giovedì 18 febbraio 2010

(Kefir) Irish soda bread

(Kefir) Irish soda bread

Vi avverto subito che il post di oggi sarà molto lungo e per alcuni sicuramente noioso, ma confido in quella minoranza curiosa che avrà la costanza di leggere tutto fino in fondo perchè mi sono particolarmente interessata alla questione e ho cercato di elaborare i dati raccolti nel modo più chiaro e fruibile possibile. Credo ne sia uscito qualcosa di davvero interessante: buona lettura :)

Durante una delle mie incursioni anti-depressive al Naturasì, dove ero andata con tutt'altri scopi, mi è caduto l'occhio su un prodotto del banco frigo, che stavo scandagliando a mò di radar da più o meno 15 minuti. Trattavasi del kefir. Ecco, va detto che il nome non mi era nuovo, ma non è che mi fossi mai particolamente interessata a questo prodotto; anzi, a volerla dire tutta, ne ero completamente digiuna. Tempo 5 secondi, e il vasetto di latte fermentato (così recitava la scritta sul barattolino bianco-blu di marca tedesca) era già nel mio carrello. Una volta arrivata a casa, si è posto ovviamente il problema di cosa farci, dopo averlo assaggiato nature per capire come fosse. Siccome non mi piace cucinare qualcosa senza aver prima fatto incetta di informazioni, perchè sono curiosa come una scimmia di tutto ciò che abbia a che fare con il mondo degli alimenti e della cucina, ho fatto una ricerca su Internet, e vi riporto qui le mie modestissime conclusioni, sperando vi tornino utili, posto che c'è davvero tanto interesse, ma anche tanta confusione in merito.

Che cos'è il kefir?

Il kefir è un prodotto originario dell'Armenia e delle zone del Caucaso (qui la sua storia!). Esistono due tipi di kefir, un kefir di acqua e uno di latte. Il primo, qui, non ci interessa. Il secondo è, in pratica, un latte fermentato probiotico. Si dice che il kefir, il cui nome in armeno significa "benessere", abbia numerosi benefici sull'apparato gastro-intestinale, regolando la flora batterica, aiutando la digestione, favorendo il senso di sazietà. Per i più naturisti è una vera e propria panacea di tutti i mali, tanto che avrebbe anche effetti calmanti e rilassanti sul sistema nervoso.

Kefir vs Buttermilk
Il kefir di latte potrebbe somigliare, come categoria merceologica diciamo, al latticello (o buttermilk o lait baittu/lait ribot, a seconda se siamo de qua o de là), ma sono diversi i metodi di produzione dei due.

Il latticello che troviamo in commercio viene prodotto, infatti, facendo direttamente fermentare il lattosio contenuto nel latte con appositi batteri (da qui il nome di cultured buttermilk). Attenzione, quindi, perchè questo non è quel siero ottenuto in casa, sbattendo a lungo la panna fresca fino a quando la componente liquida non si separa dalla massa grassa (burro), perchè questo NON è fermentato. Perchè questo sia possibile, è necessario, invece, far inacidire il latte a temperatura ambiente, o ancora addizionandolo con succo di limone, o in alternativa miscelare latte e yogurt in parti uguali, come spiegato splendidamente qui e qui. In particolare, i due differiscono perchè il latticello che si acquista è simile allo yoghurt, rispetto al quale è meno denso e una punta più acido; quello che si ottiene dalla panna, invece, è un liquido simile al latte, meno saporito ma senza alcuna tendenza acida.

Il kefir si ottiene, invece, fermentando il latte mediante un miscuglio di fermenti lattici, batteri e lieviti di kefir, che hanno la forma di piccole palline (somigliano quasi a dei fiocchi di latte) e che richiedono una particolare cura qualora si intendesse conservarli per produrlo in casa. In pratica, questi fermenti si riproducono in un ambiente zuccherino (latte o acqua), dando vita a una bevanda fermentata, acidula, frizzantina e leggermente alcolica, perchè i lieviti a contatto con lo zucchero (ossia il lattosio) producono anidride carbonica e alcool.

