Premessa doverosa: io penso che le ricette delle sorelle Simili siano fantastiche. Forse frequentare un loro corso ancor di più, perchè credo che l'arte della panificazione si possa apprendere (con i dovuti tempi) più con il contatto diretto che non tramite le pagine di un libro. Ecco, qui volevo arrivare. Le due arzille signore bolognesi, infatti, hanno realizzato tre libri e ovviamente io li ho tutti e pian piano sto sperimentando parecchie cose ma...c'è sempre un MA. In questo caso, a dire il vero, ce ne sarebbero un paio (facciamo tre e non se ne parli più, via).
Primo MA: le spiegazioni sono dettagliate è vero...ma tradurre lo scritto in pratica a volte è particolarmente ostico: quindi ogni volta mi ritrovo a ridigitare la ricetta in rete sperando che qualche anima pia che ha seguito il corso abbia postato un passo-passo o un video esplicativo.
Secondo MA: è vero che si tratta di libri casalinghi & caserecci, senza troppi fronzoli, eppur io un piccolo sforzo grafico l'avrei fatto ecco. Le foto, mi duole dirlo, sono inqualificabili. Non fanno venire fame. E questo, tradotto nel mio linguaggio (ossia di una che ha sempre, perennemente l'acquolina davanti a tutto) vuol dire che sono veramente troppo anniottanta e, beh, un filino kitch, diciamolo pure. Nell'ultimo libro devono averne preso consapevolezza perchè le foto si limitano a pochissime preparazioni, cosa che mi ha lasciato, a sorpresa, ancora più sgomenta, perchè davanti a titoli come "albero di funghi" o "carciofi soufflè al tartufo", prima di tutto, io sento il bisogno fisiologico di vedere com'è il piatto descritto nelle successive 800 righe di spiegazione. Eh già, perchè poi se la spiegazione è troppo lunga, non mi va di avventurarmici senza prima avere un'idea visiva di cosa andremo a realizzare. Troppe pippe dite?!
Terzo e ultimo MA: nel complesso delle interessanti(ssime) ricette di pane, pasta fresca e talvolta qualcos'altro (ho avvistato delle splendide insalate), vogliamo parlare di quella mania di piazzare gelatina e maionese dappertutto? Sia chiaro: a me la maionese piace e anche parecchio (la gelatina no), ma vedere tutto quel trionfo di aspic, cupole, piramidi di patè, sformati di carne e corone bicolori mi riporta, me infelice, a quei libri di cucina di mia mamma che proponevano un'ampia varietà di queste "robe" qui e che mia mamma, le sia fatta lode, ha sempre evitato di propinarmi. A me a vedere dei piselli e delle carotine galleggiare nella gelatina viene male, ecco. E poi quelle ricette con millemila ingredienti e troppo ricche di sapori e nutrienti di tipo diverso non mi hanno mai attirata. Fine del pippone.
Poi...poi, niente, trovi ricette come questa e perdoni loro tutto ciò di cui sopra e le ringrazi per aver aperto al volgar popolo (leggasi, alla sottoscritta) il sapere su dei cracker favolosissimi, semplicissimi, gustosi, incredibilmente friabili, e questo per parecchi giorni!
Cracker a lievitazione naturale
ricetta tratta dal libro "Pane e roba dolce" delle Sorelle Simili
Ingredienti:
300 gr di lievito madre, rinfrescato dalla sera precedente
60 gr di burro morbido
30 gr di strutto
250 gr di farina
120 gr di acqua tiepida
2 cucchiaini di sale
Inoltre (facoltativi):
50 gr di semi di sesamo, papavero o finocchio, preferibilmente tostati (ma si possono utilizzare, a piacere, anche semi di cumino, di lino, di girasole, oppure rosmarino tritato)
sale fino o Fleur de Sel q.b.
In una ciotola capiente fate la fontana con la farina, mettete al centro il lievito a pezzetti, il burro, lo strutto e il sale. Aggiungete l'acqua e amalgamate il tutto, iniziando ad impastare, quindi rovesciate l'impasto sulla spianatoia infarinata, lavorandolo per una decina di minuti. La pasta dovrà risultare molto morbida ma non eccessivamente appiccicosa, nel qual caso aggiungete qualche leggera spolverata di farina.
Dividete l'impasto in tante parti quanti sono i gusti che intendete fare ed inserite in ciascuna di esse i semi scelti, in proporzione, impastando ancora fino ad ottenere delle palline lisce ed omogenee, con il condimento ben distribuito. Mi raccomando, tenete sempre la spianatoia ben infarinata per poter impastare agevolmente senza che l'impasto si attacchi. Coprite le palline d'impasto a campana con una ciotola o una teglia rovesciata e fate lievitare 3-4 ore finchè si saranno un poco gonfiate.
Prendete una pallina alla volta e, con l'ausilio di un mattarello, stendetela molto sottile sulla spianatoia infarinata, quindi tagliatela con una rotella in piccoli quadrati o rettangoli, trasferiteli su delle placche rivestite con carta da forno, forateli con i rebbi di una forchetta, se volete spolverate con un po' di sale fino o di Fleur de Sel e cuocete in forno a 190° (per me 180) per 10/15 minuti (per me 15-20).
