lunedì 19 luglio 2010

Le pitta di Tessa

Pitta


E ora che le principali incombenze sono finite, in attesa che torni la voglia di cucinare che ancora vagabondeggia (complici una forte apatia post-sfinimento e un caldo magistrale che mi fa boccheggiare), ci tenevo a darvi la ricetta delle pitta che avevo fatto per il dip's party :) Premetto che le ricette che pubblicherò di qui alle vacanze risalgono tutte a un mesetto fa, quando le temperature erano ben più miti e idonee all'accensione del forno (santa sia l'a/c sempre!) quindi non rispondo di vostre improvvise voglie masochistiche di replicarle proprio ora che viaggiamo sui 40 gradi, ok? ;)

Per la ricetta delle pitta mi sono affidata ancora una volta a Tessa Kiros e le ho servite con le salsine e le verdure, ma in futuro mi piacerebbe provarle anche farcite di falafel + hummus, o di kebab, tzatziki, fettine di pomodoro e rondelle di cipolla rossa: io adoro il gyros pita! :)
P.S. Per le tanto sospirate vacanze abbiamo optato per un viaggio di 10-12 giorni "on the road" in Croazia, più specificamente in Dalmazia (Zara, Spalato, Trogir, Dubrovnik, parchi naturali di Krka e Plitvice e magari una o due isole). Qualcuno c'è stato e ha qualche dritta da darmi? Chessò, luoghi imperdibili, alloggi & ristorantini, piatti & prodotti tipici? Sono tutt'orecchi, non deludetemi! In cambio vi do...una ricetta! :)

Pitta

ricetta tratta da "Falling Cloudberries" di Tessa Kiros


Ingredienti per 12 pitta:
10 gr di lievito fresco (circa mezzo cubetto)

2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
una presa di zucchero
500 gr di farina 0

1 cucchiaino di sale

acqua tiepida q.b.


Sbriciolate il lievito in una ciotolina e aggiungete l'olio, lo zucchero e 100 ml di acqua tiepida. Mescolate bene e lasciate riposare per 10-15 minuti finchè comincia ad attivarsi e a fare la schiuma. Setacciate la farina in una terrina capiente, in un angolino mettete il sale e fate al centro la fontana, versateci l'acqua mista all'olio e al lievito e cominciate ad amalgamare il tutto, aggiungendo ancora tanta acqua tiepida quanta sarà necessaria ad ottenere un composto ben idratato ed amalgamato. Trasferitelo sulla spianatoia infarinata e impastate per una decina di minuti, fino ad ottenere un composto soffice, elastico e malleabile. Riponete l'impasto nella terrina e sigillatela con pellicola alimentare, lasciandolo riposare in un posto caldo lontano da correnti d'aria per un'ora/un'ora e mezza, finchè non sarà aumentato di volume.


Riprendete l'impasto, fatelo scendere sulla spianatoia infarinata e schiacciatelo delicatamente facendo uscire tutta l'aria, impastatelo rapidamente e, dopo averlo pesato, dividetelo in 12 parti pressapoco uguali (le mie erano di 60-65 gr l'una). Spianatele leggermente col mattarello e sistematele piuttosto distanziate sulla spianatoia infarinata. Cospargete con la farina e coprite con un canovaccio pulito. Lasciate riposare ancora mezz'oretta in modo che si gonfino di nuovo.


Nel frattempo preriscaldate il forno a 220°, mettendo due teglie nel forno caldo per 20 minuti in modo che diventino incandescenti.
Una alla volta, spianate le palline d'impasto con un mattarello infarinato ricavandone dei dischi leggermente allungati di 16 cm circa di diametro. Prelevate una teglia alla volta dal forno, rivestitela di carta forno e trasferitevi delicatamente le pitta, spennellatele o spruzzatele con dell'acqua e infornate non troppo vicino alla parete superiore del forno. Cuocete per circa 8 minuti (meglio 6, nel mio forno) o finchè il pane non si gonfia in mezzo ed è leggermente dorato. Non deve assolutamente scurirsi troppo e seccarsi. Rigiratele e cuocetele ancora per 2 minuti. Saranno necessarie più infornate, quindi proseguite così fino ad esaurimento delle pitta.

Tenete le pitta pronte in un cestino avvolte con un canovaccio pulito. Se non le mangiate subito, riponetele, ancora calde, in sacchetti di plastica ben sigillati, in modo che non induriscano e poi riscaldatele un minuto nel forno. Potete anche congelarle nei medesimi sacchettini, una volta raffreddate.

