martedì 26 agosto 2008

Pomodori ripieni di riso...per ritrovare il sorriso!



"Tristezzaaa, per favore vai via...."

Sto passando dei giorni veramente...come definirli? Deprimenti! Da lunedì scorso ho ripreso in mano i libri per preparare un esamone per i primi di settembre.Tardi, tardissimo, visto la mole del mattone. GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA. Un calcio nelle balls farebbe meno danni, ve lo assicuro.
Anche a causa del fatto che i miei sono stati in vacanza fino a ieri, ho passato le mie giornate a studiare da mattina a sera, con l'unico passatempo di portare via il pattume, innaffiare piante e giardino e dare la pappa e pulire la lettiera al gatto. Ganzo no?
Il computer viene acceso la mattina prima di inziare il tour de force, a pausa pranzo e la sera, se non sono troppo stanca per battere le dita sulla tastiera. Scusate se la faccio lunga, ma sono veramente triste in questi giorni: non ho alcun tempo per dedicarmi non soltanto ai miei interessi ma anche - banalmente- alla cura di me stessa: sono un cesso ambulante, che si alza alle 7,30, cerca di compattare in un'ora le sue esigenze cibo-bagno-internet e poi inizia a studiare e finisce a ora di cena, se va bene, più tardi ancora se va male. Una doccia e a letto.
Pazienza...finiranno bene questi ultimi 3 esami che mi porto dietro da un po'.Vi chiedete come mai? Beh, diciamo che ormai da un po' mi è passato l'entusiasmo per la strada che credevo di voler intraprendere, ho realizzato che non mi consentirebbe di uscire di casa e avere una mia famiglia ancora per moltissimo tempo, nè di avere nemmeno un minimo di indipendenza economica...quindi passato l'entusiasmo, passata la voglia di finire.
Ancora non so cosa farò "dopo"... e questo mi spaventa immensamente. Ma ora non è il caso di pensarci, mi mancano questi benedetti 3 esami alla specialistica e li darò.

Ricetta di oggi, prima di andare a ingobbirmi sui libri.
Prima di partire io e M. siamo andati varie volte in piscina per nuotare un po' e fare un fondo di abbronzatura. Io mi incaricavo di portare il pranzo, rigorosamente leggero leggero. Un giorno ho visto sul blog di Joe questi bellissimi pomodori ripieni di riso e mi sono immediatamente cimentata. Prima mi sono un po' informata su questa ricetta tipicamente romana, in quanto adoro conoscere i retroscena di un piatto, le sue origini e le sue varianti. Se anche voi siete come me vi consiglio di guardare qui e qui, nonchè da Paoletta, che li ha riproposti in maniera a dir poco esemplare :-)

Come vedete la ricetta prevede un'associazione inscindibile con le patate. Mi perdoneranno i puristi se io, per ragioni di comodità, non le ho messe: mi ci vedevate in piscina con le patate al forno mentre tutti sbocconcellavano il loro paninetto? ;-)



POMODORI RIPIENI DI RISO

Si tratta di una ricetta tipica romana. Nella ricetta tradizionale i pomodori ripieni di riso van cotti al forno con patate a spicchi condite con olio sale pepe e rosmarino.

Ingredienti:
5 pomodori tondi belli grandi
1 manciata di prezzemolo
1 manciata di basilico
1 spicchio di aglio
sale
pepe
10 cucchiai di riso (2 cucchiai per ogni pomodoro, se avete più o meno pomodori). Io ho utilizzato l'arborio.
olio evo

Lavare i pomodori, tagliarne la calotta e svuotarli accuratamente della polpa utilizzando un coltellino affilato.

Conservare la polpa (togliendo eventualmente solo la parte centrale verde, dura e fibrosa) che andrà messa nel mixer con il prezzemolo, il basilico, l'aglio, due pizzichi di sale e una macinata di pepe.

In questa salsa unire il riso, mescolare e lasciar riposare 1 oretta.
Intanto ponete i pomodori cosparsi all'interno con un pizzico di sale capovolti a perdere acqua su dello scottex.

Disponete i pomodori in una teglia rivestita di carta forno, riempiteli con il riso, condite con un filino d'olio, coprite ciascun pomodoro con la rispettiva calottina, un altro filino d'olio e in forno a 200° fino a quando risultano ben cotti e asciutti (40-45 minuti).


martedì 19 agosto 2008

Greek style cake


Questo cake è nato (sì, proprio nato!) in un afoso pomeriggio di quasi un mese fa. Ero a casa da sola, i miei genitori in ferie, il mio ragazzo al lavoro, io in casa davanti al frigorifero con lo sportello aperto a guardare quello yogurt greco 0% comprato nei giorni di dieta e poi lasciato lì ad intristire brutalmente. I giorni erano passati e il nostro amico yogurt era giunto - ahimè - a scadenza.

Prima di dargli (in)degna sepoltura nel solito rusco mi è riaffiorato alla mente che lo yogurt, anche se scaduto, rimane ancora mangiabile, pur perdendo i suoi fermenti lattici (che da vivi passano a morti, presumo), a patto che non vi siano rigonfiamenti abnormi o assuma un inconfondibile sapore di "andato a male" :-P


Insomma, non inorridite... ma ci ho fatto un plumcake. E che plumcake!