Dove posso comprare il kefir?

E' bene dire che ho letto opinioni concordi sul dire che il kefir acquistato, come spesso accade, non ha lo stesso identico sapore di quello fatto in casa; ma va anche detto che non tutti hanno tempo e dedizione a sufficienza da dedicare ai granuli di kefir, piuttosto che ai fermenti lattici per lo yogurt, piuttosto che al lievito madre. Quindi, dove potete comprarlo? Lo trovate nei reparti frigo dei latticini da Naturasì (la marca è tedesca, si chiama Demeter - Berchtesgadener Land Bio e della stessa linea trovate anche il buttermilk e la panna acida/creme fraiche), all'Eurospin, in alcune Coop e, pare, anche da Todis (dico pare perchè qui a Modena non esiste, toh, strano!). Al Naturasì ho visto sia il kefir di latte vaccino che di latte di capra, quest'ultimo molto più caro e molto più forte, ovviamente, del primo.

Per utilizzare il mio kefir, ho scelto la ricetta dell'Irish Soda Bread di Sabrine, di cui riporto con piacere le sagge ed interessanti parole, con qualche mia aggiunta :)

(Kefir) Irish soda bread

IRISH SODA BREAD di Sabrine

Tipico pane di origine irlandese, l'Irish Soda Bread utilizza il bicarbonato di sodio come agente lievitante (dunque un lievito chimico al posto del lievito di birra o del lievito naturale, biologici). Poiché il bicarbonato reagisce a contatto con gli acidi, occorre che all’impasto venga aggiunto un ingrediente acido, come il latticello o lo yogurt (o il kefir, appunto), che contengono per l’appunto acido lattico.

La ricetta originale prevede l'utilizzo del latticello, che da noi è spesso introvabile. Se non siete dei puristi lo yogurt (o il kefir) va benissimo; se poi siete dei temerari e volete tentare una versione ancor meno ortodossa, potete usare del latte appena intiepidito al quale aggiungerete il succo di un limone (va lasciato riposare 10-15 minuti prima di utilizzarlo).

Dalla crosticina croccante e dalla consistenza compatta, dal sapore dolciastro ma con un lieve retrogusto acidulo, questo pane nordico va benissimo con burro e marmellata, accompagnato a zuppe di verdura e cereali, con i salumi. La sua classica forma sarebbe circolare, con un incisione a croce sopra, ma ho trovato la versione di Sabrine, a cake, molto pratica ed elegante da presentare, magari, per un bel brunch!

Ingredienti:

200 gr di farina 00
200 gr di farina integrale
100 gr di fiocchi d’avena
250 gr di yogurt magro naturale (oppure kefir)
250 ml di latte
2 cucchiai di zucchero di canna
2 cucchiaini di bicarbonato
1 cucchiaino raso di sale fino

Accendete il forno a 180° e foderate con carta forno bagnata e strizzata uno stampo rettangolare da cake (il mio è quello classico da 25 x 10 cm).

Mettete in una capiente ciotola gli ingredienti secchi: le farine (setacciate preventivamente quella bianca), i fiocchi d’avena, lo zucchero, il sale e il bicarbonato setacciato e mescolate benissimo con un cucchiaio, cercando di incorporare più aria possibile con movimenti ampi. In una seconda ciotola, miscelate i liquidi, diluendo lo yogurt con il latte, e versateli nella ciotola con gli ingredienti secchi. Mescolate con un cucchiaio, con movimenti dal basso verso l’alto che serviranno ad incamerare più aria possibile; è bene non lavorare troppo a lungo (perché il bicarbonato inizia ad agire appena entra in contatto con lo yogurt), basta che la farina sia bene incorporata nell’impasto, che dev’essere appiccicoso ma non troppo molle (in pratica, più sodo di quello di una torta, più molle di quello del pane).

