Puntarelle, queste sconosciute? Ebbene sì, almeno fino a qualche giorno fa, dato che per chi non è romano di nascita non si possono certo definire una verdura "con cui siamo cresciuti", quella che trovavamo in tavola al nostro ritorno da scuola, quella che pulivano le amorevoli mani della nonna (anche perchè qui era forse più facile trovarla affettare del prosciutto o del salame nostrano che "a pulir dl'erba") e via dicendo. In verità ho scoperto che, abbandonando i supermercati e addentrandosi nei mercati, anche paesani, le puntarelle si trovano agevolmente anche fuori dal Lazio. In particolare il merito va alla solita Sabrina, che in occasione di un nostro incontro me le ha comperate per farmi un gentile omaggio (altro che mazzi di fiori, meditate, uomini, meditate!). Dopo essermi adeguatamente informata su come si pulisse la catalogna cimata (o spigata che dir si voglia), il cui cuore svela proprio le tanto agognate puntarelle, ho pensato al modo migliore per rendere loro giustizia.
[dall'alto: la catalogna cimata; gli "scarti"; le puntarelle; le puntarelle affettate e messe in acqua, ghiaccio e limone]
GNOCCHI DI RICOTTA CON SALSICCIA E PUNTARELLE
Ingredienti:
Per gli gnocchi di ricotta:
500 gr di ricotta
200 gr di farina*
4 cucchiai di pangrattato
sale
noce moscata
Con queste dosi sono usciti poco più di 700 gr di gnocchi. Io ne ho poi cotti 150 gr a testa e la parte restante l'ho congelata come spiego sotto in nota.
*la quantità di farina è puramente indicativa, dipenderà dal grado di umidità della ricotta che utilizzate: se la vostra ricotta è molto asciutta dovrebbero bastare; nel mio caso, pur avendola scolata, era piuttosto umida, quindi ho dovuto aggiungere altra farina, che non ho quantificato. Ho semplicemente tenuto vicino il sacchetto aggiungendone poco alla volta, man mano che impastavo; dovrete ottenere un composto liscio, omogeneo e non troppo appiccicoso.Sarà inoltre necessaria altra farina all'atto della formatura degli gnocchi, altrimenti si attaccheranno alla spianatoia.
Per il sugo (x 3/4 persone):
160 gr di puntatelle ottenute da un cespo di catalogna cimata (come si puliscono è spiegato benissimo qui)
3 salsicce
uno spicchio d'aglio
vino bianco q.b.
mezzo bicchiere di panna fresca
Per gli gnocchi: Scolate bene la ricotta dal suo liquido e ponetela in una ciotola capiente; unite, mescolando con un cucchiaio, la farina e il pangrattato, una spolverizzata di sale e noce moscata grattugiata a piacere. Iniziate ad impastare con le mani, quindi trasferite il composto sulla spianatoia ben infarinata ed impastate fino ad ottenere un impasto liscio, sodo e non troppo appiccicoso, eventualmente aggiungendo, poca per volta, la farina necessaria ad ottenere la giusta consistenza. Staccate un pezzetto di pasta e, avendo cura di infarinare sempre bene la spianatoia, formate un rotolino dello spessore di un dito. Con l'aiuto di una spatola o di un coltello a lama liscia riducetelo a tocchetti, che potrete, volendo, passare sui rebbi di una forchetta o sul grattagnocchi. Disponete gli gnocchi così ottenuti su vassoi di cartone abbondantemente cosparsi di farina e continuate così fino ad esaurimento dell'impasto.
Nota: nel caso vogliate conservare gli gnocchi, mettete i vassoi in freezer fino a quando gli gnocchi non si saranno induriti, quindi riponeteli negli appositi sacchetti di plastica. Al momento di cuocerli, versateli, ancora congelati, nell'acqua bollente.
Per il sugo: Dopo aver ottenuto le puntarelle dalla catalogna cimata, lavatele e fatele sbollentare per due minuti in acqua bollente leggermente salata, quindi scolatele, raffreddandole sotto l'acqua fredda corrente. In una padella capiente, fate rosolare le salsicce spellate e sbriciolate insieme allo spicchio d'aglio (non occorrerà altro olio), sgranandole bene con l'aiuto di una paletta di legno; sfumate con il vino bianco e, quando sarà evaporato, unite le puntarelle, aggiustate di sale (a seconda della sapidità della salsiccia, io non ne ho aggiunto perchè era già saporita di suo) e finite di cuocere, coperto e a fuoco lento, fino a quando le puntarelle non saranno appassite. A cottura ultimata unite la panna e fate addensare ancora qualche minuto. Intanto cuocete gli gnocchi in abbondante acqua bollente salata e man mano che verranno a galla scolateli con un mestolo forato e trasferiteli nella padella con il condimento caldo, facendo mantecare il tutto qualche istante, quindi servite.
