giovedì 31 dicembre 2009

2010!


Compaio al volo, tra una mousse di tonno e il montaggio del parquet ;-), per augurarvi uno scintillante 2010, ricco di soddisfazioni, di serenità, di forza e di perseveranza. Non sono una da bilanci di fine anno, quindi non ne farò affatto. Penso che alla fine sia solo una convenzione augurarsi un anno migliore, perchè ogni giorno sarebbe quello buono per dare una sferzata alla propria vita, per "inaugurare" un nuovo anno, quindi per me niente propositi (che tanto sappiamo che si perdono per strada!), men che meno irrealizzabili: solo la speranza di continuare ad essere felice come ora, circondata dall'affetto di poche ma significative persone. E questo è l'augurio che faccio anche a voi che passate di qui da poco o tanto tempo, che scrivete o seguite in sordina, che mi date fiducia e provate una "mia" ricetta, che continuate a dare un senso a queste pagine...
A risentirci a presto...o meglio, a quando Photoshop tornerà in mio possesso :-/ se la cosa buttasse molto per le lunghe tornerò medio tempore al buon vecchio Picnik, và: non vorrei vi sentiste troppo abbandonati ;-)

Ancora auguri,

A.

giovedì 24 dicembre 2009

Merry Christmas!


L'ultima settimana è stata per me all'insegna degli inconvenienti. Prima il pc mi ha improvvisamente e definitivamente abbandonata, dato che il monitor non dava più segni di vita. Poi sono stata costretta a letto, da domenica sino a ieri, da una forma semi-influenzale davvero debilitante (senza pc e circondata da libri, dato che mi annoiavo da morire ma non avevo la forza di alzarmi). Ieri sera ci si è messa anche l'auto, che mi ha lasciata a piedi a causa della batteria scarica. Insomma, un fine 2009 davvero da dimenticare!

Da ieri sera sono finalmente in possesso di un nuovo portatile (è incredibile il livello di dipendenza che sviluppiamo nei confronti della tecnologia, mi sentivo persa!), che mi sono necessariamente dovuta regalare per Natale ;-P: è incredibilmente veloce rispetto al precedente, ormai un esemplare di antiquariato, però ho avuto la pessima sorpresa di vedere tutte le mie foto falsate da colori accesissimi e contrasti eccessivi, nonchè, molte, da una strana tendenza a virare verso il verdognolo (una ragazza me l'aveva fatto notare in un commento, ma io le vedevo bene, avendole sempre corrette e viste col mio pc). Ora non so esattamente a cosa sia dovuto, ho notato che in generale vedo le foto altrui più luminose e colorate, ma nessuna presenta i problemi che ho riscontrato nelle mie. Mi fate cortesemente sapere se anche voi notate queste falsature nei colori e nel contrasto nelle mie foto e se sapete come rimediare a questo problema col nuovo gingillino?


Detto questo, velocemente e in modo assai anonimo dato che in questo nuovo pc non ho ancora trasferito nulla, non posso che augurarvi, sinceramente e di cuore, un sereno Natale e un lieto Anno Nuovo, a voi e a tutti coloro che vi sono cari. Mi scuso anche per chi mi ha mandato delle mail, ma a causa della sostituzione del pc per ora non riesco a recuperarle dal vecchio e a rispondere: se avete bisogno urgente vi chiedo cortesemente di re-inviarmele e farò del mio meglio per rispondere nonostante la pausa festiva. A presto,

Vostra Arietta.

venerdì 18 dicembre 2009

Coffee-cake con ciliegie e mandorle

Coffee-cake con ciliegie e mandorle

Preparatevi a un tour-de-force dolciario perchè ho la casella "Immagini" straripante di biscotti e torte. Una degna e calorica conclusione per questo 2009, insomma. Vi dico solo che se ne sta lamentando persino mia madre, notoriamente iper-golosa di dolci e intrattabile laddove non possa concludere il pasto col vizietto quotidiano.

