"Tristezzaaa, per favore vai via...."
Sto passando dei giorni veramente...come definirli? Deprimenti! Da lunedì scorso ho ripreso in mano i libri per preparare un esamone per i primi di settembre.Tardi, tardissimo, visto la mole del mattone. GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA. Un calcio nelle balls farebbe meno danni, ve lo assicuro.
Anche a causa del fatto che i miei sono stati in vacanza fino a ieri, ho passato le mie giornate a studiare da mattina a sera, con l'unico passatempo di portare via il pattume, innaffiare piante e giardino e dare la pappa e pulire la lettiera al gatto. Ganzo no?
Il computer viene acceso la mattina prima di inziare il tour de force, a pausa pranzo e la sera, se non sono troppo stanca per battere le dita sulla tastiera. Scusate se la faccio lunga, ma sono veramente triste in questi giorni: non ho alcun tempo per dedicarmi non soltanto ai miei interessi ma anche - banalmente- alla cura di me stessa: sono un cesso ambulante, che si alza alle 7,30, cerca di compattare in un'ora le sue esigenze cibo-bagno-internet e poi inizia a studiare e finisce a ora di cena, se va bene, più tardi ancora se va male. Una doccia e a letto.
Pazienza...finiranno bene questi ultimi 3 esami che mi porto dietro da un po'.Vi chiedete come mai? Beh, diciamo che ormai da un po' mi è passato l'entusiasmo per la strada che credevo di voler intraprendere, ho realizzato che non mi consentirebbe di uscire di casa e avere una mia famiglia ancora per moltissimo tempo, nè di avere nemmeno un minimo di indipendenza economica...quindi passato l'entusiasmo, passata la voglia di finire.
Ancora non so cosa farò "dopo"... e questo mi spaventa immensamente. Ma ora non è il caso di pensarci, mi mancano questi benedetti 3 esami alla specialistica e li darò.
Ricetta di oggi, prima di andare a ingobbirmi sui libri.
Prima di partire io e M. siamo andati varie volte in piscina per nuotare un po' e fare un fondo di abbronzatura. Io mi incaricavo di portare il pranzo, rigorosamente leggero leggero. Un giorno ho visto sul blog di Joe questi bellissimi pomodori ripieni di riso e mi sono immediatamente cimentata. Prima mi sono un po' informata su questa ricetta tipicamente romana, in quanto adoro conoscere i retroscena di un piatto, le sue origini e le sue varianti. Se anche voi siete come me vi consiglio di guardare qui e qui, nonchè da Paoletta, che li ha riproposti in maniera a dir poco esemplare :-)
Come vedete la ricetta prevede un'associazione inscindibile con le patate. Mi perdoneranno i puristi se io, per ragioni di comodità, non le ho messe: mi ci vedevate in piscina con le patate al forno mentre tutti sbocconcellavano il loro paninetto? ;-)
POMODORI RIPIENI DI RISO
Si tratta di una ricetta tipica romana. Nella ricetta tradizionale i pomodori ripieni di riso van cotti al forno con patate a spicchi condite con olio sale pepe e rosmarino.
Ingredienti:
5 pomodori tondi belli grandi
1 manciata di prezzemolo
1 manciata di basilico
1 spicchio di aglio
sale
pepe
10 cucchiai di riso (2 cucchiai per ogni pomodoro, se avete più o meno pomodori). Io ho utilizzato l'arborio.
olio evo
Lavare i pomodori, tagliarne la calotta e svuotarli accuratamente della polpa utilizzando un coltellino affilato.
Conservare la polpa (togliendo eventualmente solo la parte centrale verde, dura e fibrosa) che andrà messa nel mixer con il prezzemolo, il basilico, l'aglio, due pizzichi di sale e una macinata di pepe.
In questa salsa unire il riso, mescolare e lasciar riposare 1 oretta.
Intanto ponete i pomodori cosparsi all'interno con un pizzico di sale capovolti a perdere acqua su dello scottex.
Disponete i pomodori in una teglia rivestita di carta forno, riempiteli con il riso, condite con un filino d'olio, coprite ciascun pomodoro con la rispettiva calottina, un altro filino d'olio e in forno a 200° fino a quando risultano ben cotti e asciutti (40-45 minuti).