Rovesciate l’impasto nello stampo e livellatelo senza troppa precisione; con un coltello fate un’incisione nel senso della lunghezza e infornate. Cuocete per 30 minuti con lo stampo e 10 minuti senza (estraete cioè il pane dal forno e, aiutandovi con guanto e presine, toglietelo dallo stampo e rimettetelo in forno per altri 10 minuti). Sfornatelo, lasciatelo intiepidire 5 minuti e servitelo ancora caldo. E’ buono anche il giorno dopo, specie se tagliato a fette e tostato un minuto in forno o nel tostapane.

Varianti:

Una volta compresa la tecnica e le ragioni del mix di ingredienti (bicarbonato+acido lattico=lievitazione istantanea), potete sperimentare le varianti che preferite, tenendo a mente che le proporzioni sono:
* 500 gr di farine / semi
* 500 ml di liquidi, di cui almeno 125 di yogurt; se usate il latticello, utilizzate solo questo, per un totale di 500 ml
* 2 cucchiaini di bicarbonato e 1 di sale

Nota:
Le farine migliori per questo tipo di lievitazione sono quelle a basso tenore di glutine (va benissimo quella bianca 00 che si usa per le torte).

(Kefir) Irish soda bread


50 commenti:

crimasot ha detto...

wow sono la prima ad arrivare in fondo?
Il tuo panozzo è molto interessante, io ho una (moderata) intolleranza al lattorio e credo che il kefir, così come lo yogurt bianco e il latticello, possa essere da me tollerato.
Quindi potrei anche provare a fare il pane irlandese! Mi ricorda molto il cake al latticello di Alex, che preparo sempre quando trovo il latticello da naturasì (piesse todis non c'è manco a Verona!)

Alessia ha detto...

La golosastra, devono esserci dei problemi, perchè pur avendo pubblicato il post alle 7.30 non avevo ricevuto nemmeno un commento: mistero svelato, non comparivo negli aggiornamenti! Ora ho riprovato a postare, vediamo se funziona! Da quanto ho letto il kefir è assolutamente adatto agli intolleranti al latte, quindi il pane di Sabrine fa assolutamente al caso tuo ;) Il cake al latticello di Alex non l'ho ancora provato, ma è in lista da un po'...mi devo procurare il latticello, appunto! :) Un abbraccio!

Manuela e Silvia ha detto...

Davvero bello e stranissimo questo pane!! eh..al naturasi dovremmo proprio deciderci ad andare...anche se rischiamo di svuotargli il negozio!! ;)
baci baci

Valentina | The Blue Bride ha detto...

Noi il kefir lo facciamo in casa, coi granuli..
Questo panone è molto interessante...ma a casa mia nn lo mangerebbe nessuno :-(

Alessia ha detto...

Manuela e Silvia, è un pane molto conosciuto e diffuso in Irlanda, davvero peculiare come sapore ma assolutamente gradevole. Io al Naturasì cerco sempre di limitarmi a determinati prodotti che non trovo altrove (fiocchi di avena, semini, farine particolari) con un occhio alla spesa perchè è abbastanza caro su certi articoli!

Valina, sì, ricordo che tu lo produci, una bella costanza che io, invece non ho! Perchè dici che non lo mangerebbe nessuno? E' estremamente light e già una fetta tostata sazia a dovere...

minnie ha detto...

Ti è venuto benissimo questo pane.
Io conoscevo solo il kefir d'acqua e ho dei ricordi di qualche anno fa quando ne sono stata invasa; si prolificava a non finire e alla fine non sapevo piu' cosa farmene.
L'ho buttato e una mia collega mi ha fatto venire i sensi di colpa perchè mi ha detto che nelle fogne si sarebbe moltiplicato a dismisura.
Insomma, per un certo periodo ho avuto gli incubi notturni di invasione di kefir :))

Anonimo ha detto...

io il kefir d'acqua lo bevevo a casa da bambina, era un tormentone dimagrante anni '90 e la mamma ne faceva dei gran bottiglioni...
All'epoca confesso che lo trovavo disgustoso ma ora sarei proprio curiosa di riassaggiarlo, hai un'idea di dove si vendano i granuli?
cavoliamerenda

Federica ha detto...