Qualche settimana fa, in occasione di una cenetta a due col mio moroso e complice un vasetto di amarene provenienti dalla Croazia che chiedevano di essere usate, ho optato per questo caloricissimo dolce, trovato su quella fonte inesauribile di costumi, tradizioni e cultura che è Comidademama. Sapete già che solitamente snobbo le ricette che non sono provviste di foto esplicativa, ma in questo caso, non so dire perchè (forse perchè Elena è fantastica nel descrivere le ricette, così spontanea e colloquiale!) mi sono fatta rapire e convincere senza tanti complimenti.
A dispetto del nome, ci dice Elena, la coffee-cake non è una torta a base di caffè ma un dolce molto burroso della tradizione americana, ripieno di frutta sciroppata (solitamente ciliegie, ma anche pesche, albicocche ecc.) e con una copertura di streusel, perfetto per accompagnare una fumante tazza di tè o caffè. Questa ricetta è tratta da "Better Homes and Gardens: Cakes - Cooking For Today" di Joanne G. Fullan.

Coffee-cake con ciliegie e mandorle

COFFEE-CAKE CON CILIEGIE E MANDORLE

Ingredienti:

Per l'impasto base:
320 gr di farina 00
1 cucchiaino e 1/2 di lievito in polvere
un pizzico di sale
180 gr di burro
180 gr di zucchero
1/2 cucchiaino di vaniglia zuccherata (o 1 bustina di vanillina)
1/2 cucchiaino (o 1/2 fialetta) di aroma alla mandorla
3 uova

Per il ripieno:
1 vasetto di ciliegie sciroppate

Per la copertura:
160 gr di farina 00
60 gr di burro
3 cucchiai di zucchero
una punta di aroma alla mandorla
2/3 cucchiai di mandorle a lamelle

Per l'impasto per la base: con le fruste elettriche, sbattete il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e spumosa, quindi aggiungete la vaniglia, l'aroma alla mandorla, il pizzico di sale ed infine le uova, una alla volta. Unite gradualmente la farina mescolata con il lievito e setacciata e sbattete solo il tempo necessario ad amalgamare il tutto. Versate in una teglia rettangolare imburrata e cospargete con le ciliegie/amarene ben scolate dallo sciroppo.

Per la copertura: in una ciotola manipolate la farina con il burro, lo zucchero e l'aroma alla mandorla fino a formare delle grosse briciole (streusel), quindi cospargetele sulle ciliegie/amarene, ricoprendo il tutto. Completate con le mandorle a lamelle e infornate a 170°-180° per 40-45 minuti.

mercoledì 16 dicembre 2009

Sformatini di patate e funghi porcini

Sformatino di patate e porcini

Obiettivo regali: quasi raggiunto! Il mio scopo, la mia sfida con me stessa era di riuscire a comprare tutti i regali (non che siano tanti quest'anno, avendo appositamente sfrondato...) in due pomeriggi scarsi e devo dire che ce l'ho quasi fatta e sono piuttosto soddisfatta delle cose trovate. Il pomeriggio di oggi in centro è stato abbastanza fruttuoso e ci è scappata anche qualche bazzecola per me, oggettistica da cucina, ne dubitavate forse? I "Tutto 1 euro" sono miracolosi, delle piccole miniere d'oro: con 15 euro sono uscita con una sporta di roba da distruggere le mani e gli occhi luccicanti. Certo, è stata dura resistere davanti agli alimentari di nicchia, ai casalighi, ai miei negozietti preferiti di chincaglierie ed oggettistica per la casa...ma di necessità virtù, il portafogli è già stato messo sufficientemente a dura prova.


