Quando uno ha la passione genuina per la cucina avrebbe voglia di provare ogni giorno una, se non due, tre, quattro ricette nuove. Specie se si tratta di un curioso cronico, come sono io. E così ti capita, sovente, di non ripetere la stessa ricetta nell'arco di una vita a meno che proprio, per una fortunata congiunzione astrale, tu abbia in frigo tutti gli ingredienti e quella ricetta ti sia rimasta a tal punto impressa da non metterti meccanicamente alla ricerca di una nuova. Poi c'è un'altra eccezione, ed è quella delle ricette di famiglia, quelle che ci si tramanda di generazione in generazione, quelle spesso spiegate a (francamente odiosi) q.b. e pizzichi di questo e di quello, quelle che ti commuovono nel profondo, perchè ti ricordano pranzi di Natale con tutti i parenti a casa dei nonni, l'antipasto benaugurale di acini d'uva e zucca al forno (che il nonno mi obbligava a mangiare perchè portavano fortuna e soldi, mi sa che il nonno si sbagliava un pelino!), le lasagne e i tortellini in brodo, il lesso con la salsa verde, lo zampone con i fagioloni e poi il panettone e, loro, i tortelli fritti.
Di ricette di famiglia ne ho un po', ma i miei preferiti sono quelli di mia zia Osanna, che escono belli cicciotti, fragranti, profumati, con quel morbido ripieno di marmellata di prugne o di savòr, come ho fatto io (ma ve lo ricorderete questo?) mescolata a un q. b. di frutta secca, caffè in polvere e amaretti. Da noi i tortelli fritti sono tipicamente natalizi ma come ogni altra cosa buona e genuina si mangiano tutto l'anno ;-) specie se in periodo di vendemmia, durante una festa paesana del mosto cotto, si è procacciato dell'ottimo savòr artigianale.
Oggi voglio condividerne con voi la ricetta: io ho ridotto le dosi originarie che come tutte le ricette di famiglia che si rispettino erano eufemisticamente ciclopiche.
I TORTELLI FRITTI DELLA ZIA
Per la pasta:
500 gr di farina
3-4 uova (a seconda delle dimensioni dovrebbero andare bene 4 medie o 3 grandi)
150 gr di zucchero
50 gr di burro
1 bustina di lievito per dolci
Per il ripieno:
marmellata di prugne non liquida o savor
noci e nocciole tritate q.b.
qualche amaretto sbriciolato
una spolverata di caffè in polvere
Inoltre:
olio di semi
zucchero semolato
Impastate nel mixer tutti gli ingredienti fino ad ottenere una palla, quindi prelevatela e lavoratela rapidamente a mano sul tagliere. Preparate il ripieno dei tortelli mescolando tutti gli ingredienti previsti.Tirate la pasta con il mattarello sottilmente ma non troppo, avendo premura di infarinare bene il piano di lavoro. Disponete distanziate delle nocciole di ripieno sulla pasta e ricopritela con un altro lembo di pasta come per fare dei ravioli. Sigillate bene tutto intorno al ripieno, pigiando con i polpastrelli, quindi ritagliate a rettangolini con una rotella dentata.
Friggete i tortelli in abbondante olio ben caldo, avendo cura di cambiarlo qualora dovesse scurire, fino a quando non saranno uniformemente dorati. Prelevate con una schiumarola, sgocciolateli brevemente su carta da cucina e cospargeteli, ancora caldi, di zucchero semolato.
_____________________________________________________________________________
Ne approfitto per segnalare, a chi fosse interessato, che il 18 Novembre si terrà all'Hotel Monaco & Grand Canal a Venezia la serata di apertura dell'evento Gustosa Custoza, Viaggiando tra lago e laguna. Questa è la prima di sei serate organizzate nei migliori ristoranti di Venezia, promosse dalla Cantina di Custoza del Lago di Garda. Si tratta di cene a base di pesce di mare e di lago, per le quali collaborano 2 chef (questa è la volta di Sandro Traini e di Peter Brunel). Aperte al pubblico. Il costo varia di volta in volta e la prenotazione è obbligatoria chiamando il numero del ristorante interessato: questa volta il prezzo è di 80 euro e potete prenotare al numero 041/5200211. Per info.www.papagenonline.it
500 gr di farina
3-4 uova (a seconda delle dimensioni dovrebbero andare bene 4 medie o 3 grandi)
150 gr di zucchero
50 gr di burro
1 bustina di lievito per dolci
Per il ripieno:
marmellata di prugne non liquida o savor
noci e nocciole tritate q.b.
