Il weekend a Merano è stato spettacolare, il tempo è stato particolarmente favorevole (un fine ottobre caldo e soleggiato come non speravamo di certo, considerato poi come è cambiato radicalmente nel giro di pochi giorni, sigh...), le giornate dai ritmi rilassati e dedicate al piacere di gustare un buon bicchiere di Gewurztraminer o di birra Forst, accompagnati da gustosi stinchi di maiale, wurstel arrostiti, le prime caldarroste della stagione e deliziosi strauben. Francamente non vedevo l'ora tornasse il weekend per poter scaricare e rivedere le foto (un po' meno per fare le pulizie, la spesa, il cambio degli armadi e stirare, ecco...!).
Quello che mi ha maggiormente colpito di Merano è stato il clima particolarmente mite e i colori autunnali che spaziavano lungo tutta la palette dei verde bosco, arancione, rosso e giallo. A me l'autunno piace tanto, almeno fino a quando la temperatura è ancora tollerabile, non piove perennemente facendomi gonfiare e ingrettire i capelli e soprattutto possiamo godere di belle giornate all'aperto. Mi piacciono i suoi colori, mi piacciono le serate avvolta nel pannetto sul divano, mi piacciono i cibi coccola, con quegli ingredienti terrosi e rustici che solo l'autunno sa darci.
Il mio autunno in cucina è sinonimo di risotti, di zuppe, di vellutate e...di polenta. Dal Trentino Alto Adige ho importato due grandi passioni sul tema "polentiano": la polenta di Storo (una farina di mais per polenta, tipica della valle
del Chiese ma la cui coltivazione è estesa anche nella bassa Valsugana,
entrambe in provincia di Trento) e la più nota polenta taragna. Ormai non esiste più polenta a casa mia che non sia a base di queste due farine grezze e di gran sapore. E da quando ho scoperto il metodo di cottura in pentola a pressione non devo nemmeno più aspettare che ci sia il moroso a casa per non trasformarmi io in novella Maciste pur di potermi godere un bel piatto di corroborante e fumante polenta...