperare soldi in ammenicoli da cucina, ma...di prendere in mano la macchina fotografica e tutto ciò che ne consegue, zero voglia. Sarà che ormai siamo bombardati di trasmissioni di cucina, foodblog a profusione, riviste e quant'altro e mi è un po' tutto venuto a noia, non riconosco più "la novità", mi sembra tutto trito e ritrito, quasi banale...o viceversa, mi capita di imbattermi nell'eccessiva affettazione, nel "prezzemolismo", nella dedizione ossessiva, nella smodata ricerca di originalità e ricercatezza...e anche questo clima non mi piace.

Forse questo blog si spegnerà lentamente, forse no (quanti alti e bassi abbiamo tutti sperimentato in questi anni?), ma non importa: continuerò a scrivere se e quando mi capiterà di averne il tempo e la voglia, senza rammarichi se qualcuno nel frattempo si sarà stufato di aspettare e al mio rientro non troverò che qualcuno ad attendermi :)

Rotto il ghiaccio iniziale, abbandono gli esistenzialismi e la filosofia spiccia per darvi qualche news. Il mio portatile si è rotto da un mesetto, ora abbiamo una postazione provvisoria arrangiata alla tv :D; in questi giorni sono a casa dal lavoro perchè sono stata operata al primo di due denti del giudizio piuttosto scomodi (l'altro, in particolare, ha un grado di rischiosità che mi sta facendo parecchio preoccupare, visto che per operarmi vogliono che firmi una liberatoria...), quindi ne approfitto per liberare la mente, fare due chiacchiere "virtuali" e segnalarvi qualche cosuccia in tema culinario che mi riguarda.


CORSO DI SFOGLIA AL MATTARELLO

c/o
Locanda del Tortellino
Via Emilia Est 85/b
Castelfranco Emilia (MO)

Grazie ad un amico di gioventù, divenuto oste del ristorante "Locanda del tortellino", sto avendo la splendida opportunità di frequentare questo corso di quattro giornate (3 ore ciascuna, il lunedì sera) ed apprendere l’arte della stesura della sfoglia al mattarello, realizzando tagliatelle, paste tagliate, paste al pettine e paste ripiene.
Il corso è tenuto dalla signora Maria Corzani, Miss Tagliatella 2010, romagnola di nascita, ma bolognese a tutti gli effetti; la mitica Maria è testimonial del Premio Enzo Tassi nelle maggiori manifestazioni dedicate alla pasta fresca, dopo aver gestito alcuni dei migliori ristoranti bolognesi, l’Osteria del Buonumore e il Volo a Vela.
Questo il programma:
21 Novembre
- Sua Maestà la sfoglia, dove abbiamo imparato a impastare e stendere la tradizionale sfoglia al mattarello e a ricavarne delle ottime tagliatelle;
28 Novembre
- Dalla sfoglia alle tagliatelle e..., dove abbiamo impastato sfoglia colorata di diversi tipi, realizzato garganelli, strichetti, reginette, tagliatelle, nonchè strozzapreti e malloreddus (con un impasto a base di semola rimancinata);
5 Dicembre
- Tortellino e dintorni

12 Dicembre
- Tortelloni, ravioli e cappellacci... dalla pratica alla fantasia.



IL CALENDARIO DELL'AVVENTO DI CAFFAREL


E continua la mia collaborazione con la cioccolateria Caffarel: dopo le iniziative di Pasqua 2010, Natale 2010 e Pasqua 2011, ho accettato molto volentieri di partecipare anche qu
esta volta, nonostante il tempo (e le vicessitudini dentarie!) mi siano particolarmente ostili. Tutte le blogger partecipanti collaboreranno per creare "Il calendario dell'avvento di Caffarel", realizzando ogni giorno una ricetta (a base di cioccolato Caffarel, ovviamente!) da mettere sotto l'albero. Io vi aspetto con la mia strenna natalizia entro il 5 dicembre, ok? :)


IL MIO REGALO DI COMPLEANNO


Il 23 novembre ho compiuto la vetusta età di 29 anni suonati e, in attesa di imparare a usare il mattarello come la signora Maria (attualmente ci metto mezz'ora a tirare una sfoglia di tre uova....), il moroso ha pensato bene di regalarmi questo tanto bramato oggettino, che verrà senz'altro inaugurato per i tortellini di quest'anno :)




QUALCHE RICETTA PROVATA IN QUESTO PERIODO...

...E QUALCHE RICETTA RIFATTA CON ENORME SODDISFAZIONE
(come promemoria per voi)