qualche amaretto sbriciolato
una spolverata di caffè in polvere
Inoltre:
olio di semi
zucchero semolato
Impastate nel mixer tutti gli ingredienti fino ad ottenere una palla, quindi prelevatela e lavoratela rapidamente a mano sul tagliere. Preparate il ripieno dei tortelli mescolando tutti gli ingredienti previsti.Tirate la pasta con il mattarello sottilmente ma non troppo, avendo premura di infarinare bene il piano di lavoro. Disponete distanziate delle nocciole di ripieno sulla pasta e ricopritela con un altro lembo di pasta come per fare dei ravioli. Sigillate bene tutto intorno al ripieno, pigiando con i polpastrelli, quindi ritagliate a rettangolini con una rotella dentata.
Friggete i tortelli in abbondante olio ben caldo, avendo cura di cambiarlo qualora dovesse scurire, fino a quando non saranno uniformemente dorati. Prelevate con una schiumarola, sgocciolateli brevemente su carta da cucina e cospargeteli, ancora caldi, di zucchero semolato.
_____________________________________________________________________________
Ne approfitto per segnalare, a chi fosse interessato, che il 18 Novembre si terrà all'Hotel Monaco & Grand Canal a Venezia la serata di apertura dell'evento Gustosa Custoza, Viaggiando tra lago e laguna. Questa è la prima di sei serate organizzate nei migliori ristoranti di Venezia, promosse dalla Cantina di Custoza del Lago di Garda. Si tratta di cene a base di pesce di mare e di lago, per le quali collaborano 2 chef (questa è la volta di Sandro Traini e di Peter Brunel). Aperte al pubblico. Il costo varia di volta in volta e la prenotazione è obbligatoria chiamando il numero del ristorante interessato: questa volta il prezzo è di 80 euro e potete prenotare al numero 041/5200211. Per info.www.papagenonline.it
35 commenti:
Wow questa sì che la provo. Infatti per questa ricetta il mio "Täschler" (l'ho fatto vedere nel mio blog)è proprio l'ideale. Mi hai dato una nuova idea per usarlo. Grazie!
Eh beh qui per noi si va pesantemente sui sapori dell'infanzia eh!! Niente da dire, sono assolutamente identici ai nostri se non per la forma, che noi facciamo semicircolare utilizzando il bordo di un bicchiere. Negli ultimi anni poi mia nonna si è evoluta e li fa anche con la nutella, però questi, con il ripieno classico per me sono il top.
Ah, altra piccola variazione, marmellata di marroni o poche castagne lesse nel ripieno.
Ciao bella, un abbraccio
Io ci sono cresciuta con questi tortelle ed è anche vero che non li ho mai rifatti senza mia mamma o mia nonna. Mancando loro se ne sono andati anche i tortelli, quindi oggi li ritrovo con estremo piacere!
complimenti! è sempre un piacere passare a trovarti!! meravigliosi!
Ciao cara. Innanzitutto ti ribadisco i miei più totali complimenti per il tuo blog, mi piacciono troppo le tue ricette! Poi volevo informarti che ho fatto le tue pizzette al philadelphia e mi sono riuscite benissimo, ovviamente le ho pubblicate nel mio blog facendo riferimento a te! Complimenti ancora e buon proseguimento!! P.S. Mi ha stuzzicato pure quel risottino con melograno e pistacchio...gnam!!!
Che buoni questi tortelli!!
Ciao Arietta!
A chi lo dici!!! Io scherzo sempre con mia mamma sul fatto che non mi basterebbe una vita intera per provare tutte le ricette che vorrei... Neanche campassi 100 anni cucinando piatti diversi ad ogni pasto... ;) E poi, io vorrei sempre provarle tutte. Ma come si fa? Credo che toccherà ressegnarsi a questo triste destino...
Sai che non ho mai assaggiato questi tortelli? Per me sono una novità assoluta.
Ti auguro un buon fine settimana cara!
è tutto verissimo! anch'io mi ritrovo a fare e rifare le ricette di famiglia mentre faccio una sola volta le altre!! chissà perchè poi, eppure ce ne sono di ricette buone che faccio quotidianamente!! bo! comunque questi tortelli sono stupendi! mi segno la ricetta.