28 commenti:

Serena ha detto...

Da anni sogno di fare le pittas, ma non ho mai trovato il coraggio/tempo... secondo me mi serve il libro di Tessa per stimolarmi! Stella, se ti spingi fino in Croazia, ti prego, non puoi perderti l'isola di Rab, che è una delle località balneari più incantevoli che abbia mai visitato e te lo dico da frequentatrice di isole tropicali: quell'anno, per motivi di lavoro avevo solo una settimana di ferie e ci "limitammo" a Rab... partii con l'idea che fossero soldi buttati, invece ora penso che sia stata la vacanza più piacevole che abbia mai fatto.
Se vai lì non perderti il pesce, economico e buonissimo, il povero maialino allo spiedo e l'ottimo Malvasia. Se hai bisogno di altre dritte chiedi pure!

Babs ha detto...

buona la pitta, è tanto che non la faccio, però ho l'hummus..... mumbke mumble :-)

Gianluca ha detto...

Mentre leggevo la preparazione della Pitta già pensavo a cosa metterci dentro, e poi leggendo bene gli ingredienti mi sono accorto che sono quasi gli stessi con cui si prepara la Piadina romagnola, l'unica sostanziale differenza è la cottura che avviene in forno, mentre invece la Piadina si cuoce su una piastra di terrcotta chiamata Testo. Anche la Pitta come la Piadina si sposa benissimo con tantissimi prodotti, sarei proprio curioso di provare a farcire una Pitta con Squaquerone e Rucola, e non deve essere neanche male con erbette di campo lessate e salsiccia. Altra cosa positiva della pitta è che non è difficile da preparare, e direi che vale la pena provare. Ciao a presto.

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao! buone vacanze allora...
Semplice questo tipo di pane e ben si adatta alle varie salsine dei dip's parties!!
bacioni

Alessia ha detto...

Onde99, ce le avevo anche io in programma da parecchio tempo! Credo il libro di Tessa potrebbe essere determinante per te ;) Per la Croazia, Rab mi sa che è dirimpetto all'Istria e noi la saltiamo paro paro sai? Abbiamo deciso di privilegiare la Dalmazia, fare tutto sarebbe impossibile e preferiamo una zona che M. non abbia ancora visto (lui era arrivato fino a Zara). La terrò senz'altro a mente quando, in futuro, faremo l'Istria! A proposito, devo scriverti una mail per chiederti una cosa, ora provvedo! :) Bacioni!

Babs, hummus chiama pitta! :)

Gianluca, tutto il pane è paese, circa! :) Io però nella piadina metto anche un poco di strutto (così come nel più nostrano gnocco e tigelle) e, per ragioni logistiche, la cuocio in padella o nella piadiniera :) Credo sarebbe comunque ottima farcita in qualsiasi modo, anche più occidentale, come crudo, rucola e squacquerone :) La difficoltà è davvero minima, ci vuole solo un po' di tempo per le varie lievitazioni e la cottura, oltre che una buona resistenza al caldo! A presto!

Manuela e Silvia, ragazze, grazie ma manca ancora un po' eh :) non era un saluto, il mio! Partiremo il 1 Agosto!

Yolanda Iglesias ha detto...

Farò questo pane, sicuro!! :)

Un mio amico è stato a Dubrovnick, posso chiederli se conosce qualche luogo sconosciuto ;) Ma ti dico che Dubrovnick è davvero bellisimo :D

Buone vacanze, baci! :D

MMM ha detto...

buonissima la pitta! farcita tipo falfel poi e' pazzesca =)
passa a trovarci!
www.modemuffins.blogspot.com
baci!

l'albero della carambola ha detto...

Non ho mai preparato la pitta ma credo che stasera colmerò questa lacuna :-) Anch'io nella piadina utilizzo lo strutto: avevo provato a sostituirlo ma...è tutta un'altra storia!
Un caro saluto
simona

Luciana ha detto...

Che buona la pitta, non l'ho mai fatta ma mi ha sempre ispirato molto!!! complimenti....a presto e buon Lunedì, Luciana

Valeria ha detto...

ehi, bellezza, intanto tantissimi auguri per lo splendido traguardo raggiunto! queste pitta sono splendide!! goditi queste meritatissime vacanze!

Alessia ha detto...

