venerdì 24 dicembre 2010

Merry 2010 Christmas!

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Merry Christmas! (2010)

Eh già, sembra proprio arrivato il momento degli auguri e dei saluti di rito. Io non avrò ferie, continuerò a lavorare, quindi queste festività le sto sentendo proprio poco-poco-poco. Ho dovuto ritagliarmi le preparazioni culinarie natalizie nei weekend scorsi e ho cercato, per quanto possibile, di darvi qualche piccolissimo spunto dolce da sfruttare non solo per piccoli pensierini ma anche per le colazioni dolci delle vostre festività. E' così bello coccolare sè stessi e i propri cari con dei biscotti fatti in casa o un dolcino speziato, specie in questo periodo!

Colgo l'occasione per chiudere i battenti per un pochino, non solo perchè durante queste festività sfrutterò indegnamente le mani sante delle mie parenti , dirette ed acquisite (inzomma, staremo sempre a cena de' qua e de' là!), ma anche perchè ho davvero bisogno di una pausa per potermi ritemprare, dedicandomi un po' a me stessa e a chi c'è intorno a me, per poi tornare, si spera, con carica ed entusiasmo rinnovati. Perchè, nonostante tutte le difficoltà e i ripensamenti, pare proprio che questo "esserino" virtuale sia in vita da quasi tre anni...

Allora tanti auguri a tutti voi che siete dall'altra parte dello schermo e mi seguite con affetto: che sia per voi un anno pieno di serenità, salute, entusiasmo, vitalità, sorrisi, risate, amore, soddisfazioni, gratificazioni e...beh... profumi e successi in cucina, no?

P.S. giusto per non farvi "raffreddare" in questo periodo di pausa, qui trovate ancora qualche ideuzza da mettere in atto: biscotti in prevalenza, ma non solo.

Abbracci copiosi & sparsi,

A.

mercoledì 22 dicembre 2010

Vanillakipferl (stavolta alle mandorle!)


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Vanillakipferl alle mandorle

Attenzione: post scritto ieri pomeriggio :)

Ascesso gengivale in zona dente del giudizio. Capite?!? Un ascesso dolorosissimo e grosso quanto una noce nei giorni prima di Natale...che io sia stata punita dalla giustizia divina, quasi un contrappasso per me, infima peccatrice del girone dei golosi? Fatto sta che ho fatto un giorno e mezzo a casa dal lavoro, masticazione azzerata, produzione industriale di pappine frullate a base di verdure & legumi, puree di frutta, yogurt e latte con sciolti dentro i biscotti (
quelli industriali, chè mi scoccia sprecare quelli homemade di questi ultimi giorni per delle abominevoli mappazze che finiscono per metà giù dallo scarico del lavandino). Antibiotici, antidolorifici, sciacqui col colluttorio antisettico e pannetto caldo sono i miei best friends di questi ultimi giorni...

Approfitto di un momento di grazia (
incredibilmente l'antibiotico comincia a fare effetto!) per scrivere questo post e bissare la ormai tradizionale unica ricetta settimanale di Muffins, cookies e altri pasticci. Dicevovi che mi sono data alla produzione natalizia: oltre agli Speculoos ho rifatto i Vanillekipferl, deliziosi cornetti alla vaniglia che tanto ci erano piaciuti due anni fa. Ho, però, voluto provare la versione a base di mandorle, al posto di quella già testata e stratestata alle nocciole, complice un sacco da un kg acquistato a ottimo prezzo in quel di Innsbruck (a dire il vero ho preso un kg di nocciole, anche, uhm...) Ottimi anche in questa veste, a voi l'ardua sentenza. Credits, come vi anticipavo, al Cavoletto di Bruxelles.

Io intanto vado a sorbirmi la mia vellutata di zucca e patate, in versione semplificata e debitamente raffeddata e mi rimetto a riposare sul divano, che domani ho tutta l'intenzione di tornare al lavoro, dente o non dente maledetto che pensa di poter pulsare a piacimento come le lucine dell'albero di Natale...

Vanillakipferl alle mandorle

 
Ingredienti x circa 60 biscotti:
200 gr di farina
175 gr di burro morbido

100 gr di farina di mandorle (o mandorle tritate finemente)
80 gr di zucchero
2 tuorli
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia


Inoltre:

zucchero semolato vanigliato per spolverizzare i biscotti


Inserite nella ciotola della planetaria la farina, le mandorle tritate, lo zucchero, il burro, i tuorli e l’estratto di vaniglia e impastate con il gancio a K fino ad ottenere una palla omogenea e compatta; se dovesse occorrere aggiungete poca farina. Prelevate l'impasto, lavoratelo velocemente a mano e formate con esso due salsicciotti che avvolgerete nella pellicola trasparente e riporrete in frigo per almeno un paio d'ore o, meglio ancora, per una notte intera.