Eh...noi di ricette di famiglia ne abbiamo poche...certo che questi ravioli vale proprio la pensa di provarli! devono essere dolcissimi!
un bacione
le mi ricette di famiglia sono farcite tutte di "alè, non lo so faccio ad occhio". Ma che significherà mai?
questi tortelli sono buonissimi!!!
wow che delizia, potrei cominciare a mangiarli e non fermarmi più! Una bellissima ricetta, complimenti a te e alla zia
Un bacione
fra
ah le ricette di famiglia! un tesoro vero e proprio, da conservare gelosamente e trapassare generosamente!...baci
Davvero deliziosi, Arietta...un pò calorici, questo sì, ma...ogni tanto uno strappo si può fare!
Acolta, cara, io non sto bene e non posso mangiare fritti, del resto non sono nemmeno capace di friggere... ma appena mi rimetto mi fai recapitare a casa una ciotolona di questi ancora fumanti?
... ma perchè infilo nei miei commenti sempre qualche errore di ortografia? "Ascolta", non "acolta". Mi sa che non so usare la tastiera, quando scrivo a mano non mi succede...
Mai assaggiata una delizia simile...solo quelli siciliani ripieni di ricotta ma..altro par di maniche!Quanto amo le ricette di famiglia!ghrazie per averla condivisa con noi!besos
Tina, stavo appunto per chiederti che cosa fosse, verrò a vedere e ad erudirmi :-)
Sara, non c'è Natale senza tortelli fritti, ma io non li disdegno mai, sono sincera! Noi siamo abituati a congelarne un po' quando li facciamo, così li possiamo gustare via via. Anche una zia di mamma li fa semicircolari come dici. Nessuno qui però usa la variante castagne lesse o crema di marroni, io sono un po' prevenuta verso questi due ingredienti ma mi piacerebbe provare! Il top per me sono questi, anche se c'è chi li predilige con la crema...Un bacione!
Elga, anche io li ho fatti con la mia mamma ed è un ricordo che vorrei portare sempre con me...se ci penso mi viene il magone...dopo aver letto le tue parole! Se fossimo state vicine te ne avrei portato un vassoietto! Ti abbraccio!
Federica, grazie mille!
Denise, è un piacere rileggerti dopo tempo :-) Grazie mille, anche di aver provato le pizzette: felice ti siano piaciute! :-)) A presto allora!
Gloria, :-)
Carolina, ciao cara! Ti capisco benissimo, siamo patologiche dici? Immagino tu non li abbia mai sentiti, essendo tipici della mia zona, qui invece sono davvero un best of, si fanno anche al forno ma fritti son diversi e buoni, buoni. Non sanno affatto di unto! Ti consiglio di provarli! Un bacione!
Micaela, a me capita spesso soprattutto quando sono di fretta o non mi va di cucinare, cado subito sulle ricette "di famiglia", fossero anche i petti di pollo alla pizzaiola di mamma.... Baci
Alem, anche le mie sono prevalentemente a occhio, e quando le faccio le riadatto specificandole il più possibile per voi :-)
Manu e Silvia, no, non chiamateli ravioli, vi prego! :-D Tortelli :-) Ho fatto l'esempio dei ravioli solo per spiegare il procedimento di chiusura, ma nessuno li chiama così. Certo sono dolci, ma non dolcissimi, affatto stucchevoli ecco. Non c'è nemmeno zucchero aggiunto nel ripieno ;-)
Fra, provo esattamente la stessa pulsione, quando li ho di fronte...così morbidi....un bacio!
Piera, concordo con te! Non sopporto chi le "cela" per non farle avere ad altri...Ciao!
Simo, ci sono dolci ben più calorici, ma quando c'è bisogno di qualcosa di confortante fanno davvero il loro sporco dovere!
Onde99, io detesto friggere, credimi. Tanto che mentre io impastavo, farcivo e chiudevo ho messo mia mamma davanti alla pentola (la regina dei fritti ihih!). Per farteli avere posso senz'altro organizzarmi, magari non arriveranno fumanti ma se ti fa piacere batti un colpo e la prossima volta che li faccio te ne spedisco un po'! :-)
Saretta, di quelli alla ricotta mi parlava una carissima amica di Catania, proprio, dopo averli visti. Sfinci se non sbaglio? Mi piacerebbe provarli! In effetti come le dicevo questi son diversi, quelli che mi ha mostrato lei, almeno, eran fatti con una sorta di pastella :-) Baci!