Davvero interessante l'articolo sul kefir. Mi ha chiarito un bel po' di dubbi anche riguardo al latticello perchè davvero credevo di potesse ottenere dalla panna insieme al burro. Grazie ^___^
E che dire del pane?!?! Fa proprio gola sia col dolce che col salato :) Un bacio

lise.charmel ha detto...

questo post è interessantissimo! quando ero più giovane mia madre lo produceva in casa il kefir, ma non so se fosse di latte o di acqua, so solo che lei lo beveva la mattina perché faceva benissimo, ma io lo trovavo terribile. però utilizzato così potrebbe essere interessante, anche perché io lo trovo al mio gruppo d'acquisto.
il tuo pane è bellissimo, fa subito colazione della domenica
ps: il todis non c'è neanche a milano

Alessia ha detto...

Minnie, un incubo della peggior specie! Continuerò a comprarlo, all'occorrenza, al Naturasì, non vorrei trovarmene dipendente!

Cavoli a merenda, pensa che io non ne avevo mai sentito parlare prima di approdare al mondo dei blog! Si vede che mia mamma non ne ha mai subito il fascino dimagrante (non ne ha bisogno, a differenza mia ;)) Per quanto riguarda i vari granuli non saprei dirti, non sono informata. Posso dirti che i granuli del kefir di latte dovrebbero venderli anche al Naturasì, ma anche online, specie su ebay, c'è chi li vende. Guarda bene, però, perchè nella mia ricerca mi sono imbattuta anche in persone che lo regalavano, pur di sbarazzarsene di un po' (si riproduce, come dice Minnie, a dismisura!)

Federica, io per prima, prima di leggere quei post, credevo erroneamente che il latticello fosse il siero ottenuto dalla trasformazione della panna in burro, invece no, manca appunto la componente acida che permetterebbe al pane di lievitare a contatto con il bicarbonato in assenza di lieviti! Felice, quindi, di aver fatto ulteriore chiarezza sulla questione :)

Luciana ha detto...

Ciao questo pane è davvero molto invitante e rustico...complimenti anche per l'articolo sul kefir...molto utile...un bacio Luciana

Alem ha detto...

oggi pomeriggio per curare la mia depressione da giorntaccia in ufficio vado al todis e al naturasì, e poi impasto!
Ecco!

Saretta ha detto...

Che bel post!Conosco sia il kefir da latte che quello d'acqua(l'ho coltivato per un certo periodo ma è un po' una menata ogni sera).Il latticello pure lo consco, come il soda brad.Il tuo è venuto davvero bene però!Io amo la versione dolce come l'ho pubblicata poco tempo fa!
Buon pomeriggio
Saretta

Anonimo ha detto...

ciao!
ogni tanto entro nel tuo blog e trovo sempre deliziose ricette e sta volta ho pensato di dirtelo :))
paola c.

p.s. tempo fa ho fatto la piccantina alla paprika, buona semplice e che si presenta con simpatia

Cindry ha detto...

Molto interessante questo post. Hai risolto acuni dubbi che avevo.
Non credo che farò mai il kefir in casa, sono troppo distratta, ma voglio provare a comprarlo.
La ricetta del tuo pane è veramente originale!

Alessia ha detto...

Lise.charmel, mi fa davvero piacere che questo lavoro sia stato utile a qualcuno :) l'utilizzo del kefir in questo pane, che normalmente si fa col latticello ma che è fattibile anche con yogurt, è davvero delicato e dà un'ottima resa: insomma, è vero, lievita anche in assenza di lieviti, soluzione ottimale anche per chi ha qualche intolleranza a lattosio o lievito! Un abbraccio!

Luciana, grazie, è stato un piacere :)

Alem, allora ti metti subito all'opera? E' velocissimo, l'impasto si fa esattamente come dei muffin! ;)

Alessia ha detto...