Nota: si possono conservare per diversi giorni (sempre se ci arrivano!) dentro una scatola di latta o sacchetti per alimenti ben sigillati.
26 commenti:
Che sfiziosi!
Buongiorno cara!
Ma sai che io non ne ho mai provata una?! Vergogna assoluta, lo so! ;)
Ti vengono sempre molto bene...
Buon fine settimana!
ti sono venuti benissimo questi crackers, complimenti!
Ho comprato il libro domenica e lo sfogliavo proprio ieri sera.
Ho avuto le stesse tue impressioni, e alcune ricette non le ho nemmeno lette.
Ma due fotine belline, no?
Sono contenta di trovare qui le ricette per lo stesso motivo per cui tu le cerchi in rete ;) ;)
Io queste sorelle Simili non le conoscevo, vedo che le loro ricette sono molto popolari nei vari blog. Certo che se nel 2010 fanno libri anni 80....a parte queste cose me ne consigli l'acquisto? Forse meglio provare questa ricetta poi eventualmente comprare...i tuoi cracker sono bellissimi.
Sono d'accordo, cara: i libri delle Simili sono poco curati sotto l'aspetto fotografico (che, invece, per me, è proprio la discriminante nella scelta "comprare o meno l'ennesimo libro di cucina") e quando escono dal seminato di lievitati e dolci tradizionali propongono delle preparazioni che avrebbero fatto la loro bella figura solo su un libro edito non più tardi del' '68(di cui, detto tra noi, mia mamma è piena). Quindi non credo che ne comprerò mai uno, preferisco copiare le ricette da te, che fai delle foto che di fame ne fanno venire tanta!
Mai comprato un libro delle Sorelle Simili anche se ne ho sentito tanto parlare e se le foto non sono fantastiche io neanche lo sfoglio! Sono come te un libro di ricette deve far venir fame solo a guardarlo. Però questi crackers sono una meraviglia bravissima:-)
p.s. sempre la foto con la compatta??? ancora più brava!
Buon we
Buondì cara Alessia! Che dirti se non che...hai ragione?
Ho pensato anch'io la stessa cosa quando ho avuto tra le mani il loro libro "Pane e roba dolce" e con questo non voglio dire che non amo le loro ricette, anzi.
Ne faccio anch'io appena posso e mi piacciono molto, anche se le seleziono e sono, più che altro, quelle che riguardano cibi lievitati...
E son anche d'accordo su ciò che dici riguardo la foto: in un libro, come in un blog, le foto devono fare venire fame, devono proprio far venir voglio di aver quel qualcosa tra le mani...è proprio così! Quindi neanch'io capisco il perchè di questa trascuratezza a livello grafico...forse puntano tutto sui loro corsi e quindi i libri li fanno giusto per...non so...
A parte questo, parliamo della tua bellissima foto che avevo già visto ieri e che mi è piaciuta tantissimo...splendida! :-D
un bacio
ami...;-P
Proprio per i mitivi che descrivi te è sempre andata a finire che dei loro libri non ne ho ma comprato nessuno...stessa cosa per quellii di julia child!
nn ho mai acquistato un libro delle simili ma del resto in giro ci sono tante delle loro preparazioni da vedere...questa realizzata da te eè strepitosa!!baci imma
Mary, grazie
Carolina, buongiorno a te! Io mi sto cimentando in particolare da quando dispongo del lievito madre, ma già prima avevo preparato qualcosa con il lievito di birra: le loro ricette di lievitati sono davvero fenomenali, però mi devo sempre affidare alla ricerca in rete se sono un pelo più laboriose: sempre detto in termini di lievitati, una pizza! :)
Alessandra, grazie anche a te!
Alem, i primi due mi furono regalati da un'amica blogger ;) il terzo l'ho comprato da poco: mi interessano molto le loro teorie sui lievitati e le dritte (quando comprensibili) sulla pasta fresca, ma le foto, ahimè, e certe preparazioni...inaffrontabili. Le signore sono anziane, mi rendo conto, ma il loro editor dovrebbe fare qualcosa per rinnovare questi libri!