Mentre sto qui davanti con un occhio aperto e l'altro che si tiene a braccetto con Morfeo, vi dico che cosa ho preparato qualche settimana fa, ossia uno sformatino di patate e funghi porcini che è la fine del mondo. Partite dal presupposto che io sono una grandissima amante delle patate ("Arietta è ora fan di Patate", per dirla in lessico feizbukkiano) e dei funghi porcini, quindi non sarò affatto obiettiva nel mio giudizio...o forse sì? Fatto sta che questo sformatino, una sorta di purè arricchito al forno, è semplicemente divino: avvolgente, filante, cremoso, commovente, cucchiaino dopo cucchiaino. Il suo profumo mi ha ricordato la celebre "bomba di riso" dell'hotel dell'appennino modenese dove ogni estate soggiornavo coi nonni da piccola e le meravigliose crespelle del ristorante "Vignola" della Festa dell'Unità di Modena: devo dedurne che entrambi contenessero funghi porcini secchi o che sono io ad essere un filino fulminata?!

L'ispirazione per la ricetta proviene, ancora una volta, da Misya: io li ho serviti come antipasto monoporzione ma credo siano perfetti anche come contorno, magari preparati in un'unica dose e serviti in un'elegante pirofila di porcellana bianca o una più rustica teglia di terracotta (a me vengono i brividi solo a pensarci, se tocco qualcosa di terracotta non smaltata mi viene la pelle d'oca e rischio lo svenimento, giuro!).


SFORMATINI DI PATATE E FUNGHI PORCINI

Ingredienti per 4 sformatini:
350 gr di patate a pasta gialla (peso al netto dagli scarti)
200 ml di latte
10 gr di funghi porcini secchi
30 gr di burro
20 gr di parmigiano
60 gr di scamorza (o altro formaggio fondente, tipo taleggio o brie)
1 spicchio d’aglio
olio extravergine d'oliva q.b.
qualche fogliolina di prezzemolo
noce moscata, a piacere
una presa di sale

Pelate le patate, pesatele per ottenere la quantità prevista dalla ricetta e tagliatele a tocchetti; mettetele in una casseruola con il latte e cuocetele per circa 20 minuti a fuoco lento, mescolando di frequente: devono essere tenere. Intanto fate rinvenire i funghi porcini secchi in una ciotolina di acqua tiepida per 20 minuti.

Appena le patate saranno cotte, scolatele (solo nel caso abbiano conservato liquidi) e passatele in uno schiacciapatate, raccogliendo il purè in una ciotola. Aggiungete il burro, il parmigiano grattugiato, una presa di sale e la noce moscata, amalgamando bene con un cucchiaio di legno.

In una padellina antiaderente fate rosolare con un filo d'olio lo spicchio d'aglio, i funghi ben strizzati e qualche fogliolina di prezzemolo. Tritate grossolanamente i funghi con la mezzaluna e uniteli al purè di patate con la scamorza tagliata a dadini. Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo, eventualmente unendo un po' di latte per ammorbidire il tutto.

Imburrate gli stampini monoporzione di ceramica e versate il composto al loro interno, schiacciando e livellando con il dorso del cucchiaio. Mettete gli sformatini di patate e funghi porcini in forno preriscaldato a 180° e cuocete per circa 20 minuti. Sfornate i tortini e servite ancora caldi.