Saretta, io credo mi stancherei subito, sono molto incostante, prova ne sia che ancora non mi sono lanciata con la pasta madre pur di non ucciderla :P Verrò a verificare di persona la tua versione dolce, anche questo, comunque, è piuttosto neutro, il che lo rende adattissimo sia col dolce che con certi tipi di salato! Un bacio!

Paola C., grazie di aver lasciato un tuo commento, è un piacere vedere che ogni tanto uscite allo scoperto! Mi piacerebbe ci fosse più partecipazione anche da parte di chi legge senza avere un blog, non si finisce mai di imparare. Sono anche molto contenta che la vellutata piccantina sia stata di tuo gradimento :) A presto, ci conto!

Cindry, ho pensato potesse essere utile a qualcuno come queste informazioni sono state rivelatrici per me :) Spero ti possano tornare buone!

Ely ha detto...

letto tutto con molto interesse, io ricordo di avere bevuto il kefir per tanto tempo poi l'ho dimenticato, il mio era quello all'acqua, mi piace la sostituzione dello yogurt con il kefir, e mi piace un sacco questo pane così rustico! baci Ely

Micaela ha detto...

ho imparato tante cose nuove stasera! io non sapevo neanche cosa fosse il kefir!! questo pane è spettacolare! un bacione.

meringhe ha detto...

Hei anche io ho provato e postato questo pane, e Sabrine sarà sicuramente strafelice visto che ha intenzione di inaugurare una nuova sezione del blog in cui riunisce tutte le sue ricette eseguite e postate da altri! Il kefir l'ho sempre sentito nominare, e sono sempre stata convinta che fosse qualcosa che c'entrava con lo yogurt ma non ho mai approfondito. Per questo ti ringrazio (mi piaci quando fai la maestrina :)
e per Roma...beh la cosa mi ha scatenato un vortice di pensieri che appena riesco a proporre in modo ordinato ti comunico immediatamente. Ciauz

Fantasilandia ha detto...

Molto interessante il post e la ricetta Very Good!!!! Conosco questo "pane-cake" me ne sono fatta una scorpacciata quando sono andata a Dublino. Quasi quasi ti rubo qualche fettina. Baci

Fiordilatte ha detto...

che lavorone!!! cmq hai detto bene, anche io ho letto in qualche forum di gente che lo regala...si riproduce in fretta da quel che ho capito. Io non ho proprio la costanza per queste cose. PAssi lo yogurt homemade ogni tanto ma kefir, lievito madre &co non fan per me. Morirebbero subito :)

Snooky doodle ha detto...

che bella! propio interessante questo post :)

Alessia ha detto...

Ely, vedo che in passato l'avete conosciuto in tante! Per me era, invece, un grossissimo punto interrogativo! Non lo so se riuscirei a berlo così com'è, ma nel pane ha una buona resa! Buona giornata!

Micaela, speravo proprio di aiutare qualcuna a fare chiarezza su questo prodotto! Un abbraccio!

Meringhe, non volevo certo mettermi in cattedra eh ;) ho solo "collezionato" le informazioni trovate e le ho raccolte in modo tale da avere un vademecum sul kefir. Avevo visto che anche tu avevi provato questo pane, se non erro con la variante muesli? Non sapevo, invece, che Sabrine avesse questa intenzione, passerò senz'altro a comunicarle che le ho volgarmente scopiazzato la ricetta ;)) ps. aspetto le tue riflessioni, allora. A presto!

Alessia ha detto...

Fantasilandia, io invece non sono mai stata in Irlanda, nè in Inghilterra, quindi non riesco a fare un paragone fedele, ma non mi è dispiaciuto, anche se l'ho mangiato solo con burro e marmellata! Baci a te!