Prendete il primo salsicciotto di pasta, disponetelo sulla spianatoia e con un coltello tagliate una fettina di impasto spessa circa un paio di centimetri. Fatela rotolare sul piano con le mani fino a ottenere un cilindretto grosso quanto un dito della lunghezza di circa 3 cm ed assottigliatene le estremità sempre facendole rotolare delicatamente. A questo punto incurvatelo in modo da conferirgli la forma di mezzaluna. Procedete in questo modo fino ad esaurimento dell'impasto.


Disponete i biscotti su una teglia rivestita di carta da forno e cuoceteli in forno caldo a 175° per 10-15 minuti. Attenzione perchè non devono dorarsi troppo! Fateli raffreddare un po' sulle teglie prima di toccarli perché appena usciti dal forno sono fragilissimi e rischiereste di romperli, quindi quando saranno tiepidi metteteli nello zucchero semolato vanigliato premendo delicatamente affinchè aderisca alla superficie del biscotto e girandoli su ambo i lati. Fate raffreddare i biscotti su una griglia e conservateli in una scatola di latta.

lunedì 20 dicembre 2010

Speculoos alla cannella

Speculoos alla cannella

Vi avverto subito che vi aspettano alcuni post che potrebbero del tutto sembrare un tributo (in vita eh!) alla cavolettiana memoria. Sotto Natale, infatti, mi trovo immancabilmente a provare tutta una serie di ricette internazionali e chi c'è di più internazionale di Sigrid Verbert, in fatto di robina mangereccia? Quindi caso vuole che nei giorni scorsi abbia prodotto ben tre sue ricette dolci (roba da denuncia di plagio, ne convengo...), vuoi tratte dai suoi libri, vuoi salvate in passato direttamente dal blog. Cosine da andare sul sicuro, insomma, perchè dovevano entrare a far parte delle famose ceste natalizie e non potevo certo rischiare di toppare miseramente, nevvero?

Oggi la faccio particolarmente breve, io non ho gran tempo di scrivere e sono certa che anche voi, in questi ultimi giorni pre-Natale non avrete tempo di leggere papiri di parole inutili, quindi veniamo al sodo della ricetta (dopo una brevissssima introduzioncina, non voglio mica lasciarvi completamente a bocca asciutta!), contenti/e?


Gli speculoos sono dei buonissimi biscottini speziati a base di cannella di origine belga e olandese. Vengono consumati durante tutte le festività natalizie, ma soprattutto durante il giorno di San Nicola (6 dicembre), quando se ne regalano ai bambini frementi alcuni dell'altezza di ben un metro. Durante gli altri giorni dell'anno, invece, vengono prodotti anche di dimensioni più abbordabili, utilizzando degli stampini di legno appositi con il disegno speculare del Santo o di altri personaggi vestiti con abiti della tradizione, da cui il loro nome :)
Noi li abbiamo apprezzati particolarmente per la loro favolosa croccantezza data dallo zucchero di canna e per il profumo delizioso di burro e cannella che per giorni ci ha coccolati al nostro rientro a casa :)

Come anticipavo, la ricetta proviene dal blog (e dal Libro del Cavolo) di Sigrid Verbert e le è stata data da un'amico di famiglia, tale Cristiaan il fornaio di cui, poveretto, nessuno conosceva il vero cognome (ecco perchè Cristiaan de Bakker).

De speculaas van Cristiaan de Bakker
ovverosia Speculoos alla cannella

Ingredienti:
550 gr di farina
400 gr di zucchero di canna, meglio se scuro
225 gr di burro
3 cucchiai di cannella
70 gr di latte
15 gr di bicarbonato di sodio

Versate in una capiente ciotola la farina, lo zucchero, la cannella ed il bicarbonato. Mescolate accuratamente con un cucchiaio per amalgamare il tutto, quindi aggiungete, nel centro, il burro morbido e il latte; impastate velocemente fino a ottenere un impasto omogeneo che non sia colloso (semmai aggiungete un altro goccio di latte o un po’ di farina; nel mio caso è occorso un goccio di latte in più): l'impasto dovrà avere la consistenza di una frolla. Dividete l’impasto in due, appiattitelo leggermente ed avvolgetelo nella pellicola trasparente. Riponete in frigo per circa un’ora.

