domenica 20 marzo 2011

Crescente al gorgonzola: bocconcini crea-dipendenza


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Crescente al gorgonzola

Attenti! Il primo (ma anche il secondo, il terzo, il quarto...) che mi chiede se questo weekend ho fatto ponte se ne pentirà amaramente ;) Uomo/donna avvisato/a, mezzo/a salvato/a!
Scherzi a parte, mi rendo conto che il tempo mi sfugge inesorabilmente dalle mani: in settimana lavoro tanto e sodo, con la speranza che questo impegno porti prima o poi a qualche frutto... D'altronde penso che sia così per molti di noi, dato il periodo storico non particolarmente semplice: si tira avanti, anche se con parecchi sacrifici e pensieri ogni giorno, ma nella convinzione di stare facendo del proprio meglio e cercando di mantenere quanto più possibile un atteggiamento deciso e ottimista.

Sotto il fronte culinario, inevitabilmente, il tempo che avevo in passato di sfogliare riviste e libri, spulciare blog, pensare a menù e stilare liste di piatti da fare as-so-lu-ta-men-te è di molto diminuito, addirittura azzerato in certe settimane...però ho riscoperto il piacere di scegliere una ricetta tanto-perchè-mi-va e se ci scappa una foto, beh, tanto meglio, altrimenti chissene :) E' un grosso sollievo aver ritrovato, volente o nolente, questa spensieratezza in cucina!
Poi, vabbè, devo dire a mio favore che nemmeno in passato mi è mai fregato minimamente di postare ricette scontate, o già viste in rete, o già fatte da uno, cento, mille foodblogger: non sono mai stata per l'innovazione a qualunque costo, anche perchè credo che ogni ricetta passando di mano in mano trovi una sua personalizzazione. E poi alla fine cos'è il blog se non un alter ego di ciò che passa nelle nostre menti (prima), nelle nostre cucine (poi), per giungere (infine) nelle nostre pance? ;)

Tutto sto panegirico per presentarvi la sublime crescente al gorgonzola delle Simili. Ho provato tutte e tre le versioni (quella alla pancetta o al prosciutto, versione reloaded del gnocco ingrassato del nonno, qui; quella al rosmarino mai postata, ma i summenzionati colleghi hanno avuto modo di assaggiarla in occasione del mio compleanno poichè l'ho portata in ufficio ;)) e devo dire che - pur essendo tutte e tre ottime- ho una spiccata predilezione per quella di oggi. Profumatissima, incredibilmente delicata, ideale con salumi e formaggi per quella che reputo la perfetta cena della domenica sera. Della serie taglia a metà il quadrotto ancora tiepido, farcisci, gusta sul divano: niente di più rilassante, non credete?!

Crescente al gorgonzola
ricetta tratta da "Pane e Roba dolce" - Sorelle Simili

Ingredienti:
500 gr di farina 00
200 gr di gorgonzola dolce
30 gr di lievito di birra
150 gr circa di acqua
50 gr di strutto
50 gr di burro morbido
8 gr di sale (un cucchiaino colmo)

Inoltre:
1 uovo sbattuto per spennellare

Impasto a mano: sulla spianatoia, fate la fontana con la farina, riunite al centro lo strutto, il burro e il gorgonzola (a pezzi grossolani: non è necessario tagliare il formaggio poichè si amalgamerà durante la lavorazione dell’impasto), unite poco alla volta l'acqua tiepida in cui avrete sciolto il lievito e iniziate a impastare, senza battere, aggiungendo da ultimo il sale. Una volta che l'impasto sarà ben amalgamato, morbido ed elastico, formate una palla.

Nell'impastatrice: mettete nella ciotola la farina, lo strutto, il burro morbido e il gorgonzola e azionate l'impastatrice con il gancio a uncino. Unite poco alla volta l'acqua tiepida in cui avrete sciolto il lievito e fate andare fintanto che risulterà un impasto ben amalgamato; verso la fine della lavorazione, aggiungete il sale. Prelevate l'impasto dalla ciotola, lavoratelo brevemente a mano sulla spianatoia leggermente infarinata e formate una palla.