Fiordilatte, sìsì, si riproduce alla velocità della luce e tanti cercano di sbarazzarsene in qualche modo ;) Personalmente, se ne fossi alla ricerca, non punterei quindi su quello in vendita! Pensa che ho la possibilità da qualche settimana di avere del lievito madre e ancora non mi sono decisa ad accettarlo, rimando perchè so che non riuscirei a curarlo come richiede, è un periodo caotico e confuso e io sono incostante di natura!

Snooky Doodle, grazie!

Romy ha detto...

Un post da leggere tutto d'un fiato! Anche io adoro il Kefir, ne sono un'accanita sostenitrice e, dopo essermi presa una pausa, credo che me lo procurerò di nuovo, perchè per panificare, e per fare i dolci, oltre che per berlo così com'è, è davvero unico, eccezionale...La tua ricetta è magnifica, belle le foto, bella la nuova veste del blog...che dire se non mille complimenti? :-)

Serena ha detto...

Quando ho letto "shopping consolatorio da Natura Sì" mi è quasi venuto da piangere: sai quanto tempo è che desidero fare un po' di shopping consolatorio in un supermercato alternativo e tutto quello che mi accade e tutte le persone che mi circondano sembra si divertano a mettermi i bastoni tra le ruote? Come una scema, mi organizzo i tempi per farcelo rientrare ed ecco che qualcuno se ne salta fuori con qualche pretesa assurda di cui devo occuparmi e che mi costringe a rinunciare. Scusa lo sfogo e passiamo al tuo soda bread: l'avevo visto da Sabrine e me n'ero innamorata... se mai riuscirò a fare shopping consolatorio il kefir o il latticello saranno il mio primo acquisto! La prima foto è bellissima!

Vale ha detto...

grazie per tutte queste informazioni sul kefir così ben raccolte e riassunte! e grazie per questa ricetta interessantissima, sia per l'uso del kefir che per l'utilizzo del bicarbonato come agente lievitante... e poi... complimenti per questo bellissimo risultato! un bacio!

Fabipasticcio ha detto...

Rimango sempre incantata dalle tue foto!
Mi piace questa ricetta di soda bread!
A me piace il soda bread, ma i miei tentativi gluten free non sono stati un grande successo.
Quindi ci riproverò con questa ricetta, ma facendo a meno del kefir (niente latte vaccino).

Alessia ha detto...

Romy, dovevo immaginarlo che tu fossi un appassionata di kefir, esperta come sei di cosette particolari :) l'ho assaggiato nature e non mi sconquiffera l'idea di berlo, ma nel pane ha avuto una resa particolare, ero curiosa di vedere come lievitasse un pane senza lievito! Quanto al resto...beh...grazie, come sempre mi fai arrossire! :)

Onde99, forse non ti consola, ma è stata la seconda volta che ci ho messo piede in 2 anni!!! Va anche detto che, visti i prezzi, è meglio così :P vado là con la mia bella listina e cerco di non farmi tentare troppo da tutte quelle cosine tanto carucce (in ambo i sensi, purtroppo!) Tralasciamo ovviamente che sono partita col cestino a mano e poi ho dovuto posarlo in preda agli spasmi muscolari e prendere il carrello...ehm... Un abbraccio e spero tu riesca presto a procurarti questi ingredienti ;)

Vale, grazie a te! Buona giornata!

Fabipasticcio, sbaglio o è la prima volta che scrivi qui? benvenuta! Quanto al gluten free non so aiutarti perchè non ne sono un'esperta, però posso dirti che se il tuo problema è col lattosio, ho letto che il kefir è adatto agli intolleranti a questa proteina! Ovviamente accertati prima dal tuo medico :) a presto!

Zucchero & Cannella ha detto...

Grazie di tutte queste utili informazioni !!

Baci

: )

Lidia Miglionico ha detto...

Molto molto interessante...e sei stata bravissima a spiegare il tutto!!
ciaoooooo

martina ha detto...

Aha aha per una volta ho tutto quello che serve per fare questo pane irlandese... forse perche' abito in Irlanda? un abbraccio
Martina

Sabrine d'Aubergine ha detto...