lunedì 14 dicembre 2009

Christmas cookies: biscottini natalizi con miele e spezie

Christmas cookies

Incredibile. E' già passata una settimana da quando ho scritto l'ultimo post. Il tempo mi sta letteralmente sfuggendo dalle mani, non riesco a dominarlo, a fare ciò che dovrei o vorrei fare. Una lista infinita di cose, che mentre ieri sera guardavo semi-agonizzante "Che tempo che fa" e sentivo parlare Umberto Eco del suo nuovo libro dedicato alle liste, io avevo già staccato l'audio e macinavo dentro di me liste su liste su liste di cose da fare. Per una voce che spunto dalla lista infinita ne compaiono, come per dispetto, altre quattro, e il tutto si allunga esponenzialmente mettendomi in uno stato d'animo di inquietezza, di continua attesa, perchè io odio le cose non finite, le cose a metà, le cose incerte. Insomma, odio quelle cose che dovrebbero essere "normali" nella vita di ciascuno di noi. Vorrei sapere se esiste anche solo una persona al di sopra dei 13 anni che vive l'atmosfera natalizia con quella serenità tanto decantata: i canti di Natale, la famiglia riunita intorno all'albero ad addobbarlo canticchiando, i sorrisi distesi, il thè con le amiche per scambiarsi i doni, il tempo speso col fai-da-te delle feste...sono o non sono utopie? Idee della mente che associamo a un passato remoto che vorremmo tanto fosse ancora un ridente presente, e non quello bruciato dalla frenesia contemporanea? O forse è solo un mood caratteriale mio e di qualche altro sfig....ehm....sfortunato?! ;-P


Riflessioni sconclusionate a parte, riscaldiamoci il cuore con uno dei passatempi più dolci che c'è: lo sfornar biscotti. Ormai li ho fatti da un paio di settimane, quindi sono già passati nella (ancora una volta) lista degli struggenti ricordi: friabilissimi biscottini natalizi al miele e alle spezie, delicatamente bruniti, profumatissimi e burrosi, ritagliati con formine a piacere (io ho scelto stelline, angioletti e omini di pandizenzero) e poi decorati con una semplicissima glassa fatta con zucchero a velo e acqua/succo di limone e con l'ausilio di conetti di carta, che finalmente ho imparato a fare senza che tutta la appiccicosissima mappazza zuccherata debordasse da ogni pertugio (volete evitare questo ridente quadretto bucolico? Guardate qui).
Potete gustarli così come sono, servendoli al thè con le amiche di cui parlavo prima (qualcuno è mai riuscito ad organizzarne uno con più di un partecipante? :-P Di solito intrecciare i rispettivi impegni risulta quasi impossibile anche solo per trovarsi per una pizza!), potete appenderli all'albero (facendovi un forellino prima della cottura come per i pepparkakor e i gingerbreads dello scorso anno) e rendere così felice il vostro animaletto domestico, potete confezionarli e donarli per piccoli pensierini augurali... a voi la scelta! Per le decorazioni io sono andata a mio gusto e fantasia personale, con il limite della mia scarsa manualità, ma voi potete scegliere quelle che preferite, o anche lasciarli così come sono: di certo non sfigureranno ;-)

Christmas cookies

BISCOTTINI NATALIZI CON MIELE E SPEZIE

ricetta tratta e adattata da "Biscotti in festa" di Linda Collister e da "Un magico Natale" di Csaba dalla Zorza

Ingredienti per circa 35 biscotti:
300 gr di farina
170 gr di burro freddo
1 cucchiaino e 1/2 di cannella in polvere
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
6 cucchiai di miele liquido

Mettete la farina, la cannella, lo zenzero e i chiodi di garofano nel mixer insieme al burro a tocchetti. Frullate fino a quando il composto assumerà una consistenza briciolosa. Aggiungete il miele (eventualmente fatelo scaldare un attimo al microonde se dovesse essere troppo solido) e frullate ancora sino ad ottenere un impasto omogeneo. Prelevate l'impasto e lavoratelo brevemente a mano sulla spianatoia infarinata, quindi avvolgetelo in pellicola trasparente e riponetelo in frigo a riposare alcune ore.

Stendete con il mattarello la pasta sulla spianatoia ben infarinata ad un'altezza di circa 5 mm. Ricavate le forme con un tagliabiscotti a piacere e disponetele su delle teglie rivestite di carta da forno, distanziandole leggermente. Cuocete nel forno preriscaldato a 180° per circa 10 minuti o fino a quando saranno leggermente dorati. Una volta cotti, lasciateli intiepidire 5 minuti e poi fateli raffreddare su una griglia. Si conservano alcuni giorni in un contenitore ermetico.