Trascorso questo tempo, sul tagliere spolverato con della farina, stendete un pezzo d’impasto alla volta con il mattarello a 3-4 mm di spessore. Ritagliate dei biscotti rettangolari (o della forma che preferite) e disponeteli su una placca rivestita con della carta da forno, lasciando abbastanza spazio fra i biscotti che si allargheranno parecchio nelle prime fasi della cottura.

Cuocete a 150° per circa 25 minuti o finché i biscotti non siano cotti e leggermente duri (per il mio forno 20 minuti sono perfetti). Lasciate raffreddare su una griglia e conservate gli speculoos in una scatola di latta.

lunedì 13 dicembre 2010

Piccoli pani di Natale


piccoli Pani di Natale

Siccome Dicembre chiama a gran voce tutta una serie di piccoli cadeaux mangerecci da presentare come regali natalizi (
cadeaux mangerecci ai quali gli anni scorsi iniziavo già a pensare da, uhm, ottobre?) mi sono ritagliata alcune ore, in questi weekend di fuoco, per realizzarne alcuni da inserire nelle ceste per i nostri genitori, che vorrei tanto che fossero -ma sicuramente non saranno esclusivamente per ovvie ragioni di tempo- all'insegna dell'home-made. Quindi, dopo aver prodotto un chilo e mezzo di tortellini (che per altrettanto ovvie ragioni di congelamento verranno presentati a parte) vi rientreranno senz'altro alcuni dolcetti: una selezione di biscotti, innanzitutto, forse qualche confettura, ma anche questi piccoli Pani di Natale che vi propongo oggi.

Dovete sapere che il Pane di Natale (Pan ed Nadèl), detto da alcuni anche Panone (Panoùn) è un dolce tipico della tradizione natalizia modenese; beh, io l'ho sempre detestato senza mezzi termini. Ogni Natale di cui abbia memoria mi ritrovavo davanti una selezione di fette dalle sembianze di mattoncini e dal peso specifico del piombo, intervallate da pezzi di altrettanto odiata spongata. Il passo da lì a tuffarsi sulle fette di panettone industriale o, meglio ancora, sui tortelli fritti (tipo quelli della zia) era assai breve. Da alcuni anni, però, devo ammettere di avere fortemente rivalutato questo dolce, da quando, cioè, ho avuto modo di assaggiarne un paio di versioni di mio gradimento, alleggerite quantomeno dai canditi, dai fichi secchi e da tutta una serie di ingredienti che fanno di questo dolce, del tutto plausibilmente, il dolce più calorico del mondo.

Questo, quantomeno, alle origini, poichè durante il periodo della guerra (e quello immediatamente successivo) la povertà non permetteva certo di arricchirlo con tutti questi ingredienti. Le rezdòre, poco prima di Natale, si dedicavano alla sua preparazione in vista delle feste: ci infilavano dentro castagne lessate per fare volume, la frutta secca proveniente dai campi dietro casa e il savòr appositamente preparato allo scopo. Usavano il lievito madre, impastando i pani la sera e lasciandoli lievitare tutta notte per poi infornarli la mattina seguente. Una volta cotti, li spennellavano con la saba dell'ultima vendemmia e così facevano, ogni 2-3 giorni, per mantenerli morbidi fino al Natale.

Così lo descrive Sandro Bellei, celebre cultore della cultura gastronomica modenese di cui vi avevo già accennato in passato: "Il pane di Natale è un altro dolce d'antichissima tradizione che si prepara anche oggi esclusivamente in prossimità delle feste, per consumarlo il 25 dicembre. La ricetta consiste in un ricco impasto di farina, uova, zucchero, burro, noci, pinoli, pezzi di cedro e ciliegie canditi, mandorle, uvetta passa, cioccolato e cacao in polvere, arachidi e scorza di limone. Per mantenerlo morbido a lungo, si usa ancora spennellarlo quasi tutti i giorni con la "saba", a mano a mano che si avvicina il giorno di Natale. Questo dolce trova ascendenze nel "Pan di Natale", ricordato nel 1644 da Vincenzo Tanara nel suo "L'economia del cittadino in villa" (farina, lievito, sale, acqua, uva secca, zucca condita col miele e pepe), e analogie molto strette col "Pan speziale" (pasta, mele, zucca, scorza d'arance candite e pepe) e il "Pan pepato" di Ferrara e Arezzo (pasta, miele, pepe e arance candite) e i moderni "Panforte" di Siena e "Certosino" di Bologna".
Dopo questo popò di inciso storico, ecco invece come nasce la ricetta che trovate qui sotto: avevo tre ricette diverse, una di una collega di mia mamma, una della nonna di una sua ex-alunna e l'ultima della mia amica e lettrice Sabrina. Seguirne una e basta? Tzè, troppo semplice...a me piacciono i collage, se non si fosse capito (la ragione rimane oscura anche alla sottoscritta, credetemi!). Armata di carta e penna ho fatto un confronto annotandomi, a sentimento, cosa ci avrei visto meglio: è così che ho ottenuto la *mia* ricetta del Pane di Natale ideale, che potrebbe essere, come non essere, la vostra. Spazio alla fantasia, quindi, potete assemblare gli ingredienti come preferite, in base al vostro personalissimo gusto. D'altronde, come ogni ricetta della tradizione che si rispetti, cambia di famiglia in famiglia, ognuno ha la sua alla quale è abituato e che, quindi, cascasse il mondo, ritiene la migliore sulla faccia della terra :)