Ciao, ogni tanto passo di qui ma non ho mai commentato. Mi ha colpito questo post perchè anch'io avevo una zia Osanna (ora non c'è più) ma lei, mi ricordo, a Natale si dedicava alle lasagne fatte in casa, che stendeva in tutta la cucina ad asciugare... quella cucina festosamente ingombra di strisce di pasta appese dappertutto è uno dei miei ricordi d'infanzia!
Complimenti per i tortelli comunque, sembrano ottimi, peccato che essendo a dieta non posso farli anch'io!
....i ravioli fritti...li faceva mia zia(Angelina), e' una vita che non li mangio, hai risvegliato dei ricordi d'infanzia, provero' la tua ricetta :)
Posso prenderne un po'? E' il tipo di cose che non faccio mai (a torto). Buona serata
eh si le ricette di famiglia son quelle che si ripeton sempre volentieri... mia mamma ne ha parecchie in casa..magari in certi periodi esagera fino a riproporle fino allo sfinimento :(
del resto però son le ricette che non sbaglian mai.le ricette perfette
ciao
vale
Che buoni!!
Questi devo farli a mio marito
mamma mia che voglia...ci farei volentieri merenda! grazie per la bella ricetta :)
mi piace la foto, la tazza e il suo contenuto..semplicemente deliziosi!
Vista, letta e presa!! a presto ;-))
Esiste un dolce simile anche qui in Sardegna ma ancora non ho provato a realizzarlo. Bellissimi i tuoi tortelli, anzi quelli della zia!
Ciaoooo!
Laura, grazie di aver scritto per la prima, e spero non l'ultima, volta allora! E grazie anche per la testimonianza preziosa del tuo ricordo di tua zia, omonima della mia. So cosa vuol dire essere a dieta, ma se in futuro vorrai provarli ne avrò immenso piacere. Ciao!
Barbara, come dicevo con Manu e Silvia noi li chiamiamo rigorosamente tortelli! ;-) A me le ricette che scatenano dei ricordi fanno sempre sorridere, vero?
Dada, confesso che anche io li faccio raramente, tanto è lo sbattimento. Ma ne vale assolutissimamente la pena, una tantum!
V@le, alla fine anche le ricette casalinghe vanno adattate a tanti fattori, ma si ha senz'altro un alto metro di paragone per verificarne la riuscita :-)
Sorbyy, grazie! Fammi sapere!
Lady B, figurati!
Sciopina, sono contenta anche io dell'idea della tazza, mi è venuta così, al volo, anche perchè ho scattato la foto in due secondi che dovevo uscire!!!
Milla, grazie, buona giornata!
Aiuolik, di che dolce si tratta? Creedo in effetti questi tortelli, in differenti declinazioni di ripieno, siano presenti su tutto il territorio! Grazie alla ricetta della zia, e a mia mamma che mi ha aiutata a farli!
ne vorrei uno.uno solo.
io che sono della Bassa li chiamo "le raviole" e da noi sono esclusivamente al forno: poi, quando cominciano a diventare stantie, vengono rivitalizzate con una spruzzata di "saba" o di alkermes e zucchero semolato.
qui a Modena i tortelli li compero gia' fatti, in genere alla pasticceria San Giorgio.
bacioni
con tutto il rispetto : troppi blog di cucine dolci fritti e lazzi;-))
mi riferisco al tuo commento sul tuo blog un po smortarello!!
seguo quasi giornalmente cavoletto e ciliegina sulla torta anche per le splendide foto! Ammiro molto chi ,come te, si dedica al proprio blog.
A me è rimasta una pagine vuota dal titolo emblematico: qui si cucina davvero! ed è quanto mi succede ! consulto i blog ,sperimento e non ho tempo per foraggiare il mio blog che è rimasta lettera morta!
andra' meglio a te !in bocca al lupo
Che carino il tuo blog! Mi è piaciuto subito alla prima occhiata! Anche questa ricetta sembra proprio deliziosa! Complimenti!
Davvero particolari .. ho della marmellata di prugne in frigo .. sarebbero perfetti .. devo S O L O trovare il tempo! .. ottima ricetta davvero particolare
Posta un commento