Nota:
- Una volta freddi, se volete, potete decorare i biscotti con una glassa bianca fatta con zucchero a velo setacciato e tanto succo di limone quanto basta ad ottenere una glassa soda (ne basta davvero pochissimo, aggiungetene una goccia alla volta). Utilizzate un conetto di carta, fatto come viene descritto benissimo qui.
- Se invece volete appenderli, prima di cuocerli, praticate un foro in cima ad ogni biscotto con una cannuccia o con uno stecchino di legno.

domenica 6 dicembre 2009

Tortini di cavolfiore al lardo di Colonnata

Tortino al cavolfiore e lardo di Colonnata

Io questo weekend di ponte lo sto passando a casa, e voi? I miei genitori sono partiti per qualche giorno e io e il mio ragazzo ci dedicheremo al completamento della ristrutturazione (lui) e alle pulizie di massima (io) in vista dell'arrivo della cucina, mercoledì venturo: inutile dire che sono eccitata come Pinocchio a cui è appena stato detto che andrà nel Paese dei Balocchi! L'ho tanto desiderata, una cucina nuova, l'abbiamo studiata nel dettaglio, scelta con cura cercando di unire il non irrilevante elemento del costo contenuto...e sapere che finalmente arriverà mi rende estremamente felice, anche se non potrò ancora dedicarmici per un po' perchè troppe sono ancora le cose da fare e...beh...da comprare...praticamente tutto! Ho liste chilometriche di cosa potrà servirmi e mi sembra sempre che manchi qualcosa, oltre al fatto di dover ovviamente comprare il tutto! Insomma: una manna per una personalità un filino ansiosa come la mia, ahah!

Nonostante ciò ieri mi sono dedicata agli ultimi acquisti in vista dello Swap Natalizio (non vedo l'ora di scuriosare nei miei pacchetti!) e ho preparato una bella cenetta su richiesta di M., che è stato moooolto soddisfatto: antipasto e dolce che non vi svelo perchè saranno oggetto di futuri post + i miei primi spatzle (che adoro!) agli spinaci con speck, panna e erba cipollina, realizzati modificando leggermente la ricetta di Giallo Zafferano con l'ausilio della nuova caccavella (per dirla alla Lydia) in mio possesso, lo spatzlehobel, procacciatomi da Sabrina direttamente a Merano. Semplicemente deliziosi e perfetti, eh no che non sono modesta, stavolta neanche un po'...!

Oggi invece beccatevi l'antipastino di sabato scorso (giàgià, in pratica cucino solo per la ormai irrinunciabile cenetta del sabato sera!): facilissimo e scenografico, credo sia perfetto anche come entrèe per le imminenti festività natalizie o, perchè no, per il cenone di Capodanno. Rustico come ingredienti, ma estremamente raffinato come presentazione, l'abbiamo trovato davvero fantastico e gradevolmente equilibrato: il gusto dolciastro ma inconfondibile del cavolfiore, insaporito dal pecorino di Pienza, si stempera benissimo con la sapida untuosità del lardo di Colonnata, il tutto impreziosito da un profumato trito di rosmarino: ve l'ho venduta bene, che dite?

TORTINI DI CAVOLFIORE AL LARDO DI COLONNATA

ricetta tratta da Sale&Pepe - dicembre 2008

Ingredienti x 4 tortini:
250 gr di cavolfiore
2 cucchiai di pecorino di Pienza grattugiato
100 gr di lardo di Colonnata a fettine
2 cucchiai di pangrattato
un rametto di rosmarino
2 uova
olio extravergine d'oliva
sale e pepe

Ungete con un po' d'olio 4 stampini da muffin. Frullate il pangrattato con gli aghi del rosmarino, versatelo negli stampini e scuotete leggermente per farlo aderire, quindi foderate gli stampini con le fettine di lardo.
Cuocete il cavolfiore a vapore con l'apposito cestello per mezz'ora (o 15 minuti nel caso utilizziate la pentola a pressione). Separate i tuorli dagli albumi. Frullate il cavolfiore con il pecorino, i tuorli, una presa di sale e una macinata di pepe. Montate a neve gli albumi e incorporateli delicatamente al composto, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli.
Versate la crema ottenuta negli stampini preparati, spolverizzate leggermente la superficie con del pangrattato al rosmarino, sistemateli in una teglia riempita con un dito abbondante di acqua e cuocete a bagnomaria in forno caldo a 180° per 30 minuti. Lasciate intiepidire, sformate e servite.