Ah, stavo quasi per dimenticarmi del motivo per cui ho pensato di fare il pane di Natale. Vi ricordate dell'iniziativa Caffarel di cui vi parlavo la scorsa volta? Ecco...questa è la ricetta della mia tradizione natalizia con il cioccolato: spero sarà di vostro gradimento!

Pane di Natale

Ingredienti per 4 piccole tegliette da forno:
500 gr di farina 00
200 gr di zucchero
1/2 cucchiaio di miele
25 gr di cacao amaro
2 bicchieri di latte
1/2 bicchiere di vino bianco dolce
100 gr di marmellata tipo "sapore" (savòr) o di prugne, ciliege etc.
100 gr di cioccolato fondente
200 gr di uvetta
250 gr circa di frutta secca tra noci, mandorle, pinoli e arachidi
(fichi secchi e canditi: facoltativi)
la scorza di un'arancia bio
una bustina di lievito per dolci

Inoltre: saba/mosto cotto per spennellare

In un'ampia ciotola versate la farina, lo zucchero, il miele e il cacao amaro setacciato; unite il latte, il vino bianco e la marmellata ed impastate il tutto con un robusto cucchiaio di legno fin quando la farina non risulterà completamente assorbita. Aggiungete il cioccolato fondente tritato grossolanamente al coltello, l'uvetta (precedentemente ammollata per 10 minuti in acqua tiepida e poi scolata e strizzata) e la frutta secca intera (al limite spezzettate solo le noci qualora dovessero essere troppo grosse). Prelevate la scorza dell'arancia con un pelapatate e riducetela a cubettini, che unirete all'impasto. Mescolate ancora per distribuire bene gli ingredienti nell'impasto, che dovrà essere sodo, denso e colloso, quindi ultimate aggiungendo il lievito.

Imburrate e infarinate delle tegliette di alluminio usa e getta e distribuitevi l'impasto, battendole delicatamente sul piano di lavoro per farlo uniformare: non è assolutamente necessario che la superficie risulti liscia. Cuocete in forno preriscaldato a 170° per 40-45 minuti o fin quando, inserendo uno stecchino di legno nei pani, questo uscirà asciutto. Appena tolti dal forno, spennellate abbondantemente i pani con la saba e fateli raffreddare. Si conservano un mesetto, ben chiusi dentro a dei sacchettini di plastica per alimenti e riposti in un luogo fresco (non in frigo).

Home-Xmas 2010

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mercoledì 8 dicembre 2010

Cheesecake alla zucca, Natale & Caffarel

Cheesecake alla zucca

8 dicembre. Forse l'unico giorno di "festa" vera e propria, dal momento che Natale e Santo Stefano quest'anno cadranno, caso sfortunato vuole, proprio di sabato e domenica, così che ci giochiamo anche quell'unica, sospirata possibilità di avere qualche giorno in più di ferie oltre a quelle (classiche e dovute) del weekend. Sigh!


8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione, dicevamo. E così ci si alza alle 9.30, si fa colazione con caffè latte e fette biscottate + Nutella (!!!), poi si porta giù dalla mansarda e si addobba l'alberino (tale è il nostro, per dimensioni, ed è pieno di pupazzetti, ed è tanto carino. Se avrò tempo ve lo farò vedere in foto :)), si riempie la casa con le altre decorazioni, si preparano scaloppine al timo e marsala e il rumbledethumps per pranzo, si riordina un po' in giro, che dopo il weekend a Innsbruck sembrava di vivere in un bazar magrebino, si fa una profumata torta di mele perchè a momenti ce le ritroviamo anche sotto al letto e si prova una nuova ricetta, la farinata aromatizzata con funghi e rosmarino e arricchita con anelli di cipolla. E, come potete vedere da voi, è già sera, e non sapete quanto mi piange il cuore a non poter fare le foto a quanto ho preparato, per proporle a voi insieme alle rispettive ricette. Per non parlare delle mille cose che vorrei preparare per il Natale e che so benissimo che non riuscirò a fare...Ah, come rimpiango i ritmi universitari, in questo periodo, quando la mattina potevo cucinare e fotografare in tutta calma tra una pagina di diritto e l'altra...