L'idea in più: non buttate gli "scarti" della catalogna cimata! Potete ripassarli in padella, dopo averli lavati, con un filo d'olio, uno spicchio d'aglio, un paio di acciughine sott'olio e un pizzico di peperoncino. Oppure, perchè no, con uvetta e pinoli. A voi la scelta ;)
31 commenti:
Buongiorno!
Pensa che io ho scoperto l'esistenza delle puntarelle il 6 marzo in occasione del Foodies in Rome mangiando una favolosa schiacciata ripiena di mortadella e puntarelle fresche (appunto) da Pizzarium... Ne ignoravo completamente l'esistenza!
Poi tornata a casa ho fatto una ricerca in internet per scoprire quale fosse il misterioso ortaggio di queste benedette puntarelle... ;)
Fresche sono eccezionali. Cotte non le ho mai provate, ma suppongo che rimarranno molto buone lo stesso, giusto?!
Buona settimana!
Le puntarelle, queste sconosciute anche per me, gli gnocchi di ricotta, no, li adoro
anche io non le ho mai fatte "cotte"
piatto mooolto invitante!
Carolina, buongiorno a te! Noto che hai cambiato avatar, giusto? :) Avevo già visto quella pizza un giovedì in occasione della Prova del cuoco, sbavandoci sopra copiosamente; ovviamente ri-vederla nelle vostre foto del raduno a cui avete fortunatamente partecipato è stato un attentato in piena regola! Mi piacerebbe una volta tentare di riprodurla in casa, ma non avendo avuto tempo ho preferito lanciarmi in un primo piatto. Ti confermo che le puntarelle sono ottime anche cotte: sbollentandole e poi ripassandole in padella perdono ogni amarezza e sono fantastiche! Buon lunedì!
Lydia, ci devi fare amicizia. Questo piatto merita veramente! ps. accrediti arrivati!
Marta, è un primo succulento ed appagante, ti consiglio di provarlo!
solo due parole...che bontà!adoro gli gnocchi di ricotta, così...che meraviglia!
sei perdonata, per questa volta!!!
Il piatto è venuto benissimo, ma devi provarle anche crude alla romana. Sono buonissime!
Io che le ho sempre comprate già pulite, ora ho anche imparato e al foodies ho scoperto che esiste anche un attrezzino pulisci-puntarelle.
Si impara sempre qualcosa dalle foodblogger!!!!
bella ricetta, molto appetitosa... e che belle foto! Soprattutto quelle delle puntarelle con sfondo verde! Buon inizio settimana... baci!
Io conosco le puntarelle e mi piacciono anche molto, ma non avevo mai pensato di usarle per condire un primo.. Il tuo piatto mi pare un'ottima proposta!
Infatti non essendo romana non ne avevo mai sentito parlare!!! Mi hai dato un ottima idea: ho scoperto quanto son buoni gli gnocchi di ricotta con le erbette, proprio lo scorso fine settimana, non faccio che pensare ad altri abbinamenti... ed ecco qua!
Questi gnocchi non li ho mai provati... con la ricotta, gnamm!!! Ottimo anche il condimento!!!
Franci
Breadandbreakfast, ero molto incuriosita da questi gnocchi e li ho fatti prima di aver mai fatto degli gnocchi di patate (che adoro!)...veloci e buonissimi! Questo sugo gli si è accostato divinamente!
Alem, sicuramente la prossima volta le farò così! Me ne erano avanzate ma le ho utilizzate per un'altra preparazione cotta perchè ho dovuto farle il giorno dopo e si erano un po' scurite. Interessante l'attrezzino pulisci puntarelle, io le ho semplicemente spezzate a mano e affettate al coltello (erano cortine e non sembrano pulite molto bene in verità :P) ...sarei curiosa di conoscerne il funzionamento...
Carlotta, ti ringrazio! Quel giorno c'era un bellissimo sole e ho voluto risaltarlo con un bel verde sgargiante, in omaggio alla primavera che sembra finalmente iniziata! Buon lunedì!
Gloria, la ricetta del sugo trovata da Antonella mi ha subito ingolosita, facendo passare in secondo piano tutto il resto :) Io ho solo pensato di abbinarci gli gnocchi di ricotta! Grazie!