Riponete l'impasto in una ciotola coperta con pellicola trasparente e lasciatelo lievitare per 50-60 minuti (nel forno spento andrà benissimo). Trascorso il tempo di lievitazione, rovesciate la pasta sul tagliere infarinato e, senza lavorarla, stendetelacon il matterello, formando un rettangolo di circa 1,5 cm di spessore. Tagliate dei quadrati di 5 cm, disponeteli su una teglia rivestita di carta da forno, tenendoli un poco distanziati poichè cresceranno ancora e spennellateli con un l'uovo sbattuto. Lasciate lievitare le crescenti ancora per 30-40 minuti. Non arrivano al raddoppio, ma assumono un aspetto più arrotondato e al tatto risultano più morbide perché piene d’aria. Cuocete in forno statico e preriscaldato a 180° per 20-30 minuti. Devono risultare appena dorate: prestate attenzione a non farle colorire troppo, altrimenti il formaggio gli conferirà un retrogusto un po' amaro.

sabato 5 marzo 2011

Post ad alto tasso alcolemico: liquore al cioccolato

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Liquore al cioccolato

Dov'è che eravamo rimasti? Altro che cozy weekend :( Già da sabato sera ho cominciato ad avere i primi, leggerissimi sintomi. Domenica a pranzo dai miei genitori mi lacrimavano gli occhi che sembrava che avessi partecipato alla 24 ore di trito di cipolle e gli starnuti repentini non potevano certo essere rinconducibili alla ritrovata allergia al povero Tommy. Comparivano poi le prime linee di febbre, il dolore alle ossa, i brividi. E fu così che, trascorso lunedì e martedì a casa dal lavoro, rientrata mercoledì e giovedì perchè appena sveglia mi pareva di star meglio e poi ricominciavano i sintomi dalle 9.30 in punto fino a sera (che gusto, eh?), mi ritrovavo di nuovo a casa ieri perchè giovedì sera mi si era finalmente alzata la febbre, la quale per giorni mi aveva accompagnato con 2-3 linee al massimo, quella fetente. Ma si può, dico io? Una settimana di passione per quella che sembrava essere un'influenzucola da quattro soldi?

Siccome ieri pomeriggio, finalmente, sembra che l'antibiotico abbia iniziato a fare il suo dovere e sono anche discretamente stufa di stare in casa, mentre voi leggerete questo post (o almeno, i/le più puntuali di voi) io sarò a fare la mia conoscenza con un negozietto di Carpi che vende solo cose per la cucina ed i catering - e a farmi qualche regalino consolatorio, oh ecco.

A voi lascio la ricetta del liquore al cioccolato. Il nostro rapporto potrebbe essere sintetizzato all'incirca così: "Ciao a tutti, mi chiamo Alessia e sono un'alcolista. Quasi ogni sera, dopo cena, mi schiaffo un bicchierino di liquore al cioccolato con la scusa che contenendo latte è altamente deperibile. Solitamente, poi, non riuscendomi a fermare al primo, comincio a cantare come Pupo..."Liquore al cioccolato, dolce e molto amato, tu, liquore al cioccolato. Liquore al cioccolato, io ti ho creato e mò ti secco tutto d'un fiato..." Ah, non faceva così? Eppure mi sembrava di ricordare... :)))

N.B. Ovviamente sto scherzando: attaccate il telefono con il quale stavate premurosamente chiamando l'associazione Alcolisti Anonimi per farmi venire a recuperare :)

Liquore al cioccolato
ricetta de Il Gatto Goloso

Ingredienti:
100 gr di cacao amaro in polvere
500 gr di zucchero
700 gr di latte intero a lunga conservazione
200 gr di alcool puro a 90 gradi

Versate in un pentolino capiente il cacao e lo zucchero, mescolandoli bene tra loro. Unite il latte e scaldate il tutto per 10 minuti a fuoco moderato (non deve bollire!), continuando a mescolare con una frusta per evitare il formarsi di grumi. Lasciate raffreddare e aggiungete quindi l'alcool. Filtrate attraverso un colino a maglie fitte e imbottigliate. Conservate in frigorifero e servitelo freddo, agitandolo accuratamente prima di versarlo.

E per la conservazione?
Posso dirvi che io l'ho fatto da regalare per Natale (da lì ne sono rimaste due bottiglie anche per noi, ehm...) e ad oggi è ancora perfetto. In ogni caso, mi sentirei di consigliarvi di consumarlo in breve tempo per la presenza del latte, che per questo motivo ho preferito utilizzato a lunga conservazione, anche se l'alcool dovrebbe fare senz'altro il suo dovere nel prolungarne la conservazione. Ho sentito di persone che lo tengono senza problemi per anni: io preferisco farne un po' meno e consumarlo prima, tanto non ci arriva ;)