Magdalena de chocolat, se puoi chiedergli qualche consiglio, ben volentieri, sei molto gentile! :) Ho visto alcune foto, sembra davvero bellissima e anche se lontana abbiamo deciso di arrivare fino lì apposta! A presto!

MMM, i falafel classici devo ancora provarli, ma credo che sia da soli che nella pitta debbano essere ottimi!

L'albero della carambola, già stasera? Sei un fulmine! A me la piadina piace con lo strutto, viene molto più friabile in bocca, idem per le tigelle, credo abbiano una resa migliore che con solo l'olio!

Luciana, grazie mille, buon lunedì a te!

Valeria, grazie! Ci sarà ancora qualche post prima delle vacanze, quindi ci risentiremo :) Ciao!

Unknown ha detto...

io ci sono stata l'anno scorso in Croazia e Istria. ho visto fiume, krk, rovigno, pula, plitvice e sono tutte bellissime!!! plitvice è un paradiso davvero... tutte quelle cascate! però è in un luogo sperduto dove ci sono ancora i segni della guerra pensa.. tantissime case coi muri crivellati dai colpi d'arma...

Virò ha detto...

Sono abbonata a Bell'Europa ed il numero di questo mese era corredato da un'inserto di 72 pagine sulla Croazia...se lo trovi non fartelo sfuggire, altrimenti fammi avere in privato un indirizzo e te lo spedisco io volentieri!...

Lilly ha detto...

Provero anche io questa ricetta, mi piace pitta.

Teresa Balzano ha detto...

E' stupenda!! Assolutamente da provare!!

Claudia ha detto...

i confesso che queste pittas non le avevo mai sentite dire ma dall'aspetto sembrano buone buone... peccato che l'hai postate proprio ora che sono 40°... dovrò aspettare a farle! grazie lo stesso della ricettina! ;-) baci

La Gaia Celiaca ha detto...

mai fatta la pitta, proverolla.

per la croazia, devi andare ai laghi di plitvice, ci sono stata dieci anni fa ed erano meravigliosi.

Alessia ha detto...

Sayuri, l'Istria l'abbiamo esclusa per questa volta, semmai torneremo in futuro solo lì, però il parco del fiume Krk e quello di Plitvice sono in programma. Qualche consiglio a riguardo? Sì, il mio ragazzo c'è già stato e mi aveva parlato di queste contraddizioni fra turismo e segni della guerra :( credo mi emozionerò molto di fronte a cose simili...

Virò, oggi provo a vedere se la trovo, altrimenti ti faccio un fischio, sei molto carina! :)

Lilly, grazie!

Alessia ha detto...

Tery, grazie bis!

Mirtilla, la pita o pitta (io la conoscevo col primo nome ma ho visto che quasi tutti i libri di persone dei luoghi la chiamano nel secondo nome) è il tipico pane arabo, diffusissimo anche in Grecia, dove lo trovi come ingrediente base del gyros pita, ossia del kebab! La sua peculiarità è quella di formare una tasca da farcire :) Eh lo so, hai ragione, ma non avevo altre ricette a disposizione se non due che prevedono l'utilizzo del forno, in cucina ero ferma da settimane :) dico ero perchè ieri ho finalmente preparato qualcosa!

La Gaia Celiaca, sì, Plitvice era ed è assolutamente in programma, il mio ragazzo c'è già stato ma gli è cosi piaciuto che vuole bissare!

Acquolina ha detto...

che buone le pittas con le felafel! ci voglio provare.
Purtroppo non sono mai stata in quei posti, non ti posso aiutare, ma il bello è anche andare all'avventura (dopo aver studiato bene tutto il possibile come faccio in genere ;-D )

Italians Do Eat Better ha detto...

Ottima ricetta, segnata!

Cey ha detto...

Amo alla follia tutte le ricette di Tessa *_* anche noi andremo in croazia quest'estate, una settimana a vodice e krkra e una a pag *_* Non so ancora nulla, a parte qualche info letta su internet, ma tutti sembrano entusiasti quindi sarà una figata *_*

Anonimo ha detto...

mi chiamo Daniela habito in brazile mio babo italiano di Lucca, scusamio italiano non e buono, me pice molto cocinare, faccio in brazile molto rose del deserto , no sapevo che si chiamava cosi,, tuo blog e molto buono, chelai una buona ricetta de macarons ?? grazie Daniela Coselli Ciciarelli, fa una visita in mio blog, http://mangiareconsappore.blgspot.com , mio email e danielacoselli2@hotmail.com

Anonimo ha detto...

mi chiamo Daniela habito in brazile mio babo italiano di Lucca, scusamio italiano non e buono, me pice molto cocinare, faccio in brazile molto rose del deserto , no sapevo che si chiamava cosi,, tuo blog e molto buono, chelai una buona ricetta de macarons ?? grazie Daniela Coselli Ciciarelli, fa una visita in mio blog, http://mangiareconsappore.blgspot.com , mio email e danielacoselli2@hotmail.com

Anonimo ha detto...