Onde99, io le conoscevo solo grazie alla blogosfera foodiaria e alle riviste di cucina, ma non pensavo di poterle trovare. Meno male che Sabrina me le ha prese al mercato del paese in cui lavora :), una gradita sorpresa. Questa versione devi assolutamente provarla, fidati!
Francesca, sono davvero facili e veloci, molto più di quelli di patate perchè non richiedono la loro cottura. L'unica cosa a cui prestare attenzione è aggiungere tanta farina quanta la ricotta ne "prende", perchè se avessi seguito pedissequamente la ricetta mi sarebbe risultato un impasto molliccio e illavorabile: la mia ricotta, si vede, era molto, molto umida!
proprio stamattina ho visto su flickr queste bellissime foto. Non ho mai mangiato le puntarelle, addirittura non sapevo neanche come si preparassero visto che in Puglia si mangiano crude come spezzafame!!! Questa ricetta mi piace moltissimo, voglio provarla visto che non so mai come condire gli gnocchi e alla fine li faccio sempre con burro e salvia e ormai mio marito me ne dice di tutti i colori del tipo "hai il blog e l'unico modo per condire gli gnocchi che conosci è burro e salvia" :-) un bacione.
Buoni gli gnocchi !! Mamma mia quanto tempo che non li faccio e mangio.
Ottimo il condimento..brava :-) Buona settimana.
Alessia che meraviglia!
Sono contentissima che ti sia piaciuto questo condimento.....qui in casa è gettonatissimo e credo che la prossima volta, lo proporrò con gli gnocchi di ricotta....
devono essere speciali! ;-9
Bacioni e buona settimana!
io adoro le puntarelle!!!
anche in questo modo sembrano gustose!
eppoi hai fatto delle foto splendide! quanno ce vo' ce vo'!
Micaela, in effetti ricordo anche io che in Puglia, nel barese, mangiavo qualcosa di simile, insieme a pezzi di finocchio, come accompagnamento al primo! Qui da noi si rincara col pane, fa te :P Tuo marito è veramente incontentabile, a me il classico burro e salvia piace sempre molto! ;) Vedrai che con questo condimento lo stupirai! Un abbraccio!
Emilia, ti consiglio di provarli, meritano davvero quel po' di tempo che occorre per prepararli! Buona settimana anche a te!
Antonella, grazie ancora di questa bella proposta! Sono piaciuti da morire, anche perchè così le puntarelle perdono ogni nota amara! Al prossimo giro li faccio con quelli di patate, promesso! Bacione! ps. carpirò ancora da te perchè mi hanno omaggiato di un pezzo di lievito madre ^_^
E meno male che qualche post fa temevi che il tuo blog si stesse intristendo!!!
Dunque...le puntarelle le ho conosciute anch'io da quando vivo a Roma e sono state per me la scoperta del secolo!
Mi piace molto l'idea di usarle per condire gli gnocchi anche se forse mi attirerebbe di più l'abbinamento classico con le alici anzichè con la salsiccia; dovrei provali entrambi per decidere!
Infine questo impasto per gli gnocchi me lo segno subito: conoscevo quello con le patate ma la ricotta è per me una novità...
Brava: davvero tanti spunti interessanti!
Pinguil, ti ringrazio tanto, mi fa piacere che qualcuno noti i miei sforzi nel migliorare, per quanto possibile, l'estetica del blog :) A presto!
Virò, guarda, io ci sto provando a ravvivarlo un po' ma ultimamente c'è stato, inutile negarlo, un calo di commenti abbastanza evidente. Pochi ma buoni è sempre meglio che tanti ma di scadente qualità, è vero, ma non posso nemmeno nasconderti che di fronte a questi "cali di interesse" ti poni delle domande e ti metti sotto esame.
Detto questo: ti assicuro che l'abbinamento con la salsiccia è molto valido, ne sia la prova il classico friarielli e salsiccia (secondo me siamo un po' sul genere, ecco). Le alici fresche proprio non le gradisco, quelle sottolio se in piccole dosi sì, ma mia madre non altrettanto, quindi ho dovuto contemperare un po' di esigenze. Va anche detto che l'accostamento alici/gnocchi di ricotta non mi sconquiffera, a quel punto virerei su una pasta, chessò, delle linguine o dei bucatini, che ne pensi?
Felice di poter sempre scambiare qualche opinione e idea con te!
Hai ragione sull'abbinamento friarielli e salsiccia: l'ho provato come condimento di una pizza in un locale napoletano ed era proprio strepitoso.
Probabilmente il mio accostare le alici alle puntarelle deriva dal fatto che le ho conosciute condite così e, come si dice qui a Roma, sono proprio "la morte loro"!