Cara Alessia,
grazie per la segnalazione di questo tuo post, molto molto interessante perché pieno zeppo di informazioni. E grazie per aver scelto una mia ricetta per sperimentare il kefir di latte (che non conoscevo). Adesso, devo riuscire a trovarlo per provarci anch'io... ma nel frattempo aggiungo questo soda bread alla pagina in preparazione di mie ricette realizzate da altri. Sono appena rientrata a casa dopo una settimana, e sono di fretta, per cui ti saluto. Grazie! E a presto

Sabrine

Dora ha detto...

si lascia leggere con molto piacere questo post! anche perchè negli ultimi tempi mi sto proprio interessando di kefir e latticello, di cui parlerò tra qualche post! il pane ha moltissime probabilità di entrare nei miei preferiti.
buon fine settimana!

Virò ha detto...

Ho fatto un salto a Natura sì proprio l'altro giorno...è possibile che io abbia visto il kefir in bustine disidratato o ho avuto un'allucinazione?

In effetti, se così fosse, sarebbe una comoda alternativa da acquistare ed utilizzare con calma quando si ha tempo...

Edda ha detto...

Ho letto tutto fino all'ultimo, scoperto nuove cose e adesso mi è rimasta la voglia di provare. Grazie per questo lavorone e questo pane coccoloso :-)
Baci e buon fine settimana

Unknown ha detto...

Ciao Ari, bellissimo questo post, affatto noioso anzi molto interessante. Mi piace molto anche la nuova veste grafica del blog, veramente veramente carina. a presto

Anonimo ha detto...

Ciao Alessia, seguo spesso il tuo blog ma non ho mai lasciato un commento. Devo dire però che questo post mi ha incuriosito in modo particolare....mi chiedevo se fosse possibile sapere a quanti debbo cuocere il pane. Grazie

Cecilietta ha detto...

Ciao Alessia!! Ho letto tuttooooooo...fino alla fine....che dire ...come fare a non resistere alla tentazione di sapere come va a finire?? GRazie come al solito le tue ricettine hanno sempre quel qualcosa di straordinario che le rende meravigliose....Un abbraccio ea presto

Alessia ha detto...

Zucchero & Cannella, e di che! Ciao!

Lady Cocca, grazie! Buona serata!

Martina, eheh, se non lo fai tu che in Irlanda ci vivi, chi altri potrebbe farlo così facilmente? Ovviamente aspetto il tuo riscontro! Un abbraccio a te!

Sabrine, la prossima volta proverò senz'altro con il latticello, credo che la resa del kefir sia una via di mezzo, essendo più liquido di uno yogurt e più denso del latticello! Nell'augurarti buon rientro, ti abbraccio, a presto!

Dodò, sono molto curiosa di conoscere anche le tue idee a riguardo e ovviamente le tue ricette :) Un bacio!

Alessia ha detto...

Virò, credo che quello a cui ti riferisci siano proprio i famosi granuli di kefir, pronti per essere attivati e coltivati in casa propria. Quello che intendo io è un barattolino tipo yoghurt, si trova nel banco frigo ed è di più immediato e semplice utilizzo ovviamente ;)

Milla, grazie, mi fa piacere che sia tutto di tuo gradimento! Un abbraccio

Dada, in Francia esiste il kefir? Si usa? E' diffuso? Mi chiedo sempre se gli unici caproni siamo, come spesso capita, noi italiani :P Un abbraccio!

Anonimo, posso innanzitutto chiederti come ti chiami? Sai, non mi piace molto parlare con persone senza utilizzare il loro nome :) La tua domanda presenta un refuso, ma immagino tu ti riferisca ai gradi del forno per cuocere il pane. Se così fosse sono indicati proprio all'inizio della ricetta, e sono 180°. Buona serata :)

Cecilietta, allora proverai? Mi fai sapere vero? Sono molto felice che questa ricetta, come le altre, ti sia piaciuta! A presto!

felix, but not the cat ha detto...