Il mio cervello ha cominciato a lavorare: il criceto era entrato in azione e faceva girare la ruota! Yogurt greco...ho della marmellata di fichi aperta...marmellata di fichi...Grecia...Grecia...frutta secca...CAKE GRECO!

Che dire: buonissimo davvero, prova ne sia che me lo sono spazzolata praticamente da sola!!


GREEK STYLE CAKE

Ingredienti:2 uova
100 gr di zucchero
1 pizzico di sale
150 gr di yogurt greco Total 0%

80 ml di olio di semi
scorza grattugiata di 1 limone

300 gr di farina

1 bustina di lievito per dolci

un goccio di Sassolino
latte q.b. per diluire


Per la farcitura:
marmellata di fichi

Per la copertura:
pinoli
granella di mandorle o mandorle spezzettate al coltello



Sbattere con le fruste elettriche le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro. Unire il sale, lo yogurt, l'olio, la scorza di limone, la farina e il lievito setacciati. Profumare con un goccio di liquore e diluire se necessario con poco latte, fino ad ottenere un composto cremoso ma abbastanza fluido.


Versare in uno stampo da plumcake imburrato e infarinato, cospargere qua e là con cucchiaini di marmellata di fichi e spolverizzare la superficie con la frutta secca.


Cuocere in forno a 180 gradi fino a cottura (a seconda del forno, direi sui 40 minuti).



sabato 16 agosto 2008

Ritornata con arretrati!


Ciaoooooo! Sono tornata all'ovile...beeee!beeee! :-D

No, non sono uscita di testa, non è nemmeno il caldo dato che stanotte è piovuto ed è rinfrescato parecchio, forse è stato il caldo accumulato in queste due settimane? O forse la stanchezza del rientro (5 ore di ritardo con dirottamento su aeroporto diverso da quello di destinazione), unitamente all'angoscia e alle preoccupazione delle mille cose da fare, il ritorno alla solita vita, le scadenze che incombono, il tempo che vola solo quando non dovrebbe?


Che dire: queste due settimane sono state meravigliose. Abbiamo visto posti stupendi, mangiato divinamente (ma troppo: da lunedì si ricomincia anche con la dieta, povero blogghettino mio ti metto a stecchetto!!), scattato oltre 500 foto (datemi il tempo di sistemarle e vedrete!).
Ho conosciuto le mie due preziose amiche, entrambe disponibilissime, di una dolcezza e di un'ospitalità unica (e oltre che a loro, il mio affettuoso ringraziamento va a morosi,fratelli, morose dei fratelli e genitori vari!!), con loro ho trascorso momenti davvero unici e speciali...

Ho trascorso la prima vacanza gomito a gomito con il mio moroso e devo dire che la convivenza forzata è andata benone, nonostante qualche piccolo litigio che, si sa, non ci facciamo mancare mai, altrimenti sai che noia!!!


Prima di partire avevo accumulato un po' di ricette che per questioni di tempo non sono riuscita a postare, anche perchè proprio il giorno della partenza ha pensato bene di rompersi la valigia (in verità avevo soltanto spostato la combinazione mentre era aperta e non si chiudeva ovviamente più....doh, la solita faina!) e come sempre sono arrivata all'ultimo impanicata tra sandalini e costumi!
Mi affretto quindi a pubblicarle essendo ricette particolarmente adatte al periodo estivo e gradevoli con queste temperature non proprio siberiane.


Questa è la pasta fredda che avevo proposto alla cena con il cugino di M. e la sua ragazza. Ancoraaa???? direte. Yes, ma giuro che è l'ultima!! La ricetta l'ho trovata su Cucina Moderna di Luglio e mi ha allettata da subito. E' sicuramente un tipo di pasta un po' originale rispetto al solito ma è stata molto gradita anche dal mio ragazzo che è un perenne criticone (ciao, more!! ;-) ). L'accostamento degli ingredienti è molto calibrato e per questo gradevole: la sapidità della feta si associa meravigliosamente alla dolcezza di zucchine e prosciutto cotto e l'erba cipollina dà quel tocco di profumo in più che ingolosisce il piatto!



FARFALLE CON ZUCCHINE MARINATE, PROSCIUTTO COTTO E FETA

Ingredienti x 4 persone:


320 gr di farfalle
300 gr di zucchine chiare e piccoline
100 gr di prosciutto cotto a dadini
100-150 gr di feta (la ricetta prevedeva 150 gr di quartirolo ma era introvabile)
un mazzetto di erba cipollina
un cucchiaio di aceto balsamico
olio evo
sale

Lavare le zucchine, asciugarle, tagliarne le estremità e ridurle a filetti con la grattugia a fori grossi. Tuffarli in acqua bollente salata, scolarli subito e raffreddarli sotto l'acqua corrente.

Trasferire le zucchine in una ciotola con 5 cucchiai di olio, una presa di sale, l'erba cipollina sforbiciata e l'aceto. Fare insaporire per mezz'ora. Intanto sbriciolare la feta.

Lessare la pasta al dente, raffreddarla sotto l'acqua corrente per bloccarne la cottura e versarla nella ciotola con le zucchine. Unire il prosciutto e la feta, aggiustare di sale, mescolare e servire.