
A capotavola
- Storie di cuochi, gastronomi e buongustai
di Laura Grandi, Stefano Tettamanti
Prezzo: € 18,00
disponibile anche in eBook: euro 9,99
disponibile anche in eBook: euro 9,99
Editore: Mondadori
Pagine: 192
Genere: Narrativa culinaria
Oggi Muffins, cookies e altri pasticci vi si propone sotto un profilo inedito. Direi che tutti voi sappiate della mia passione per i libri di ricette (in generale, credo sia molto difficile trovare un foodblogger che non lo sia... :)), nello specifico per quelli corredati da fotografie da urlo. Il top del top è quando per ogni ricetta proposta abbiamo una bella foto che ci renda l'idea del "prodotto finito" e da cui trarre ispirazione per la presentazione.
Ok, resettate tutto. Qui non si elencano ricette, qui non ci sono foto a corredo. "A capotavola" non è un libro di ricette, non è nemmeno un romanzo ambientato in cucina. E' una sorta di piccola enciclopedia illustrata di annedoti e curiosità su alcuni personaggi che nel corso della storia hanno avuto un ruolo nel mondo della gastronomia. E non si parla solo di cuochi in senso proprio, ma in generale di appassionati, a volte noti personaggi storici, a volte sconosciuti ai più.
Io lo definirei un libro "da compagnia", da sfogliare anche solo "a
ispirazione", oppure leggendone ogni sera una "pillola", come in un
gustoso viaggio a tappe.
Quello che mi ha colpito subito è stata la bellissima copertina dal gusto retrò. E il retrocopertina, dove intorno a un pomodoro "gravitano" i nomi dei protagonisti del libricino. Sfogliandolo cade subito all'occhio che qui ogni capitolo, in ordine alfabetico, è
dedicato ad un personaggio "cuoco, gastronomo o buongustaio", ma che il più delle volte nell'immaginario comune è famoso come politico, scrittore, filosofo, pittore, sovrano, attore. Von Bismarck, Churchill, Jefferson, Escoffier, Conrad, Epicuro, Lorrain, Simenon, Bechamel, Hemingway, Agatha
Christie, Pellegrino Artusi, Nonna Papera, sono solo alcuni dei nomi citati e che vi terranno compagnia, sorprendendovi, nelle vostre serate invernali.
Perchè la cucina è anche soprattutto un fatto di cultura personale e di storia.