Comunque accolgo il tuo compromesso che mi pare ottimo: gnocchi per puntarelle e salsicce e linguine per l'abbinamento più tradizionale...
P.s.: smetti di fare autocritica, un blog è uno spazio aperto, con alti e bassi dovuti non necessariamente alla qualità del contenuto. Credo che l'unica cosa davveo importante è che tu continui a divertirti...
Stupendi sti gnocchi... il sughetto di puntarelle e salsiccia mi fa salivare!
bravissima!
Virò, tranquilla, al momento nessuna autocritica, era solo per specificarti il motivo delle mie perplessità di qualche tempo fa a fronte della tua frase ;) Sono curiosa di sapere la tua opinione su questi piatti, quindi mi raccomando, mettiti presto all'opera che sono impaziente! ps. salsiccia e friarielli è probabilmente la mia pizza preferita! Se l'accostamento piace anche a te, ti consiglio il gateau farcito con questi due ingredienti, la cui ricetta trovi sul blog :) Un abbraccio!
Terry, grazie, anche a me provoca, tutt'ora, la medesima reazione sbavezzante :P
Una ricetta con tutti sapori regionali e molto particolari!! ci piacerebbe davvero assaggiarlo! bravissima!
baci baci
buoni questi gnocchi!
non sono romana ma le puntarelle piacciono tantissimo anche a me!
e non ti preoccupare, anch'io ho fatto gli gnocchi poche volte in vita mia. non lo diciamo forte però se no ci tolgono l'account blogger :-)
Ma che spettacolo! Possibile che alle 10 di mattina mi fai già venire voglia di pranzare. Che pazienza pulire le puntarelle vero?? Però devo dire che ne vale la pena se il piatto che ne viene fuori è così delizioso!
Provale anche con le alici (alla romana) meritano senz'altro! Ti mando un Bacione Ale
Buongiorno!
Che bello questo piatto!
Sì le puntarelle meritano di essere riscoperte, come tante altre cose in realtà (in questo periodo c'è la borragine in fiore ....).
E seppure è vero che alla romana è 'a morte loro, innegabile che così preparate devono essere buonissime.
Cavolo che voglia m'hai fatto venire ....
Barbara
Manuela e Silvia, magari è un accostamento più inusuale per i romani doc, ma sostengo con forza questa scelta: è un condimento ottimo, perfetto per gnocchi, di ricotta o di patate, ma anche per la pasta!
La Gaia celiaca, che buone, vero? Non vedo l'ora di riaverle tra le grinfie! Magari un po' brigose da pulire, è vero... Quanto agli gnocchi....shhhh! Muta sugno! :D
Elisakitty's kitchen, temevo un po' la reazione di voi romane, ma d'altronde è romana anche Antonella, mia ispiratrice! E' vero, pulire le puntarelle è piuttosto rognosetto: non difficile ma luuuuuuungo! Però ne è valsa la pena. Sicuro sicuro la prossima volta che mi passano per le mani le faccio tradizionali! Un bacione a te, notte!
BarbaraM, benritrovata :) Sai che la borragine mi è sconosciuta? Tu come la usi? L'ho vista qualche giorno fa come condimento di un primo, credo fossero dei ravioli, e mi è rimasta impressa. Avessi il tempo di girar per mercati...Intanto mi permetto di invitarti a provare questo condimento, l'ho trovato davvero valido e molto, molto succulento! A presto!
Relativamente alla borragine, devo dire che raramente mi è capitata di trovarla in un mercato. Credo una volta di averla intravista in quello di Ponte Milvio. E' un'erba di campo, cioè a volte passeggiando nella campagna, te la ritrovi lì e allora (se il luogo lo permette) la raccogli. L'ultima volta si andava per asparagi e si è tornati con verdurame d'altro tipo. Sà un po' di cetriolo quindi è perfetta per le insalate. Sò che si fanno anche le foglie fritte dorate (tipo salvia), ma non ho mai assaggiato. Poi ci sono i fiori, di blu-viola strepitoso, che val la pena di usarli foss'anche solo per nutrire la vista, piu' che la pancia. Il condimento delle puntarelle è già stikkato sulla bacheca della cucina :P
Riesco a passare solo ora e vedo che hai provato gli gnocchi di ricotta. Sai che ti dico? Quasi quasi stasera li faccio anche io :-)
Io le puntarelle con le alici non le ho mai amate, tutti in famiglia invece ne vanno matti. Quindi a casa nostra non si è mai pensato minimamente di farle cotte. Ma a Natale le ho provate per la prima volta cotte dai miei vicini di casa e le ho trovate buonissime.
Un abbraccio
Alex
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