Barbara, ma dai?! Sono un'istituzione, anche su Internet si trovano un sacco di loro preparazioni, specie da parte di chi ha seguito spesso i loro corsi. A livello di panificazione sono eccellenti! Sicuramente ti consiglio l'acquisto del libro che ho citato, Pane e roba dolce, a mio giudizio il più fruibile; nel secondo trattano la pasta fresca; il terzo è una miscellanea: si trova qualche ricetta interessante ma ci sono anche tante, troppe di quelle "robe" che descrivevo nel post..Intanto prova qualche ricetta online, ma secondo me il primo libro è interessante da avere :)
Onde99, sì, è vero, anche io compro libri di cucina basandomi molto (se non solo) sull'aspetto fotografico, ma per le Simili il discorso va un po' oltre perchè ne conosco l'affidabilità. Vero è che potrei limitarmi a quelle ricette che si trovano online, perchè non credo farò mai nemmeno sotto tortura cinese uno di quei disgustosi aspic...ma il mio horror vacui, di avere qualche ricetta che mi è sfuggita dalle grinfie, mi ha portato verso l'acquisto anche del terzo volumetto. Quei libri dei tempi delle nostre mamme sono una vera ciofeca, sia come immagini ma spesso anche come ricette: che poi tua mamma, le faceva? La mia no, grazie al cielo si manteneva sulla tradizione familiare e poco più :)
Nepitella, sicuramente di loro ricette ne trovi anche online, essendo così famose e citate: i libri sono davvero bruttini, peccato perchè ci sono ricette davvero interessanti ma proposte proprio malino. Per fortuna che compenso con Internet! Le foto...sì, sempre con la mia compattina, per la reflex dovrò aspettare ancora qualche mese minimo :) Grazie però!
Ago, benritrovata :) E pensare che quello è il migliore! Trovo davvero terrificanti certe preparazioni dell'ultimo, invece, al di là di qualche cosa di sfiziosetto! A guardare le foto, in verità, passerebbe la voglia di provare tutto: per fortuna che i risultati sono ottimi e anche una mano inesperta come la mia riesce a ritrarli in modo (mi auguro!) migliore di quanto non sia fatto nei loro libri...o quantomeno più appetibile :) Un abbraccio!
Guya B., le mie parole erano proprio legate al fatto che è un peccato che certe ricette davvero interessanti e valide vengano svilite nel mezzo di preparazioni davvero superate e rappresentate da foto così brutte! Occorrerebbe un'opera aggressiva di restyling!
Dolci a gogo, grazie Imma!
Ciao! mnoi di libri ne acquistiamo pochi, ci affidiamo alle ricette tramandate o improvvisate! per fortuna adesso ci sono i blog, dove l'esperienza è reale e si può star certi che in effetti la ricetta viene!!
ottimi e sfiziosi i tuoi craker! ancora meglio con i semini!
baci baci
Concordo in tutto e per tutto su tutto! Forse siamo abituati troppo bene con foto belle come questa! Complimenti!! =)
beh dopo quei MA, quets ricetta veramente le assolve, le metto nella lista delle cose da fare! ho giusto giusto il libretto... :) un bacio
bellini e buoni, proverò a farli sicuramente!!
Manu e Silvia, eh, beate voi! Io invece mi faccio conquistare da tutto: tradizioni, riviste, libri, blog...un disastro :) Mi ero scordata di dirlo, ma io ho diviso l'impasto in 4 e ho aromatizzato con semi di finocchio (i migliori!), sesamo, papavero e rosmarino secco tritato!
Valentinute, benvenuta e...grazie :)
Alice, è vero: è una ricetta semplicemente perfetta, escono dei cracker lavorabilissimi e dal sapore, profumo e friabilità ottimali :) buon lavoro!
la Susina, tienimi aggiornata ;)
eccezionali!!! uno tira l'altro!! ciao!
Questi Crackers invitano proprio all'assaggio...per ma che vivrei di pane, pizza e cugini vari...non ti dico l'acquolina! P.S.: che spettacolo i tuoi "ma"! Le tue premesse sono sempre eccezionalmente coloratissime! (io sono un'amante della punteggiatura e della descrizioni Ricche!) Buona giornata!
beh ma possiamo sempre copiare la ricetta dal libro e venire da te per ammirare le foto!:)
questi crackerini sono porprio sfiziosi!
Federica, grazie
Littlemà, ma ciao :) guarda, se ti fidi di me e mi credi sulla parola, sono una favola! Friabilissimi e saporiti! L'unico problema è che fungono da droga...anche io sono come te, infatti. Ehm, mi fa piacere ti piaccia il mio "stile", forse a volte è troppo colorito, ma mi piace così, essere spontanea come se parlassi con delle amiche ;) poi diciamo anche che è meno noioso leggere, così, tutto il pippone, no? :D
Cris, meglio qui va là, ho specificato anche la ricetta...forse sono io che sono iper-precisa, eheheh! :) bacione!
Vedi le coincidenze?
Mi hanno appena regalato un po' di lievito madre!
Ora ho bisogno dei tuoi preziosissimi consigli per far sì che non deperisca e che io riesca a combinare qualcosa!
Sono tutt'orecchi!...
ti sono venuti benissimo!
ho provato a farli anch'io con il mio lievito madre gluten free, erano buoni ma lievitati decisamente poco.
infatti non li ho pubblicati :-)
riproverò...
Virò, lo sto usando spesso anche io, intanto puoi provare con le ricette già testate (questi crackers, i grissini stirati, il pane toscano) che vai sul sicuro e sono facili! Poi se provi qualcosa o anche solo hai voglia di scambiare opinioni sulla tua esperienza e sulle ricette, sai dove trovarmi ;)
La Gaia Celiaca, ma va detto che questo impasto non lievita tantissimissimo eh? Però vengono di una fragranza unica...si sciolgono in bocca!
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voyance Email
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