Ciao!

Sono Sandra e sono una Istriana - da Istria/Croazia.
Per questo, non potevo, non fare un commento, visto il vostro viaggio.
Anche se vedere tutte quelle cose in 12 giorrni??? Ma il riposo non ci sarra?:)

Comunque ... in tutta la Dalmazia ci sono (pur troppo) gli segni di guera. Diverso e in Istria, dove la quera non la abbiamo vista - per fortuna.

Zara: da non perdere/sentire le ogrulje in riva(o dio .. come si dicce in italiano, quell instrumento grande, grande che si suona in ciesa ... e incorporatto agli gradini di riva).
Trogir: e belissima
Primosten: non perderti la passegiatta sulla penisula (per me il posto piu bello!)
Spalato: al massimo mezzo giorno da spendere la .. e una citta enorme, con tante cose da vedere in centro... ma solo vedere e scapare .. evitare di finire a spalato di sabato o domenica, perche e da li, che partono gli traggiti per le isole.
Dubrovnik: fortunata te .. io non sono arrivata fino la :)

Fiume Krka: belissimo, per me piu bello che Plitvice. Alla fine, ci si puo fare il baggnio .... e visto le temperature, non ti scordare di prendere il costume :)
Plitvice: Noi dormivamo al hotel, la vicino ... ed ci avvevano dati la carta di ingreso, per due giorni. Primo giorno, di serra, quando il parco si e svuotato erra belissimo ... avevamo fatta lungissima passegiata, praticamente da soli, visto, che avevamo perso la ultima barca :)

Ed dopo, ci sono da soprire moltissime spiagge andando con la auto, noi si fermevamo, quando ci sembrava bell posto :)

Vi auguro bella vacanza.

Alessia ha detto...

Acquolina, mmm, che voglia di falafel stasera! Devono essere buonissimi! Sì, sono d'accordo sull'andare all'avventura (non avrei scelto questo tipo di vacanza altrimenti) ma mi piace anche sapere se c'è qualcosa che vale la pena fare o vedere, altrimenti poi mi mangio le mani se non mi ci dovessi imbattere per puro caso ;)

Ialians do eat better, e di che, figurati!

Cey, che donna, vero? Io me la sposerei! Adoro il suo modo di contestualizzare le ricette con un annedoto o un ricordo! Krka (il fiume) lo tocchiamo anche noi, sono sicuro sarà uno spettacolo...spettacolare :D

Daniela, benvenuta e non scusarti, riesco a comprendere benissimo il tuo italiano :) Davvero anche in Brasile ci sono i biscotti che qui chiamiamo "rose del deserto"? Sono buonissimi vero? Purtroppo non ho una ricetta dei macarons, non li ho mai fatti, mi spiace non poterti aiutare. A presto!

Alessia ha detto...

Sandra, grazie del tuo commento. I miei genitori vengono in Istria da 10 anni,a Umag :) Sì, tutti quei posti in 13-14 giorni, ci proviamo almeno, se vediamo che non ce la facciamo possiamo sempre cambiare tabella di marcia. Il riposo è previsto, come no, dopo aver visitato una città l'obiettivo è trovare una spiaggia dove concludere la giornata e ci sarà circa una settimana in cui ci fermeremo su due isole, Korcula (4 gg) e Krk (3 gg). Da quanto so i segni della guerra sono molto evidenti nell'entroterra più che sulla costa, e in alcune città più in particolare (tipo Sibenik). Grazie dei tuoi consigli! In futuro faremo senz'altro anche la tua Istria! A presto!

voyance ha detto...

Grazie per questo articolo che aggiunge un + a quello che sappiamo già. Sono stato con te per alcuni mesi e voglio ringraziarti per il tuo consiglio, che aiuta i giovani blogger oggi ad avanzare meglio nella loro attività.
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