Accidenti, l'ho letto tutto d'un fiato, è molto interessante e ben scritto. Ti ringrazio, l'ho trovato veramente utile, ti prego continua così!

paoladany ha detto...

Ciao volevo sapere se sai come posso procurarmi i granuli di kefir. ti ringrazio e complimenti per il bolg

Alessia ha detto...

Felix, but not the cat, è molto bello ricevere tanto interesse in dimostrazione, grazie a te!

Paoladany, l'ho scritto proprio nel post e qualche commento sopra che non essendomene mai interessata, non lo saprei dire, ma che li dovrebbero vendere essicati al Naturasì o si possono, appunto, cercare in vendita (o addirittura in regalo) su Internet, ci sono vari forum a tema. Prova anche su Ebay. Ciao

Anonimo ha detto...

L'ho fatto domenica:
400 gr di farina di farro integrale
100 gr di fiocchi di cereali (avena, segale, frumento ...)
500 ml di kefir (EuroSpin)

E' stato molto apprezzato! Siamo in due quindi non è ancora finito, comunque l'ho lasciato avvolto nella carta da forno e messo in un sacchetto di plastica e si sta mantenendo bene. Inoltre è veramente veloce da fare! Insomma penso che testerò una nuova versione ogni settimana, la prossima con semi di girasole e noci ....

La ricerca che hai fatto è veramente interessante. Ora scatta la domanda: dovrebbe essere che la quantità di liquido inglobato dipende dal tipo di farina (dal glutine giusto?). In questo caso come regolarsi? Perchè i mix possibili sono veramente tanti!

Alessia ha detto...

Barbaram, ti sei lanciata vedo! Che bello! Interessante la tua versione con farina di farro, fiocchi vari e tutto kefir! Devo dire che anche a me si è conservato bene per circa 5 giorni, dico circa perchè poi è finito! Con burro e marmellata è una vera delizia! Condivido la tua volontà di voler provare diverse varianti, io amo molto i semi di ogni sorta!
Venendo alla tua domanda, credo sia abbastanza impossibile determinare a priori il grado di assorbenza di ogni farina. La ricetta di Sabrine prevedeva comunque 500 ml di liquidi su quella dose di farina, qualunque essa fosse. Essendo un pane che si mescola non dovrebbe dare particolari problemi, specie se cotto nello stampo da plumcake. Qualche inconveniente, semmai, potrebbe esserci qualora tu volessi dargli la forma a pagnotta. L'unico consiglio che mi sento di darti a riguardo è di considerare come indicativa la quantità di liquidi data dalla ricetta 500 ml, magari mettendone leggermente meno nel momento in cui unisci liquidi e solidi, per poi allungarlo ancora un filo con il restante liquido qualora a occhio lo ritenessi necessario, che ne dici? Buona notte!

Anonimo ha detto...

ciao!! molto interessante questa ricetta, e da tanto tempo che cerco il Kefir, ma! non sono riuscita a trovare,,, non mi fido troppo di quelli che lo vendono online...dove posso trovare?? a Milano...
SE MI FAI SAPERE...
milagritos23@hotmail.it

Alessia ha detto...

Anonimo, non ho capito se ti riferisci al kefir già pronto o ai granuli di kefir per produrlo in casa. In ogni caso so aiutarti solo nel primo caso e, in particolare, i posti dove puoi reperirlo li trovi elencati dettagliatamente nel post: si tratta di catene nazionali, quindi presumo che si trovino anche a Milano, essendo una grande città. Per il resto non saprei, non essendomene mai interessata. Ciao

Alessia ha detto...

Anonimo, non ho capito se ti riferisci al kefir già pronto o ai granuli di kefir per produrlo in casa. In ogni caso so aiutarti solo nel primo caso e, in particolare, i posti dove puoi reperirlo li trovi elencati dettagliatamente nel post: si tratta di catene nazionali, quindi presumo che si trovino anche a Milano, essendo una grande città. Per il resto non saprei, non essendomene mai interessata. Ciao