Nota: questi tortini vanno bene sia come contorno che come antipasto.

giovedì 3 dicembre 2009

Cake di zucca e chiodi di garofano

Cake di zucca e chiodi di garofano

Ultimamente ho notato, a malincuore, che il blog è un po'...diciamo...smortarello? Almeno rispetto al passato, ecco. Mi dispiace molto di questo, quindi ci tengo a chiedere, a chi passa di qui, di lasciare un giudizio sincero, positivo o negativo che sia, basta che sia veramente sincero su ciò che pensa di questo blog, su ciò che si aspetterebbe di vedere, se è troppo ripetitivo o noioso, se ha qualche suggerimento da dare per renderlo più interessante e migliorarlo. Spero che abbiate voglia di accogliere questa mia richiesta e da questo ne possa uscire qualche spunto interessante che mi sproni a continuare in quest'avventura ;-) Questo perchè penso che ogni percorso di crescita passi attraverso un necessario momento di critica e di autocritica, che permetta di vedere il tutto un po' dall'esterno, con meno coinvolgimento, ecco.

Mentre pensate a cosa dirmi di cattivissimo :-P vi propongo questo cake molto profumato ed umido a base di zucca, ormai regina indiscussa del mio frigo, e una spezia che apprezzo molto ma a piccole dosi, i chiodi di garofano. Il titolo è veramente un po' riduttivo, perchè qui ci sono anche altri sentori: mela, mandorle e uvetta contribuiscono a dare un risultato davvero azzeccato. La ricetta è tratta dalla "Bibbia" dei cake dolci e salati, da cui attingo sempre a piene mani (vedrete anche prossimamente quanto mi sia data da fare!). Ora mi metto qui, buonina buonina con una fetta del mio cake, e aspetto, e valuto...

CAKE CON ZUCCA E CHIODI DI GAROFANO

ricetta tratta da "Cakes dolci e salati" di Ilona Chovancova, Guido Tommasi Editore

Ingredienti:
100 gr di farina
100 gr di mandorle in polvere
3 uova
170 gr di zucchero
10 cl di olio vegetale
100 gr di zucca
1 mela
1 manciata di uvetta
1/4 di cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1/2 bustina di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di biacarbonato
1 pizzico di sale

Scaldate il forno a 180°. Imburrate ed infarinate uno stampo da plumcake. Grattugiate la zucca (se è molto acquosa vi consiglio di strizzarla dopo averla grattugiata) e la mela.
In una ciotola capiente, sbattete leggermente con una frustina le uova con lo zucchero e l'olio. Aggiungete la mela e la zucca grattugiate, poi l'uvetta, i chiodi di garofano, le mandorle in polvere, la farina setacciata e il sale. Mescolate velocemente. Incorporate con delicatezza il lievito e il bicarbonato setacciati.
Versate tutto nello stampo e infornate subito, cuocendo per circa 40-50 minuti e verificando la cottura con uno stecchino (deve uscirne asciutto). Coprite con stagnola nel caso tendesse a scurire troppo. Lasciate raffreddare il cake 15 minuti fuori dal forno e poi sformatelo e fatelo riposare su una griglia.

Note:
Se non trovate i chiodi di garofano in polvere, pestate 5 chiodi di garofano interi nel mortaio o macinateli in un piccolo mixer o nel macinacaffè.
Potete aggiungere una manciata di noci pecan tritate.