Ecco, questo per dirvi che oggi avrei tanto voluto proporvi la prima ricetta natalizia, invece no, non sono riuscita a fare nulla di tutto questo. Spero, tuttavia, che vi possiate accontentare di questa buonissima cheesecake alla zucca (inspired from GialloZafferano), in attesa che vengano tempi migliori: in fondo è speziata quel tanto che basta per andare benone anche per il periodo natalizio! Intanto io vado a cuocere la mia farinata che la pancia reclama, và.


Cheesecake alla zucca


Ingredienti:

Per la base:

250 gr di biscotti Digestive McVitie's

150 gr di burro

2 cucchiai di zucchero di canna

Per il ripieno:
500 gr di Philadelphia
200 gr di zucchero

250 gr di polpa di zucca
3 cucchiai di succo di limone
1/2 cucchiaino di zenzero
1 cucchiaino di cannella

200 ml di panna liquida
2 uova + 2 tuorli

due pizzichi di sale

Per prima cosa preparate la zucca: lavatela, riducetela a falde sottili e sbucciatele; pesate la quantità di polpa richiesta dalla ricetta e fatela cuocere in pentola a pressione con un pizzico di sale e un dito di acqua per 10 minuti dal fischio. Una volta cotta frullatela con un mixer o un frullatore ad immersione fino a ridurla in purea.


Nel frattempo, mettete nella ciotola del mixer i biscotti e lo zucchero di canna, quindi frullate il tutto fino ad ottenere un composto farinoso. Versate la polvere di biscotti in una ciotola ed aggiungetevi il burro precedentemente fuso in un pentolino o al microonde, mescolando bene con un cucchiaio per amalgamarli.
Versate, quindi, il composto in una teglia a cerniera apribile di 24 cm di diametro, imburrata e foderata di carta forno (un disco per il fondo e delle strisce alte quanto la teglia per i bordi; in alternativa potete incastrare un foglio di carta da forno tra il fondo e i bordi e imburrare e foderare con le strisce soltanto i bordi); utilizzando il dorso di un cucchiaio, pressate il composto sul fondo, se vi piace alzandolo anche sui lati fino a formare un guscio (personalmente preferisco le cheesecake con la base di biscotto solo sul fondo!). Ponete la teglia in frigo per almeno 30 minuti e nel frattempo preparate la farcia del cheesecake.

Mettete nel mixer il philadelphia, lo zucchero e la polpa di zucca e fate amalgamare il tutto. Aggiungete quindi il succo di limone, lo zenzero, la cannella, il sale, la panna e, una alla volta, le uova.

Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati ed il composto risulterà liscio e omogeneo spegnete il mixer e versatelo nella teglia. Infornate la vostra cheesecake in forno preriscaldato a 190° (questa è la temperatura consigliata dal sito ma credo che sia meglio abbassarla a 160/170 altrimenti si scurisce troppo) per 50 minuti e, una volta pronta, lasciatela intiepidire in forno per far sì che non si abbassi. Conservate il dolce in frigo per almeno 3 ore prima di consumarlo.


Note:
potete decorare questa torta, a piacere, con una ganache al cioccolato o granella di noci.


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Natale Caffarel

Approfitto di questo post per anticiparvi che, con mio grande piacere, sono stata ricontattata da Caffarel per prendere parte all'iniziativa "Natale con il cioccolato Caffarel", che prevede di preparare un dolce (a base di cioccolata, ovviamente!) della nostra tradizione natalizia con quel popò di roba che vedete qui sotto. Se vi interessano le decorazioni natalizie della Caffarel, alcune delle quali ritratte nella foto, fatevi un giretto qui; ovviamente potete prendere parte anche voi alla raccolta di dolci natalizi con il cioccolato Caffarel, pubblicandoli sui vostri blog o sulla pagina Facebook della nota azienda. Qui, invece, trovate gli altri blog partecipanti.
A presto (relativamente, eh! conoscete le mie tempistiche attuali ;)) per la mia ciocco-proposta!

Natale con Caffarel